Robot di alimentazione, una scelta complessa

La tecnologia e la robotizzazione stanno cambiando il futuro delle nostre stalle

Gestione mandria

Robot di alimentazione, una scelta complessa

Due giornate per parlare di alimentazione di precisione e di automazione robotizzata in stalla, un settore in pieno sviluppo. L’evento di Pro Farmer fa di nuovo centro

L’alimentazione di precisione è un traguardo che ogni giorno si sposta sempre più avanti, perchè gli obiettivi diventano sempre più impegnativi, grazie ai passi avanti che la tecnologia impiantistica e quella nutrizionale compiono quotidianamente. Ma questo non vuol dire che per gli allevatori sia semplice scegliere i prodotti più adatti alla propria realtà zootecnica, visto che ogni soluzione presentata sul mercato ha le proprie peculiarità e deve essere valutata a fondo prima di essere acquistata.


Giulio Federici e Andrea Bellingeri, fondatori di Pro Farmer (www.profarmer.it) lo sanno bene e nella propria attività rispettivamente di allevatore e di nutrizionista hanno toccato con mano questa difficoltà, spingendoli ad organizzare il secondo evento dedicato alla gestione della stalla, focalizzando le due giornate di formazione all’alimentazione di precisione e all’utilizzo dei robot per preparare e distribuire automaticamente l’alimento in corsia.

Utile a focalizzare gli obiettivi l’intervento di Andrea Formigoni, uno dei massimi esperti in nutrizione animale e docente al Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna, che ha enfatizzato l’importanza di garantire alle bovine una distribuzione dell’alimento costante a livello qualitativo, costante nel tempo e adeguata nelle quantità per evitare fenomeni di competizione in mangiatoia. “Il latte si fa in cuccetta – ricorda Formigoni – e il nostro obiettivo è quello di consentire alle vacche di riposare 12-14 ore al giorno nella massima tranquillità, un concetto che tutti conoscono, ma che non tutti mettono in pratica, compromettendo la produzione di latte. Peccato, perché per ogni ora di riposo oltre le 7 possiamo attenderci da 0,9 a 1,7 kg/giorno di latte in più, con una riduzione della rimonta dal 6 al 13%, una riduzione delle laminiti dal 15 al 20% e una contrazione delle cellule somatiche. Obiettivi importanti che possiamo raggiungere garantendo alla mandria aree di riposo adeguate come dimensionamento, pulite, confortevoli e correttamente gestite”.

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Per Andrea Formigoni l’alimentazione di precisione può esprimere tutta la sua efficacia solo se l’allevatore assicura alle bovine la possibilità di riposare almeno 12 ore al giorno


Quello che oggi si richiede è un approccio etologico alla bovina da latte, rispettoso delle sue ansie da animale predato e della necessità comportamentale di avere almeno 12-14 metri quadrati di spazio a disposizione per capo. La sensoristica può essere di grande aiuto nel monitorare la mandria durante la giornata e le testimonianze alla due giorni Pro Farmer degli specialisti di Msd Animal Health (www.msd-animal-health.it/allevatori-ruminanti/) per presentare le funzionalità di Sensehub, nonché il contributo del monitoring team di Sivam (www.sivamspa.it) nello spiegare le potenzialità di Smaxtec, il bolo intelligente che misura anche temperatura e assunzione di acqua di bevanda hanno allargato gli orizzonti, sia sotto il profilo della gestione alimentare della mandria (ruminometria), sia per quanto concerne gli aspetti di prevenzione delle patologie e di salute animale.

Ma il vero momento clou dell’evento sono state le visite in tre stalle lombarde ed emiliane dove sono al lavoro i sistemi robottizzati di Hetwin (www.hetwin.at), Wasserbauer (www.wasserbauer.at) e Lely (www.lely.com/it/). Tre modi diversi di declinare la preparazione e la distribuzione dell’alimento, che hanno aperto la discussione fra i tecnici e gli allevatori che hanno partecipato alle visite. Di certo un sistema che soddisfi tutte le esigentissime richieste dei presenti probabilmente non è stato ancora inventato e nelle tre visite non abbiamo trovato due allevatori che la pensassero allo stesso modo sulla qualità dell’unifeed in mangiatoia: tagliato troppo lungo, tagliato troppo corto, sfibrato, troppo compatto, eccessivamente disomogeneo, troppo asciutto, molto bagnato. Ma è anche il bello di poterla vedere in maniera diversa, pur guardando lo stesso unifeed.

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La stalla di Simone Arnoldi a Rivarolo Mantovano (Mn) ha scelto la tecnologia Hetwin per alimentare la mandria composta da 260 vacche in lattazione

 

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Sono due i robot in servizio dai Trevisi per alimentare le 310 vacche in latte nell’azienda di Novi

 

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In stalla da Enrico Nascimbeni di Carpi (Mo) sono 270 le vacche in lattazione servite dallo Shuttle di Wasserbauer

 

D’altro canto ogni stalla è un mondo a se stante e ogni allevatore è un microcosmo dove l’esperienza guida le proprie scelte, talvolta in maniera difficile da comprendere. Per cui benvengano eventi come quello di Pro Farmer, dove il confronto fra visioni diverse è il vero valore aggiunto e dove gli allevatori si sentono liberi di essere i veri protagonisti e di trovare lo stesso unifeed perfetto o pessimo al tempo stesso. Se poi le vacche, nella loro serenità bovina, lo mangiano e fanno tanto latte saranno tutti contenti.

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Il confronto fra visioni diverse è stato il vero valore aggiunto dell'evento Pro Farmer