Anche alla Rendena piace la tecnologia

Da sinistra: Riccardo, Francesco e Giacomo Paccagnella con Gianluca Zorzi di Cortal Extrasoy

Gestione mandria

Anche alla Rendena piace la tecnologia

Nella stalla della famiglia Paccagnella la tradizione va da sempre a braccetto con l’innovazione. Come quella assicurata dall’alimentazione Cortal Extrasoy

 

Rendena uguale razza bovina a duplice attitudine, particolarmente versata al pascolo e apprezzata per l’eccellente resa casearia. A queste poche note si fermavano, purtroppo, le nostre reminiscenze scolastiche sulle generose bovine dallo scuro mantello originarie della Val Rendena. Motivo per cui, prima di entrare in uno degli allevamenti-vetrina di questa magnifica razza – ovvero nella stalla che Francesco, Giacomo e Riccardo Paccagnella conducono nel bel mezzo della pianura veneta, e per la precisione in quel di Poiana di Granfion (Vi) – ci siamo andati a documentare sul sito dell’associazione nazionale di razza (Anare). Dove abbiamo innanzitutto letto che “la Rendena è una razza bovina particolarmente adatta all’alpeggio”, tanto è vero “che ancora oggi la quasi totalità delle vacche allevate in Trentino, e più del 50% di quelle allevate in Veneto, passano i quattro mesi estivi sulle malghe della Val Rendena e dell’Altopiano di Asiago, rispettivamente”. Non solo: “questa grande adattabilità all’alpeggio – scrive ancora l’Anare – non compromette comunque ottime produzioni delle vacche della razza nelle aziende di pianura del Veneto, come testimoniano le produzioni medie tra i 55 ed i 60 quintali delle aziende condotte con i più moderni criteri di alimentazione”.

 

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Da oltre 40 anni l’alimentazione delle Rendena della famiglia Paccagnella è curata da Cortal Extrasoy

 

Medie oltre la media

Prima conferma, l’alpeggio: per le manze della famiglia Paccagnella passare l’estate al pascolo, sulle malghe dell’Altopiano dei Sette Comuni, è tuttora un must. Anche se poi c’è un prezzo da pagare: “qui da noi – ci spiegano infatti i titolari di questo allevamento di Rendena “ad alta resa”, da 190 capi totali – l’età media al primo parto si allunga a 30 mesi. Ma noi continuiamo a mandare gli animali in malga, un po’ per rispetto della tradizione, ma anche perché lassù le manze si strutturano, e poi rendono bene da adulte”.
Ed è altrettanto vero che in pianura le Rendena riescono a raggiungere buone produzioni di latte. Anche se poi, qui dai Paccagnella, si va ben oltre i 55-60 quintali di media per vacca all’anno di cui parla il sito dell’Anare: “adesso – ci dicono infatti con legittimo orgoglio i nostri interlocutori – siamo sui 90 quintali. Ma siamo da sempre oltre la media di popolazione, tanto è vero che c’è sempre stato chi ha messo in dubbio che le nostre vacche siano veramente di razza Rendena”. Eppure è così, non c’è trucco e non c’è inganno. Il segreto, semmai, è coniugare in modo intelligente la tradizione all’innovazione. E non parliamo soltanto dei due rossi robot di mungitura utilizzati in stalla da alcuni mesi a questa parte. “Qui da noi – ricorda infatti il fondatore dell’azienda, Francesco Paccagnella – si è sempre cercato di sfruttare le nuove tecnologie per l’allevamento. Dopo il carro unifeed introdotto nei primi anni ’90, nel 2008 è stata la volta del robot spingiforaggio. Siamo stati i primi in Italia…”.
E poi, nel 2012, ecco il robot per la pulizia dei pavimenti, sostituito nel 2018 dal modello più evoluto. Nel 2023 scende infine in campo la mungitura automatizzata, a cui la mandria di casa si abitua senza particolari traumi.

 

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L’ingresso in azienda del primo robot risale a pochi mesi fa, ma le vacche vi si sono adattate in fretta

 

Scelte alimentari

Ma attenzione, altrettanto evoluta e tecnologica è l’alimentazione. Che non a caso è firmata, e da più di 40 anni, Cortal Extrasoy. “Ho iniziato a utilizzare i prodotti di Loris Cortese nel lontano 1980 – conferma Francesco – da quando, cioè, la sua ditta si chiamava ancora Cortese Alimenti. Da allora non ho più cambiato fornitore”. Motivo per cui anche oggi la famiglia Paccagnella attinge a piene mani ai prodotti e ai servizi forniti dalla nota impresa mangimistica di Cittadella (Pd).
“Al momento – spiega l’alimentarista di Cortal Extrasoy, Gianluca Zorzi – stiamo alimentando le Rendena della famiglia Paccagnella con tutte le nostre migliori tecnologie: dal Latte Crescita al 26% di proteina e al 22% di grasso, a Fly Start, il mangime da svezzamento formulato con alimenti estrusi, e dal mangime della linea FT (“Formula Tua”) per vacche in lattazione contenente aminoacidi ruminoprotetti, a Gluco Mel, il liquido energetico ricco di fonti zuccherine diversificate. Senza naturalmente dimenticare Feed Robot, la nostra più recente proposta indirizzata a chi dispone di un impianto di mungitura robotizzato”.
E qui parliamo di un pellet che oltre a risultare particolarmente appetibile, e a stimolare così l’interesse delle bovine per il robot, tende a non sfarinarsi durante le delicate operazioni di carico-scarico del mangime, né a residuare, sedimentato a strati, sul fondo della mangiatoia del box robotizzato.
“Siamo molto soddisfatti di questo come di tutti gli altri prodotti Cortal Extrasoy – sottolineano i giovani di casa, Giacomo e Riccardo –. Al momento viaggiamo su una media di 3,2 mungiture e di 4 rifiuti giornalieri per vacca. Segno che intorno ai robot c’è sempre un buon giro di animali”.
Ripetiamo, non c’è trucco e non c’è inganno, ma solo il giusto mix tra tradizione e innovazione.

 

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Il mangime da svezzamento Fly Start, formulato con alimenti estrusi