Nella culla dei campioni di difesa

Valter Grossi è responsabile del settore lavoro del Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese

Gestione mandria

Nella culla dei campioni di difesa

Sulle Prealpi bergamasche Wolf System ha creato una piccola stalla in legno lamellare per far convivere cani di razza Pastore Maremmano Abruzzese e ovicaprini

Se è vero che il cane è il miglior amico dell’uomo, il Pastore Maremmano Abruzzese è senza dubbio il miglior amico dei pastori. Ne è convinto Valter Grossi, appassionato cinofilo che dopo una vita professionale spesa come dirigente industriale, oggi si dedica a tempo pieno a quello che prima era solo un hobby, l’allevamento dei cani da guardiania.

Wolf System, Valter Grossi, Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese, predazione, ovicaprini
Nei primi mesi di vita i cuccioli vivono a stretto contatto visivo e olfattivo con il gregge

E lo fa con metodo e professionalità all’interno di Ca’ del Cuco, la sua azienda agricola di Palazzago (Bg) dove i bianchi molossi crescono a mutuo contatto con pecore di razza Ciuta e capre di razza Vallese, così da poter esprimere al meglio il loro Dna da angeli custodi.

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Per allenare i suoi cani, Valter ha scelto la pecora Ciuta, antica razza ovina originaria delle Alpi Retiche oggi al centro di un interessante progetto di recupero

“Per la protezione del gregge – sottolinea Valter – il Pastore Maremmano Abruzzese è senza dubbio la migliore razza al mondo. E questo per due principali motivi: primo, perché è una razza antichissima, vissuta per millenni insieme alle pecore, ma in un’area civilizzata. Per cui è un cane abituato alla presenza dell’Uomo, nei cui confronti è scarsamente reattivo. Secondo, il Pastore Maremmano Abruzzese è riuscito a conservare una forte memoria di razza, perché i grandi predatori non sono mai scomparsi dal nostro Appennino Centrale, culla di origine della razza. Sono quindi cani particolarmente versati alla difesa del gregge. Capacità, queste, universalmente riconosciute, tanto è vero che le richieste di cuccioli ci giungono da ogni parte del mondo. Personalmente sto per consegnare due femmine in Francia: come cani da guardiania, i loro Pastori dei Pirenei sono meno performanti”.

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I cani adulti vivono sempre insieme al gregge, facendo da tutor ai soggetti più giovani e meno esperti
 

Fianco a fianco

Il Dna è determinante, ma anche l’ambiente in cui i cuccioli nascono e crescono è fondamentale. Ecco perché Valter Grossi ha provveduto a dotare il suo allevamento di una vera e propria stalla, progettata e costruita per far convivere i cani con i piccoli ruminanti: “il disegno – spiega – è stato realizzato da Silvia Dalmasso, etologa della Val Susa che ben conosce le esigenze del Pastore Maremmano Abruzzese. Per la realizzazione mi sono invece affidato alla Wolf System con sede a Campo di Trens (Bz), la quale ha sviluppato il progetto, realizzato nel proprio stabilimento tutti gli elementi prefabbricati in legno lamellare e acciaio, e infine ha montato in loco la struttura con una propria squadra di montatori. Il tutto rispettando i tempi concordati, peraltro molto brevi, e senza costi aggiuntivi”.

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La piccola stalla progettata e costruita da Wolf System sfruttando il mix legno lamellare e acciaio, tratto distintivo dell’azienda altoatesina

All’interno si trovano due box affiancati, uno per il bestiame e uno riservato ai cuccioli nelle prime settimane di vita. “In questo modo – ci spiega Valter – i cani nascono vicino alle pecore, e ne subiscono i continui stimoli visivi e olfattivi. Poi, una volta svezzati, vengono lasciati nel gregge, dove trovano i cani adulti che fanno loro da tutor. Giorno dopo giorno, quindi, si imbrancano, sviluppando quelle doti innate che saranno loro utili nella vita adulta: totale mancanza di aggressività nei confronti delle pecore, capacità di attenzione e sorveglianza dell’ambiente circostante, protezione da intrusi mantenendo però una bassa reattività nei confronti delle persone”.

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La zona per le mangiatoie per le pecore Ciuta

Funzionerà, gli chiediamo, nei confronti dei predatori che oggi imperversano praticamente in ogni angolo della nostra Penisola? “Guardi – risponde Valter – come responsabile del settore lavoro del Circolo del Pastore Maremmano Abruzzese (associazione specializzata riconosciuta dell’Enci: ndA), ho collaborato alla diffusione di questi cani in quelle aree dell’arco alpino in cui il lupo è ricomparso dopo 150 anni di assenza. Da alcuni anni forniamo cani e affiancamento ai pastori di Trentino Alto Adige, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Nella Provincia di Trento nel giro di 5 anni abbiamo dato più di 100 cani e gli episodi di predazione sono complessivamente calati del 32%. Nelle greggi difese dai cani, però, le predazioni sono calate del 90%”. Cifre che si commentano da sé.