Come raddoppiare il PR in soli 12 mesi

Grazie agli attivometri a collare Alta Cow Watch, il tasso dei rilevamento dei calori è ulteriormente migliorato

Gestione mandria

Come raddoppiare il PR in soli 12 mesi

Con pochi interventi Alessandro Tassetto della Società agricola Della Bassa di Mozzanica (Bg) ha portato il pregnancy rate medio di mandria dal 17 al 34%

Forse il titolo che vedete sopra è fuorviante, ricorda curiosamente la pubblicità delle diete. L’obiettivo di questo articolo, però, non è parlarvi dei sensazionali risultati raggiunti con questo o quel prodotto, bensì darvi un esempio di come oggi un allevatore di vacche da latte, con l’impegno e la tecnologia, possa riuscire a migliorare sensibilmente le performance tecniche ed economiche della propria azienda.
Eccoci infatti a tu per tu con Alessandro Tassetto, anni 28, responsabile della gestione riproduttiva dell’allevamento Della Bassa di Mozzanica (Bg). Una realtà di medie dimensioni: 60 gli ettari a disposizione, tenuti a prati stabili e mais, e 140 le vacche in lattazione, allevate e nutrite a gruppo unico e munte due volte al giorno.

Della Bassa, Alessandro Tassetto, pregnancy rate, bovini da latte
Alessandro impegnato nella consultazione del software gestionale DairyComp

Al momento della nostra visita, le produzioni medie sono di rilievo, considerato il periodo (agosto): 35 litri giornalieri per capo, al 4.18% di grasso e al 3.39% di proteina. Bene anche le cellule somatiche (109mila unità/ml) e la carica batterica totale (circa 6mila Ufc/ml). Ma sono le attuali performance riproduttive a rendere orgoglioso Alessandro e l’intero staff della Cascina Rino, dove ha sede l’azienda Della Bassa: il PR medio è del 34%, frutto di un ottimo HDR (74%) e di un altrettanto ottimo CR (46%). Risultati eccellenti anche alla luce del fatto che a inizio 2019 il PR di mandria era del 17%, l’HDR del 49% e il CR del 34%. “Non è stato un miracolo – sorride Alessandro – bensì il frutto di una vera e propria strategia, condivisa con il nostro consulente Stefano Foresti di Alta Genetics”. Una strategia i cui caposaldi sono essenzialmente tre: applicazione metodica e rigorosa dei protocolli di sincronizzazione; impiego degli attivometri a collare Alta Cow Watch (120 in tutto: 100 sulle vacche adulte dal preparto fino al quarto mese di gravidanza, e 20 sulle manze dai 12 mesi di età fino al terzo mese di gravidanza); utilizzo di un moderno software gestionale (nella fattispecie DairyComp) per individuare gli obiettivi e monitorare via via i risultati ottenuti.

Della Bassa, Alessandro Tassetto, pregnancy rate, bovini da latte
Presso le stalle della Cascina Rino, residenza della famiglia Della Bassa, sono munte 140 vacche di razza Frisona, allevate in un gruppo unico

Tre misure, queste, che abbinate all’uso di seme ad alta fertilità (Alta Concept Plus) e ad un piano genetico personalizzato, nonchè applicate ad una mandria di vacche in salute e nutrite correttamente, con foraggi aziendali appetibili e ad elevata digeribilità (non a caso il consumo medio è pari a 23,7 kg di sostanza secca), ha dato i risultati di cui sopra.

Della Bassa, Alessandro Tassetto, pregnancy rate, bovini da latte
Alessandro Tassetto insieme al nonno Mario, fondatore dell’azienda, e al cugino, Stefano Della Bassa
 

Stile militare

In primo luogo, dunque i protocolli di sincronizzazione. “Da maggio del 2019 cerco di applicarli con la massima regolarità”, afferma Alessandro. Con il double ovsynch, spiega, si trova a meraviglia: “Il sistema è semplice. Non appena le vacche si sono ripulite e il veterinario mi dà l’okay, parte il protocollo. Di solito i trattamenti hanno luogo a 53-60 giorni dal parto, e dopo 27 giorni fecondo alla cieca le vacche sincronizzate.

Della Bassa, Alessandro Tassetto, pregnancy rate, bovini da latte
Le vacche vengono sincronizzate con programma Double Ovsynch

Ed è il software gestionale che mi dà giorno per giorno la lista delle vacche da fecondare. I collari, che abbiamo in uso dall’ottobre del 2019, mi servono per individuare i calori delle poche vacche rimaste vuote: a 28 giorni dalla fecondazione, infatti, faccio il test di gravidanza basato sulla ricerca delle PAGs nel sangue. Così al primo ciclo quelle negative vengono subito rifecondate”. Si noti che così facendo il periodo di attesa volontario slitta in avanti, raggiungendo gli 80-87 giorni: “Ho tribolato parecchio – osserva a questo proposito il nostro interlocutore – a convincere la mia famiglia della necessità di non rimanere ancorati ai 60 giorni. Con le primipare, in modo particolare, è stata una lotta, ma alla fine ho vinto. Adesso le lattazioni sono un po’ più lunghe e non asciughiamo più, come prima, animali ancora molto produttivi”.

Della Bassa, Alessandro Tassetto, pregnancy rate, bovini da latte
Secondo Alessandro la qualità dei foraggi aziendali (nella foto l’insilato di loietto) è il presupposto essenziale per ottenere buone performance riproduttive

E poi si diceva il software gestionale, entrato in azione a ottobre 2019 insieme ai collari. “Ci sto prendendo confidenza – commenta Alessandro – ma posso già dire di trovarlo molto utile. Uno strumento che di fatto mi aiuta a sfruttare le parentesi più fertili tra i 70 e i 90 giorni di lattazione, e a cogliere le potenzialità offerte dal piano di accoppiamento personalizzato messo a punto dal nostro consulente genetico Alta”.

Della Bassa, Alessandro Tassetto, pregnancy rate, bovini da latte
Da quest’estate la mandria dispone anche di un efficiente sistema di raffrescamento
 

Reddito aggiuntivo

Detto del metodo seguito, Alessandro si concentra sui concreti risultati derivati dal raddoppio del PR: “Non appena le gravidanze aggiuntive andranno a termine, avrò un esubero di rimonta interna. Potrò quindi vendere qualche vitella in più e aumentare la pressione selettiva sulla mandria. Più gravidanze significano anche più latte, un aspetto fondamentale per chi fa il nostro mestiere. Occorre poi considerare che la lunghezza delle lattazioni che si è finalmente sintonizzata sulla giusta misura, eliminando di fatto le lattazioni troppo lunghe o troppo corte. Infine si è significativamente ridotto il nostro livello di stress: senza i collari alcuni calori ci sarebbero certamente sfuggiti, soprattutto in estate, quando le vacche tendono a stare ferme”.

Della Bassa, Alessandro Tassetto, pregnancy rate, bovini da latte
La vitellaia verrà presto ampliata: a imporlo è anche l’aumento delle nascite conseguente al notevole incremento del PR

Ma a proposito di concretezza è bene ricordare qualche numero: è stato calcolato che ogni punto di PR in più equivale a un reddito aggiuntivo di 25-30 euro per vacca all’anno. Su 140 vacche sono 3.500-4.200 euro all’anno. Lascio a voi calcolare di quanto è aumentato il reddito di Alessandro e famiglia nell’ultimo anno. Capirete così perché alla Cascina Rino il futuro non fa paura: “Il prossimo obiettivo tecnico – conclude infatti Alessandro – è costruire una nuova stalla, arrivare alle 200 vacche in lattazione e aumentare la produzione procapite”. Visto? A migliorare ci si prende gusto.