Sane come pesci grazie a SenseHub™

Tecnologia

Sane come pesci grazie a SenseHub™

Dall'aprile dell'anno scorso, le 550 vacche dell’azienda Caselle di Crotta d’Adda (Cr) sono munite dei tag a collare di Allflex Livestock Intelligence. Un investimento azzeccato

“Avevamo bisogno di un sistema che ci aiutasse nel rilevamento dei calori. Ma abbiamo voluto scegliere qualcosa di più evoluto di un semplice podometro, e di più affidabile del passaparola tra i dipendenti sulle vacche viste in estro e su eventuali animali problema”.
Benvenuti nell’azienda Caselle di Crotta d’Adda (Cr), uno dei tre allevamenti di bovine da latte attualmente gestiti dalla famiglia Ferraroni, titolare dell’omonimo gruppo mangimistico. Di fronte a noi c’è Filippo Venturini, che oltre ad esercitare come nutrizionista per conto del suddetto mangimificio, dal 2019 partecipa in prima persona al management dell’azienda Caselle. Ed è lui che ci sta spiegando per quali ragioni, dall’aprile del 2020, le 550 vacche adulte stabulate in questo storico allevamento della provincia cremonese indossano i tag a collare di Allflex Livestock Intelligence.

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Filippo Venturini (a destra) con Matteo Piloni, capostalla dell'azienda Caselle

“Oltre all’aspetto dei calori – prosegue Filippo – mi ha convinto anche il fatto che SenseHub™ ci sarebbe stato utile anche per monitorare la ruminazione, e che avremmo avuto un alleato in più nella gestione dei gruppi per ciò che riguarda il contenimento dello stress da caldo. In vista dell’estate e al di là della misurazione in automatico del THI, volevamo infatti un ulteriore strumento che ci aiutasse a capire quando sarebbe stato indispensabile raffrescare i diversi gruppi e quando invece potevamo limitare o addirittura sospendere gli interventi di cooling”.
 

Concreta soddisfazione

E da quanto ci riferisce il capostalla Matteo Piloni, l’investimento ha subito dato i primi frutti. “Con SenseHub™ ci siamo trovati bene fin dall'inizio. Sul fronte del rilevamento dei calori abbiamo fatto un bel passo avanti rispetto a prima, quando avevamo a disposizione soltanto i nostri occhi. Purtroppo dalle sole statistiche il miglioramento non appare: utilizzando un protocollo di sincronizzazione e grazie alla presenza settimanale del veterinario, il nostro HDR e gli altri parametri della fertilità erano già prima su valori piuttosto buoni. Ma ripeto, adesso le vacche in calore non ci sfuggono più. E siamo soddisfatti anche per quanto riguarda la gestione dello stress da caldo perché grazie a SenseHub™ abbiamo preso confidenza con il nuovo sistema di cooling implementato sempre nel 2020, maturando quell’esperienza che certamente metteremo a frutto la prossima estate”.

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Matteo Piloni inizia le sue giornate al pc, consultando la lista di attenzione delle vacche fresche. Poi va in stalla per verificare e per decidere il da farsi


Ma è sul versante della salute della mandria che sono stati conseguiti i risultati più evidenti. “Con SenseHub™ – continua infatti Matteo – ti accorgi prima dei problemi sanitari: è la mastite che vedi 1-2 giorni prima il vero valore aggiunto di questo sistema. Perché puoi intervenire subito evitando guai peggiori e costi più elevati”.
Sempre in ambito zoo-sanitario vanno inquadrati i risultati conseguiti sul versante della ruminazione: “SenseHub™ – interviene infatti Filippo Venturini – è un sistema che offre informazioni preziose non solo sulla ruminazione di gruppo, che comunque si mantiene sempre piuttosto costante, quanto sulla ruminazione del singolo capo, e soprattutto dell’animale in post-parto”.

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SenseHub™ è utile anche per monitorare la ruminazione

“Da quando le nostre vacche hanno SenseHub™ – conferma Matteo Piloni – abbiamo ottimizzato il modo di gestire il gruppo del post-parto. Ogni mattina, prima di andare in stalla, mi siedo davanti al pc e controllo le liste di attenzione a partire da quella relativa agli animali freschi. A quel punto decido caso per caso se è opportuno applicare il protocollo routinario o se è necessario realizzare qualche intervento aggiuntivo. Per cui adesso, se i minuti di ruminazione giornaliera del singolo capo sono inferiori ai 300, somministro dei lieviti. In questo modo siamo riusciti a prevenire certi blocchi ruminali che prima si verificavano, seppure sporadicamente. Non senza danni”.

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“Grazie a questi tag vediamo se la risposta alle terapie c’è o non c’è”. Parola di Matteo Piloni
 

Risposta alle terapie

C’è poi un altro aspetto che Matteo sottolinea prima di tornare al lavoro: “Grazie a questi tag vediamo se la risposta alle terapie c’è o non c’è. Un esempio: la scorsa settimana avevamo due vacche in infermeria per una forma enterica. Abbiamo iniziato una terapia che ha alleviato le manifestazioni, ma da SenseHub™ ci siamo accorti che gli animali non stavano ancora bene. Motivo per cui, d’accordo e in piena sintonia con il nostro veterinario, abbiamo cambiato farmaco e nel giro di un paio di giorni le vacche si sono regolarizzate”.