Calori e fecondazioni, alla “Blue Barn” tira aria nuova

Tecnologia

Calori e fecondazioni, alla “Blue Barn” tira aria nuova

Nella stalla 100% DeLaval della famiglia Fusi di Calcinato (Bs), le vacche vengono munte al robot VMS V310. Un sistema all’avanguardia, che effettua anche il dosaggio automatizzato del progesterone sul latte di ogni singola vacca. E questo cambia radicalmente la gestione dell’attività riproduttiva

È veramente un bel gioiellino quello che i coniugi Giovanni ed Elena Fusi hanno voluto lasciare in mano ai due figli, Simone e Luca. Una stalla ariosa, fresca, luminosa, dove le 134 frisone in lattazione al momento ospitate vivono le loro giornate all’insegna del più assoluto benessere. La loro missione quotidiana? Mangiare, bere, riposare e “consegnare” il loro latte alle due stazioni di mungitura robotizzata VMS V310. È questo, infatti, il nome dell’ultima generazione di robot di mungitura “volontaria” (Voluntary Milking System) messi a punto dalla multinazionale svedese DeLaval, che qui nella stalla della famiglia Fusi di Calcinato (Bs) rappresentano l’autentico cuore pulsante dell’attività di allevamento. La cabina di regia non soltanto della produzione di latte, ma anche della riproduzione della mandria, che come noto è il vero motore di qualsiasi azienda agricola che produce latte.


Nell’allevamento della famiglia Fusi sono installati due VMS V310, che insieme possono mungere fino a 145 vacche

Herd Navigator 100
L’aspetto che contraddistingue il V310 da tutti gli altri robot di mungitura in circolazione sul mercato è infatti la presenza di Herd Navigator 100, un vero diamante tecnologico a bordo macchina. È infatti questo mini-laboratorio automatizzato a dosare il progesterone contenuto nel latte di ogni singola bovina: il latte munto dall’animale viene prelevato e una goccia viene versata su uno stick di ultima generazione, costituito da nano-particelle. Sulla superficie dello stick avviene una reazione colorimetrica che viene letta dalla telecamera di Herd Navigator e viene trasformata in un valore numerico ad opera di un bioalgoritmo.
Scende infine in campo DelPro, il software gestionale del VMS V310, che registra il dosaggio e lo mette in sequenza con il dato quotidianamente rilevato nei giorni precedenti, restituendo all’allevatore il grafico dell’andamento del livello di progesterone nel latte dell’animale. Nel grafico viene visivamente segnalato, per mezzo di appositi segnali di allarme, se in base all’andamento del progesterone l’animale è in calore, o se è soggetto a probabile gravidanza o ancora a cicli anomali (anestro prolungato, cisti luteinica, cisti follicolare), o se infine ha subito una perdita di gravidanza.
Da sottolineare il fatto che il sistema segnala l’allerta calore 48-60 ore prima che l’animale mostri le relative manifestazioni, lasciando all’allevatore tutto il tempo per procedere all’inseminazione.


Herd Navigator 100 è incorporato nel VMS V310, ed effettua il dosaggio automatizzato del progesterone sul latte di ogni singola vacca

Elevata attendibilità
Questa mattina era qui il veterinario – sottolinea Simone Fusi, che dallo scorso 11 giugno, ovvero dal giorno in cui le bovine di casa si sono trasferite nella Blue Barn, passa buona parte delle sue giornate in ufficio, davanti al pc – e gli ho chiesto di confermarmi lo stato riproduttivo di alcuni animali segnalati dal sistema come gravidi o come affetti da cisti e come vittime di aborto. Il risultato? Totale corrispondenza tra gli allarmi segnalati dal computer e le diagnosi del veterinario…”.
Ancora più interessanti le implicazioni pratiche derivate dall’ingresso in azienda di questa tecnologia. È lo stesso Simone a parlarcene: “Questi robot – spiega – ci hanno completamente cambiato la vita, non soltanto per ciò che riguarda la mungitura, ma anche per le modalità di gestione dell’attività riproduttiva. In precedenza – continua – a 56 giorni dal parto partivamo con il Double Ovsynch, e a 83 giorni fecondavamo. E usavamo gli attivometri per individuare i ritorni in calore. Adesso, invece, aspettiamo che il veterinario visiti le bovine a 70 giorni dal parto; dopodiché se l’animale cicla bene, fecondiamo su calore. E se invece Herd Navigator ci segnala che l’animale non cicla, lo facciamo controllare dal veterinario e ci facciamo prescrivere una terapia specifica. Ma niente più protocolli ormonali e nessun sensore per il rilievo dei calori. Anche perché il dosaggio del progesterone è più attendibile di qualsiasi attivometro”.
Si consideri che quest’anno Ovsynch, il papà di tutti i protocolli di sincronizzazione, compie 25 anni. Motivo per cui si può dire che grazie alla tecnologia, la famiglia Fusi è tornata al 1995. Ma siamo certi che abbia davanti un grande futuro nel mondo del latte.


Giordano Merighetti della concessionaria AlfaSystem di Montichiari (a sinistra) insieme a Simone Fusi, intenti ad analizzare uno dei report di DelPro, il software gestionale del VMS V310