Salute animale
Diagnosi precoce delle malattie, il segreto di una mandria sana
Nell’azienda dei fratelli Bernardis di Varmo (Ud), dal preparto fino ai 100 giorni di lattazione le vacche indossano i tag a collare di Allflex Livestock Intelligence, capaci di cogliere tempestivamente i primi segnali di malessere degli animali. Con favorevoli ripercussioni di ordine sanitario, economico, produttivo e riproduttivo
“I tecnici di Allflex Livestock Intelligence ci hanno proposto l’impiego dei cSense™ Flex Tag all’inizio del 2020, e ci siamo detti: proviamo. Per cui ne abbiamo acquistati 250 e li abbiamo messi al collo delle bovine in close-up, di quelle in post-parto e delle fresche fino a circa 100 giorni di lattazione. Adesso, a distanza di un anno e mezzo, devo dire che sono davvero entusiasta di questi dispositivi”.
Gli ampi box su lettiera che ospitano i gruppi di animali in pre-parto (ultimi 20-30 giorni di gravidanza) e in post-parto (0-10 giorni dal parto)
Inizia così la nostra chiacchierata con Valter Bernardis, titolare insieme al fratello Gianfranco di una delle stalle da latte più performanti dell’intero Nord-Est. Lo dicono non soltanto le 600 bovine in lattazione che munte 3 volte al giorno, producono la bellezza di 43 litri per capo di un latte ricco, al 3,9% di grasso e al 3,35% di proteina, ma anche gli elevati livelli di benessere animale, ulteriormente migliorati grazie alla recente acquisizione di una nuova stalla per la stabulazione della rimonta, che ha lasciato ancora più spazio alle vacche in produzione.
Il collare consente di individuare nel gruppo l’animale indisposto, e il veterinario valuta dapprima se e quale terapia iniziare, e poi ha la possibilità di verificare se la cura sta funzionando
Tra i vantaggi sanitari di SenseHub™, vi sono i tassi di guarigione più elevati e il recupero più veloce dei soggetti malati
“Il bello di questo sistema – conferma il veterinario aziendale, Andrea Biancucci – è che ti informa con 36-48 ore di anticipo che quella vacca sta per andare incontro a una patologia, e a quel punto da veterinario puoi decidere se intervenire subito, magari somministrando un semplice antiinfiammatorio. Non solo: successivamente puoi verificare se la terapia sta funzionando, ma basandoti non più sulla produzione, che ha bisogno di tempo per riprendersi, bensì sulla ruminazione e sull’ingestione, che hanno tempi di recupero più ridotti”.
Nell’azienda Bernardis i tag a collare vengono indossati fino al picco di lattazione, a fecondazione avvenuta
Alla fine i vantaggi sono molteplici: sul versante sanitario, ad esempio, occorre mettere in conto la minore necessità di investire tempo e denaro in terapie invasive (es.: fluidoterapia), il minor consumo di antibiotici (“a cui spesso si ricorre perchè si arriva tardi” suggerisce Valter), e i migliori tassi di guarigione. Senza dimenticare che tutto ciò comporta logicamente anche un risparmio sulle spese veterinarie, e dunque un vantaggio di ordine economico. Ma non è finita qui: “la bovina che in post-parto si ammala – sottolinea infatti Valter Bernardis – ma recupera più in fretta, avrà un picco produttivo più elevato, come in effetti abbiamo potuto constatare anche nella nostra azienda, e un migliore tasso di concepimento una volta che verrà fecondata”.
L’impiego di cSense™ Flex Tag sulle bovine fresche ha messo in luce la necessità di potenziare il sistema di raffrescamento della mandria
Anche in sala di attesa i dispositivi di cooling sono stati potenziati
Gli ampi box su lettiera che ospitano i gruppi di animali in pre-parto (ultimi 20-30 giorni di gravidanza) e in post-parto (0-10 giorni dal parto)
Inizia così la nostra chiacchierata con Valter Bernardis, titolare insieme al fratello Gianfranco di una delle stalle da latte più performanti dell’intero Nord-Est. Lo dicono non soltanto le 600 bovine in lattazione che munte 3 volte al giorno, producono la bellezza di 43 litri per capo di un latte ricco, al 3,9% di grasso e al 3,35% di proteina, ma anche gli elevati livelli di benessere animale, ulteriormente migliorati grazie alla recente acquisizione di una nuova stalla per la stabulazione della rimonta, che ha lasciato ancora più spazio alle vacche in produzione.
Serenità garantita
“Nella nostra azienda – precisa subito Valter – eravamo interessati a capire come avrebbe potuto aiutarci un sistema come SenseHub™ pacchetto Premium, che tra le altre cose avrebbe monitorato l’attività di ruminazione e di ingestione del singolo animale, e ci avrebbe segnalato anche l’eventuale iperventilazione di gruppo. E devo dire che qui da noi i dispositivi cSense™ Flex Tag hanno superato il test a pieni voti: in effetti, attraverso il monitoraggio della ruminazione e dell’ingestione, viene continuamente letto lo stato di salute della bovina e questo dà all’allevatore la giusta serenità per fare al meglio il proprio lavoro. Ottimo, in particolare, il software, che a partire dai numerosi dati raccolti dai tag, offre al nostro veterinario un report giornaliero sintetico, che senza perdersi in tante informazioni difficili da tradurre in azioni, ci indica quali sono le 7-8 vacche da controllare sulle 250 munite di collare”.Il collare consente di individuare nel gruppo l’animale indisposto, e il veterinario valuta dapprima se e quale terapia iniziare, e poi ha la possibilità di verificare se la cura sta funzionando
Oracolo infallibile
Diagnosi precoce delle malattie: questo uno dei grandi plus offerti dal sistema SenseHub™ sul fronte sanitario. “A questo proposito – sottolinea Valter – di episodi da raccontare ne avrei tantissimi, ma il succo è sempre quello: quando l’animale va in allerta salute ti sembra clinicamente sano, ma puoi stare tranquillo che nel giro di 36-48 ore manifesterà chiari sintomi di malattia. Questo vale, ad esempio, per la vacca che nel close-up presenta qualche anomalia nel grafico dell’ingestione o della ruminazione: al momento del parto o nel post-parto avrà sicuramente dei problemi. SenseHub™ è sensibile e non sbaglia”.Tra i vantaggi sanitari di SenseHub™, vi sono i tassi di guarigione più elevati e il recupero più veloce dei soggetti malati
“Il bello di questo sistema – conferma il veterinario aziendale, Andrea Biancucci – è che ti informa con 36-48 ore di anticipo che quella vacca sta per andare incontro a una patologia, e a quel punto da veterinario puoi decidere se intervenire subito, magari somministrando un semplice antiinfiammatorio. Non solo: successivamente puoi verificare se la terapia sta funzionando, ma basandoti non più sulla produzione, che ha bisogno di tempo per riprendersi, bensì sulla ruminazione e sull’ingestione, che hanno tempi di recupero più ridotti”.
Nell’azienda Bernardis i tag a collare vengono indossati fino al picco di lattazione, a fecondazione avvenuta
Alla fine i vantaggi sono molteplici: sul versante sanitario, ad esempio, occorre mettere in conto la minore necessità di investire tempo e denaro in terapie invasive (es.: fluidoterapia), il minor consumo di antibiotici (“a cui spesso si ricorre perchè si arriva tardi” suggerisce Valter), e i migliori tassi di guarigione. Senza dimenticare che tutto ciò comporta logicamente anche un risparmio sulle spese veterinarie, e dunque un vantaggio di ordine economico. Ma non è finita qui: “la bovina che in post-parto si ammala – sottolinea infatti Valter Bernardis – ma recupera più in fretta, avrà un picco produttivo più elevato, come in effetti abbiamo potuto constatare anche nella nostra azienda, e un migliore tasso di concepimento una volta che verrà fecondata”.
L’impiego di cSense™ Flex Tag sulle bovine fresche ha messo in luce la necessità di potenziare il sistema di raffrescamento della mandria
Vacche al fresco
Tra i vantaggi assicurati dal sistema SenseHub™, c’è poi la possibilità di verificare se l’impianto di raffrescamento e i protocolli di cooling utilizzati in azienda sono effettivamente in grado di proteggere la mandria dallo stress da caldo. “Nella nostra stalla – sottolinea a questo proposito Valter – disponiamo da tempo dell’ormai classico sistema di raffrescamento costituito dall’abbinamento dei ventilatori con la bagnatura delle vacche in rastrelliera. Da prove condotte qui in azienda con l’Università di Padova, abbiamo appreso che i ventilatori sono strumenti indispensabili non soltanto per far evaporare l’acqua caduta sul mantello degli animali, ma anche per favorire il ricambio dell’aria circolante nella stalla e per dare sollievo alle bovine. Una sensazione, questa, che tuttavia è percepibile dagli animali soltanto se i ventilatori immettono aria ad alta velocità. Ebbene, la presenza dei dispositivi cSense™ Flex Tag al collo delle bovine fresche ci ha fatto capire che il nostro sistema di ventilazione era deficitario, motivo per cui abbiamo sostituito i destratificatori con i ventilatori assiali, e questo sia sopra alle cuccette che in sala di attesa. In più i dispositivi cSense™ Flex Tag ci hanno permesso di ottimizzare le sessioni di raffrescamento, accorciando i tempi di bagnatura. In questo modo durante l’estate il consumo di acqua si è di molto ridotto rispetto a prima”.Anche in sala di attesa i dispositivi di cooling sono stati potenziati