Stoccaggio del fieno a regola d’arte nei tunnel Due A

Tecnologia

Stoccaggio del fieno a regola d’arte nei tunnel Due A

Siano ad arco o a gamba dritta, essi rappresentano una soluzione economica ma allo stesso tempo efficace, che permette di conservare i foraggi essiccati in ottime condizioni riducendo le perdite di prodotto

 

La fienagione viene anche chiamata conservazione a secco, e prevede l’asportazione di acqua dai tessuti vegetali fino ad arrivare a valori di umidità compresi tra il 12% e 15%. Tra le diverse tipologie di fienagione ci sono quella tradizionale (il fieno viene lasciato essiccare sul campo senza mai essere spostato) e quella in due tempi (processo che prevede una fase di pre-appassimento sul campo e poi una successiva di essiccazione nel fienile).

 

Rischio fermentazione

Nel compattare il foraggio si verificano delle perdite di fermentazione poiché nella massa compressa del prodotto si verificano minori scambi gassosi. In questo modo proliferano muffe e microrganismi che degradano le strutture di proteine e carboidrati. Ciò porta a un fieno “riscaldato”, dove gli zuccheri e gli amminoacidi reagiscono tra loro formando composti non digeribili dagli animali. A seconda della tecnica di conservazione scelta, si avranno diverse perdite di fermentazione; nello specifico tra il 10 e il 15% per la fienagione tradizionale (ma anche fino al 30% se il foraggio ha un alto tasso di umidità), e tra il 3 e il 10% per la fienagione a due tempi. Inoltre, se non controllata nel modo corretto, la fermentazione del fieno – in particolare per certi tipi di foraggi e quando il prodotto stoccato è troppo umido – può sfociare in episodi di autocombustione.

 

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I tunnel ad arco sono strutture autoportanti a monoarco, con piantane ancorate al terreno tramite picchetto singolo o doppio

 

Un valido aiuto

Disporre di una struttura efficiente e di qualità ed applicare alcune accortezze in fase di stoccaggio del fieno rappresentano un valido aiuto per controllare il processo di fienagione.
In termini di stoccaggio, Due A  propone come soluzione ottimale il tunnel. Sia esso ad arco o a gamba dritta, il tunnel rappresenta una soluzione economica ma allo stesso tempo esso permette di stoccare il fieno mantenendolo in ottime condizioni e riducendo le perdite di prodotto. La sua struttura in ferro con copertura in telo PVC, impedisce all’acqua di entrare; le testate apribili, le finestre in rete sui timpani e l’eventuale aggiunta di ventilatori permettono di arieggiare i locali interni, riducendo la condensa e la formazione di umidità. I tunnel Due A sono certificabili, in linea con le normative italiane ed europee vigenti (DM 2008/UNI EN 13782) e vengono considerati strutture di tipo removibile con carattere di temporaneità.
I tunnel Due A sono coperti tramite un telone realizzato in poliestere tramato ad alta resistenza, spalmato in PVC da ambo i lati, con un peso di circa 700 gr/mq. Si tratta di un telo autoestinguente “Classe 2” che, posto a contatto con la fiamma, carbonizza senza trasmetterla e senza rilasciare particelle incandescenti (non arde); se viene a mancare la fiamma, la carbonizzazione cessa da sola. Il telone è utilizzabile con temperature da -30 a +70 °C, ha una resistenza alla trazione di circa 280 DaN/5 cm, e una resistenza allo strappo di circa 32DaN.

 

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I tunnel verticali o a gamba dritta sono strutture autoportanti con copertura ad arco e colonne verticali, fissate al terreno o al cemento

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Ad arco o verticali

Due A propone due tipi di strutture, diverse tra loro, e ciascuna con caratteristiche proprie. La prima tipologia è il tunnel ad arco. Si tratta di una struttura autoportante a mono-arco, con piantane ancorate al terreno tramite picchetto singolo o doppio. La struttura portante si compone di profilato d’acciaio zincato (misure: 70×70; 80×80; 100×100), con testate ed arcate collegate tra loro e controventate. Il passo tra le colonne può variare da 0,5 a 2 metri, in base ai carichi di zona.

La seconda tipologia è il tunnel verticale. Anche questa è una struttura autoportante con copertura ad arco e colonne verticali, fissata al terreno tramite piastra a sei fori e relativi picchetti nel caso di terreno o, nel caso di cemento, tramite piastra completa di fissaggi meccanici e chimici. La struttura tralicciata è composta da profilati d’acciaio saldati tra loro e zincati a caldo dopo lavorazione (misura: 50×50), passo 3 metri con testate ed arcate collegate tra loro e controventate. Per ciascuna delle due strutture sono disponibili vari accessori, che ne migliorano l’areazione o l’isolamento: cupolino di areazione, finestre in rete laterali o su timpani, testate fisse, portoni scorrevoli, reti o aperture laterali.

I tecnici Due A sono sempre a disposizione per consigliare la soluzione più adatta a ciascuna esigenza.