Manze e SenseHub™ matrimonio perfetto

Le stalle della Società agricola Balestreri Marcello e Lara ospitano più di 800 vacche in mungitura

Tecnologia

Manze e SenseHub™ matrimonio perfetto

Nelle stalle della Società agricola Balestreri di Stagno Lombardo (Cr) i tag a collare di Allflex Livestock Intelligence sono applicati con soddisfazione alle giovani bovine

“Coglie ciò che l’uomo non vede”. È soddisfatta Lara Balestreri, quando parla dei tag da collare SenseHub™ di Allflex Livestock Intelligence. Titolare insieme al padre Marcello di una solida realtà agricola da 800 e passa vacche in mungitura nelle fertili campagne di Stagno Lombardo (Cr), Lara ha deciso, un paio di anni fa, di dotare le sue manze di un dispositivo affidabile per il rilevamento dei calori. “Sulle vacche adulte – osserva – utilizziamo da tempo i podometri, che però non applicherei mai alle manze per paura che, irrequiete come sono, il nostro personale si faccia male”.

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Lara Balestreri, titolare dell’azienda insieme al padre Marcello

E mentre raggiungiamo la stalla separata dal centro aziendale dove vengono allevate le giovani bovine in età fertile alle quali sono applicati i 150 tag da collare attualmente disponibili in azienda, Lara traccia un primo bilancio della sua esperienza. “Il sistema – dice – funziona bene. Qui da noi le manze non ricevono protocolli di sincronizzazione, ma vengono fecondate a calore naturale con il seme sessato. Quanto meno al primo salto, visto che siamo in eccedenza di rimonta.
Ebbene, il software installato sul computer aziendale ti segnala i soggetti in calore e la finestra temporale entro cui è opportuno inseminarli. Per cui in stalla si ha il tempo di isolarli e poi di fecondarli. Con due turni giornalieri di inseminazioni riusciamo a gestire il tutto”.

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Il software installato sul computer aziendale segnala i soggetti in calore e la finestra temporale entro cui è opportuno inseminarli
 

Cecchino infallibile

Al nostro arrivo in stalla ci raggiunge il dipendente aziendale Pierluigi Pezzola, per concordare con Lara il da farsi su alcuni soggetti. “Per lui – riferisce divertita la nostra interlocutrice – il tag a collare è diventato il sismografo. Perché traccia tutto ciò che si muove”. Dunque uno strumento sensibile e preciso che qui, nell’azienda Balestreri ha portato concreti benefici.

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Per Pierluigi Pezzola il tag a collare è diventato “il sismografo”

“Grazie a SenseHub™ – osserva infatti Lara – il nostro tasso di rilevamento dei calori nelle manze è sensibilmente migliorato, raggiungendo una media annuale del 65%, a causa di qualche calo registrato nel periodo estivo. Ma adesso che abbiamo ottimizzato il numero di tag a nostra disposizione, riusciremo a migliorare ancora e sicuramente a essere più costanti”.

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In futuro SenseHub™ potrebbe essere utilizzato anche sulle vacche, prima di tutto per monitorare lo stress da caldo

All’inizio, prosegue infatti Lara, occorre prendere le misure anche con questa tecnologia e innanzitutto calibrare il giusto numero di tag di cui dotarsi. “Attualmente qui da noi funziona così: le manze da fecondare vengono spostate in questa stalla a gruppi, quando hanno 12-13 mesi di età e uno sviluppo somatico soddisfacente in termini di peso e altezza. Il collare SenseHub™ viene applicato a tutti i soggetti all’arrivo in stalla, e viene mantenuto a gravidanza accertata fino all’80esimo giorno dalla fecondazione, quando le manze gravide fanno ritorno al centro aziendale. Questo perché abbiamo visto che dopo l’80esimo giorno di gravidanza i riassorbimenti embrionali sono eventi rarissimi. Ma fino a pochi mesi fa avevamo un numero di tag insufficiente, per cui tendevamo a togliere i collari troppo presto e in estate il nostro Hdr peggiorava”. Occorre poi prendere confidenza con l’applicazione manuale del collare. “è indispensabile applicarlo correttamente, senza stringerlo troppo, o lasciarlo troppo largo perchè la manza se lo sfilerebbe. Per cui è bene individuare al più presto la giusta via di mezzo, anche se il software ti segnala i tag mal posizionati”.

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Nell’azienda Balestreri, SenseHub™ ha contribuito a raggiungere un’età media al primo parto di 24 mesi
 

Primo parto precoce

Il tempo di immortalare i gruppi di manze e facciamo ritorno verso il centro aziendale. Lara porta a termine il suo bilancio: “L’aspetto più interessante – sottolinea – è che qui da noi SenseHub™ ha contribuito a raggiungere un’età media al primo parto di 24 mesi. Un traguardo, questo, che per qualunque allevatore è molto importante dal punto di vista economico, perché arrivare tardi al primo parto significa non soltanto allungare e impegnare più spazio per un periodo improduttivo, ma vuol dire anche meno latte nelle prime lattazioni. Qui da noi, invece, osserviamo una notevole spinta a latte tanto nelle primipare quanto nelle secondipare”.  Prima di congedarci c’è il tempo di dare uno sguardo alla stalla delle vacche adulte, dove sono ancora in azione i grandi ventilatori montati in tempi recenti per dare sollievo alle bovine durante il periodo estivo. “In futuro – commenta Lara – ci piacerebbe utilizzare SenseHub™ sulle vacche, anche per monitorare lo stress da caldo. Certo, con i nostri numeri sarebbe un bell’investimento, e con le attuali quotazioni del latte… Staremo a vedere”.
Prima o poi l’occasione arriverà, ne siamo certi.

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Con SenseHub™ c'è una notevole spinta a latte tanto nelle primipare quanto nelle secondipare