La sala di mungitura va scelta con criterio

La tranquillità delle vacche è tra i punti di forza delle sale a giostra

Tecnologia

La sala di mungitura va scelta con criterio

Gli aspetti da considerare prima di procedere all’acquisto e quali i pro e i contro delle diverse tipologie di impianto

La scelta del tipo di sala di mungitura comporta la valutazione di numerosi aspetti tecnici ed economici, come la dimensione della mandria, la disponibilità di manodopera per la mungitura, la routine di lavoro, il benessere e la salute delle vacche, l’igiene e la qualità del latte raccolto, i costi dell'edificio, il livello di automazione o informatizzazione degli impianti.
Molti di questi fattori sono fra loro interdipendenti e le scelte non sono mai facili, anche a causa delle numerose tipologie di sale e di impianti proposte dalle ditte specializzate.
Le principali tipologie di sala di mungitura proposte da quando ha cominciato a diffondersi l’allevamento a stabulazione libera sono: sale autotandem; sale a spina di pesce di diversi modelli; sale a pettine (dette anche in parallelo); sale a giostra di diversi modelli.
Soltanto nel primo caso, ossia con l’autotandem, si parla di mungitura individuale, perché le vacche sono alloggiate in poste individuali e vengono accudite in modo indipendente rispetto agli altri soggetti presenti nella sala, mentre nelle alle tipologie di sala si parla di mungitura collettiva, perché le vacche vengono trattate per gruppi, di dimensione pari al numero delle poste di mungitura di una fila (spina e pettine), oppure sono alloggiati in stalli singoli, ma accuditi in rigida sequenza (giostra).
 

Autotandem

Questa tipologia di sala, ormai poco diffusa, presenta poste di mungitura in fila una dopo l’altra con il loro asse maggiore parallelo al bordo della buca del mungitore; ogni vacca è alloggiata in una posta singola. Ogni posta di mungitura, delle dimensioni medie di 2,5x0,9 m, è dotata di un cancello posteriore per l’ingresso della vacca e di un cancello anteriore per l’uscita; è necessario, inoltre, un cancello aggiuntivo, posto all’ingresso di ciascun corridoio di smistamento, per regolare l’ingresso individuale degli animali.

sala a spina di pesce
Secondo l’indagine EDF, la consistenza media delle aziende con sala a spina di pesce è di 124 vacche

I principali vantaggi della sala autotandem sono routine di lavoro abbastanza elastica, l’adattabilità a mandrie non omogenee per i tempi di mungitura e l’ottima visione dell'animale nella posta. Per contro, fra gli svantaggi si ricordano i maggiori spostamenti a carico degli addetti; la maggiore superficie coperta del locale, a parità di numero di poste, nei confronti della tipologia a spina; gli elevati costi d’investimento per la componente impiantistica e i maggiori oneri per le operazioni di manutenzione e di riparazione. Studi CRPA hanno dimostrato che zone di mungitura con sala ad autotandem presentano costi di costruzione e di gestione molto più elevati di zone di mungitura con altre tipologie di sala. Per tutti questi motivi l’autotandem è diventata una tipologia che in anni recenti ha perso d’interesse e rappresenta meno del 5% degli impianti di mungitura presenti sul territorio nazionale.

 

Sale a spina

La sala a spina di pesce è quella maggiormente diffusa sia nelle piccole, sia nelle grandi stalle a stabulazione libera. Secondo un’indagine dell’Associazione europea dei produttori latte (EDF –European Dairy Farmers), realizzata su 2.604 allevatori di 20 Paesi europei, fra le diverse tipologie attualmente presenti, le sale a spina di pesce risultano essere quelle maggiormente diffuse, ma anche le più datate (in media sono presenti in azienda da 16 anni). La consistenza media delle aziende con sala a spina di pesce è di 124 vacche.
Caratteristica saliente delle sale a spina è la conduzione collettiva delle operazioni di mungitura, nel senso che gli animali vengono accuditi per gruppi di dimensione pari al numero delle poste di mungitura di una fila. Ciò, se da un lato semplifica lo svolgimento delle diverse operazioni, che vengono eseguite in modo regolare e sequenziale, dall’altro rende i tempi di routine decisamente più rigidi e, quindi, implica un preciso dimensionamento della sala e una discreta uniformità nei tempi di mungitura degli animali allevati.
Le poste di mungitura sono delimitate posteriormente da una barriera di contenimento posizionata a filo con il cordolo della fossa del mungitore, per fare in modo che le mammelle delle vacche siano facilmente raggiungibili dall’addetto.
La barriera di contenimento anteriore ha la funzione di fermare l’animale a livello del petto e/o della spalla, impedendone un eccessivo avanzamento che provocherebbe l’allontanamento della mammella dal bordo della fossa. La barriera anteriore può essere fissa o mobile; nel secondo caso si può muovere sul piano orizzontale, consentendo un allargamento dell’area delle poste e un migliore scorrimento degli animali in uscita, oppure può sollevarsi, permettendo l’uscita delle vacche su tutto il fronte delle poste (spina a uscita rapida).
Non sono previsti divisori fra una vacca e l’altra, per cui gli animali sono fisicamente in contatto; questo fatto può causare problemi nell’occupazione quando il numero di vacche entrate sia inferiore al numero delle poste stesse, come spesso accade alla fine della mungitura.
Il passo delle poste, ossia la distanza misurata parallelamente all’asse maggiore della fossa fra due poste successive, varia in base all’angolazione che gli animali assumono durante la mungitura, a sua volta dipendente dall’angolazione dei cancelli; con angolazione di circa 30° rispetto all’asse longitudinale della fossa il passo risulta pari a 1,15 m.
fabbisogni di superficie per questa tipologia di sala variano in relazione al numero di poste: da 6,4 m2/posta per una sala 8+8 a 5,7 m2/posta per una sala 20+20.

sala a spina a uscita rapida
Esempio di sala a spina a uscita rapida

I principali vantaggi della sala a spina rispetto alle sale a pettine sono: minore superficie coperta (nella tipologia tradizionale senza frontale mobile), a parità di numero di poste; minore difficoltà dell’operatore di riconoscere il singolo capo alla posta.
Per contro, si possono elencare i seguenti svantaggi: routine di lavoro piuttosto rigida; necessità di mandrie omogenee relativamente ai tempi di mungitura; visione non ottimale del singolo capo alla posta; movimentazione degli animali e loro posizionamento nelle poste meno agevoli rispetto ad altri tipi di sala; animali meno tranquilli durante la mungitura perché a diretto contatto.
Recentemente sono stati proposti impianti a spina con mungitura da dietro, caratterizzati da un’angolazione degli animali nelle poste variabile da 50 a 70° rispetto all’asse longitudinale della fossa. Queste soluzioni, che si pongono a metà strada fra le sale a spina con mungitura laterale e le sale a pettine – tant’è vero che gli americani le hanno battezzate parabone, ossia incrocio fra parallel (sale in parallelo) e herringbone (sale a spina) – possono essere particolarmente interessanti per la ristrutturazione di sale di mungitura esistenti, perché permettono di potenziare l’impianto aumentando il numero di poste senza variare la superficie occupata. I principali vantaggi della sala parabone rispetto alla sala a spina sono la minore superficie coperta e, di conseguenza, i minori costi di costruzione, i minori spostamenti dell’operatore nella buca e l’utilizzo nelle ristrutturazioni.

 

In parallelo

Secondo l’indagine EDF la sala di mungitura a pettine, detta anche in parallelo, ha una discreta diffusione (10%) e risulta essere di più recente introduzione (mediamente 8 anni) e, di conseguenza, più moderne e con minori necessità di essere riammodernate in un futuro recente rispetto a quelle a spina di pesce. All’interno delle aziende con sala a pettine, la maggioranza ha da 16 a 32 poste di mungitura. La consistenza media delle aziende con sale a pettine è di 243 vacche, dimostrando che questo sistema di mungitura viene utilizzato in particolare in aziende medio-grandi.
Questa tipologia di sala è caratterizzata dal fatto che le vacche sono disposte perpendicolarmente al bordo della fossa, per cui l’addetto opera posteriormente all’animale.

sala a pettine o in parallelo
La sala a pettine viene normalmente utilizzata in aziende medio-grandi

Le tipologie più comuni di sala a pettine sono caratterizzate da due aree delle poste dislocate simmetricamente rispetto all’asse maggiore della fossa del mungitore. In questa tipologia gli animali entrano in gruppo, ma si autocatturano singolarmente e in successione all’interno delle poste di mungitura; ciò è possibile grazie a dei cancelletti o a delle barre pivottanti sull’asse verticale, che vengono chiusi in sequenza dagli stessi animali che si sistemano nelle poste. La larghezza della singola posta di mungitura è di circa 0,8 m.
Per la barriera anteriore esistono diverse possibilità: cancelletto ad apertura laterale per ogni posta, frontale sollevabile a 90°, frontale singolo con rotazione a 360°, frontale doppio con rotazione a 180°.
fabbisogni di superficie per questa tipologia di sala variano in relazione al numero di poste: da 5,8 m2/posta per una sala 8+8 a 5,7 m2/posta per una sala 20+20.
I principali vantaggi della sala a pettine rispetto alle spine di pesce sono: rapida movimentazione degli animali in entrata e uscita, spostamenti dell’operatore nella buca molto limitati, corretta occupazione delle poste anche nel caso in cui il gruppo entrato abbia un numero di vacche inferiori al numero delle poste stesse, minori rischi di infortuni per gli addetti a seguito di calci inferti dalle vacche, riduzione delle cadute dei gruppi di mungitura provocate dagli animali, vacche tranquille, in quanto non vedono ciò che accade nella buca.
Per contro, presenta la difficoltà per l’operatore a riconoscere il singolo capo alla posta (è praticamente obbligatorio il riconoscimento automatico). Inoltre, rispetto alle sale a spina senza frontale mobile presenta una maggiore superficie coperta, a parità di numero di poste.
 

A giostra

Secondo l’indagine EDF, la sala di mungitura a giostra è presente soltanto nel 5% delle aziende e risale mediamente a 8 anni fa. Il numero di poste di mungitura varia da 16 a 80 ed è pari a 8 nell’87% delle aziende. La consistenza media delle aziende con sala a giostra è molto elevata e pari a 402 vacche, a conferma che questa tipologia di sala è utilizzata in aziende di grandi dimensioni con presenza di salariati che si occupano della mungitura.
La piattaforma rotativa è dotata di poste di mungitura fisse, nelle quali le vacche entrano direttamente e dalle quali escono, retrocedendo, una volta completate le operazioni di mungitura e completato il giro della giostra.
Generalmente in questi nuovi modelli di giostra le vacche sono disposte perpendicolarmente al bordo della fossa e radialmente rispetto al centro del cerchio della giostra, per cui l’addetto opera posteriormente all’animale e all’esterno della giostra stessa.
Benché le vacche siano ospitate in poste singole, le operazioni di mungitura sono di tipo collettivo, nel senso che la routine di lavoro è molto rigida e dipendente dalla rotazione della piattaforma di mungitura.
fabbisogni di superficie per questa tipologia di sala variano in relazione al numero di poste: da 5 m2/posta per una sala da 18 o 24 poste a 7-8 m2/posta per una sala da 48 o 60 poste. 
vantaggi della sala a giostra radiale sono la movimentazione singola degli animali in entrata e in uscita, gli spostamenti dell’operatore praticamente nulli (si muovono gli animali, non l’uomo), e la tranquillità delle vacche, in quanto le poste di mungitura sono ben delimitate.
Per contro, i principali svantaggi sono la routine di lavoro molto rigida e l’elevato costo d’investimento.

di Alessandro Gastaldo – Centro Ricerche Produzioni Animali Spa di Reggio Emilia