Consanguineità sotto controllo

La consanguineità è la caratteristica propria dell’individuo che rappresenta la porzione di geni omozigoti dovuta alla parentela esistente fra i genitori. In altre parole, se due individui tra loro parenti si accoppiano, la progenie potrà ereditare due alleli identici per origine, perché derivanti dallo stesso progenitore. Maggiore è la parentela tra i genitori, maggiore sarà l’omozigosi nei figli e, dunque, anche la perdita di variabilità.
La selezione ha portato negli anni un inevitabile aumento del livello di consanguineità nella popolazione della Frisona, ma è un gioco di equilibri tra costi e benefici. Infatti, aumentare il grado di omozigosi consente di fissare determinati caratteri: effetto che ha portato in passato ad utilizzare ripetutamente certe linee di sangue nella selezione, al fine di raggiungere un veloce progresso genetico.

Con l’avvento della genomica, l’intensità di selezione è aumentata esponenzialmente e, di conseguenza, è cresciuta molto anche la consanguineità all’interno della popolazione Holstein. Non solo, dunque, si può incorrere in un’inevitabile diminuzione della performance e in una perdita di fitness degli animali, ma aumenta anche la probabilità di incorrere in patologie genetiche indesiderate, come la “Calf recumbency” di recente scoperta. La sfida dei programmi di selezione del futuro sarà quella di mantenere questo forte impulso selettivo, cercando di ottimizzare i tassi di imparentamento.

Strategie di lotta

In quest’ottica l’utilizzo di piani di accoppiamento sviluppati ad hoc per le reali esigenze degli allevamenti da latte permette di tenere sotto controllo questo importante aspetto. Anche l’utilizzo di tori fuori linea e poco parenti con gli animali della mandria è una strategia interessante: Intermizoo, da sempre, è molto attenta nel creare genetica con linee di sangue alternative e ricercando tori da famiglie nuove.

di Martina Dal Santo e Francesco Veronese - Intermizoo