La lotta alle mosche non si improvvisa

L’esemplare di Mesembrinella caenozoica incluso in un blocco di ambra che testimonia l’antica presenza delle mosche sulla terra

Gestione mandria

La lotta alle mosche non si improvvisa

Questo insetto porta malattie, compromette il benessere degli animali e degli esseri umani e riduce le prestazioni della mandria. Per agire con successo occorre applicare una precisa strategia

 

Una delle poche certezze della vita? Non ci libereremo mai delle mosche, anche perché questi molesti insetti hanno alle spalle milioni di anni di fastidiosa esistenza, mentre noi “sapiens” siamo comparsi sulla terra appena 250-300mila anni fa. Scettici? Per togliersi ogni dubbio basta andare al Museo di storia naturale di New York, dove il nonno di tutte le mosche, scoperto pochi anni fa nella Repubblica Dominicana, è oggi conservato all’interno di un blocco di ambra, la resina fossile che fissa nel tempo reperti organici che altrimenti non lascerebbero alcuna traccia del proprio passaggio. Si tratta di una Mesembrinella caenozoica, fondamentale reperto per ricostruire l’albero evolutivo dei Ditteri Calittrati, che sembrano essersi differenziati ben 70 milioni di anni fa.

Morale della favola: le mosche sono fra le massime esperte in circolazione nel dar fastidio a uomini e animali.

 

004 a Gianniceddu_house_x.png

Quando i dinosauri stavano per estinguersi, le mosche c’erano già: mai sottovalutarle

004 c Gianniceddu_house_fly_x.png

 


Minaccia reale

Battute a parte le mosche (in questo caso il riferimento va alla mosca tze-tze, vettore della malattia del sonno) sono il settimo animale più mortale al mondo dopo zanzare, uomini, serpenti, cani, lumache e cimici. Fortunatamente alle nostre latitudini esse non rappresentano un tale pericolo, ma i danni che questi ditteri causano agli allevatori non sono da trascurare né sotto il profilo sanitario né sotto quello del benessere animale.
C’è un'interessante pubblicazione apparsa sul Journal of medical entomology una decina di anni fa, a firma di David Taylor, Roger Moon e Darrell Mark che stima in 139 kg di latte la perdita per lattazione causata da una infestazione di Stomoxys calcitrans. Altri studi hanno monitorato la produzione di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, in stalle con un carico di mosche elevato, rilevando come in questi casi anche l’ingestione di alimento cali in maniera sensibile e come gli animali, cercando compulsivamente di liberarsi dagli insetti, possano causarsi ferite al corpo, alla testa e agli arti, con conseguenti problemi di infezioni.

 

Fastidio per tutti

Ma vorremmo anche sottolineare come le mosche diano fastidio anche al personale che accudisce la mandria, rendendo tutti più nervosi: uomini ed animali. Ecco perché il controllo delle mosche è un obiettivo importante da perseguire in una stalla dove si vogliano avere vacche tranquille e in grado di ruminare in pace, senza la molesta presenza di insetti infestanti a turbare il loro relax.

C’è poi un altro aspetto non meno importante, vale a dire i buoni rapporti con il vicinato, un obiettivo che può essere agevolato dalla messa in atto di tutte le misure per ridurre il numero di mosche che infestano la nostra stalla e gli abitanti delle villette a schiera che hanno costruito a poche centinaia di metri dall’allevamento.

Il riscaldamento del pianeta e l’aumento delle temperature medie sta causando anche un’estensione del periodo in cui le mosche si riproducono e negli ultimi anni già da aprile si inizia a riscontrare il problema, che perdura ormai sino a ottobre inoltrato, imponendo una pianificazione che non può essere limitata all’impiego di adulticidi per ammazzare migliaia di mosche in un colpo solo.

 

Programmare gli interventi

Bisogna fondamentalmente agire in prevenzione intervenendo quando vediamo pochissime mosche in giro o quando stiamo andando verso la stagione fredda, proprio per evitare che le larve diventino individui adulti ai primi caldi.
I prodotti larvicidi ci daranno forse meno soddisfazione rispetto agli adulticidi, ma funzionano maledettamente bene se distribuiti bene (basta una pompa a spalla) negli angoli dei box, sulla letamaia o nelle zone in cui le ruspette accumulano materiale.
Allo stesso modo la loro azione è efficace anche nei vasconi e in tutte le aree umide dove le mosche possono trovare l’ambiente ideale per deporre le uova (circa 500 per ogni soggetto), che in pochi giorni diventeranno prima larve e poi soggetti adulti più o meno velocemente in funzione della temperatura ambientale.
Un altro strumento è l’utilizzo di parassitoidi, vale a dire insetti utili che depositano le proprie uova all’interno della pupa delle mosche consentendo alle proprie larve di svilupparsi nutrendosi delle future mosche, e riducendo così drasticamente il numero di individui che raggiungeranno la fase adulta. Sistema di lotta biologica estremamente efficace che non prevede l’impiego di prodotti chimici, ma che richiede massima programmazione e una corretta tecnica di distribuzione dei parassitoidi.

 

003ax.jpg

La presenza di adulti morti è certamente di grande conforto dopo un trattamento, ma il vero problema da risolvere, se si vuole bloccare il ciclo riproduttivo sono le larve

003bx.jpg

 

Il controllo è possibile

L’altro grande strumento di lotta alle mosche è la pulizia, la rimozione del materiale fecale, il lavaggio delle gabbiette dei vitelli e il corretto allontanamento delle deiezioni. Se l’obiettivo è sterminare tutte le mosche in circolazione falliremo miseramente, se invece ci poniamo come traguardo l’efficace contenimento dell’infestazione il successo è garantito. Basta volerlo.
I prodotti in commercio non mancano, e numerose sono le società che ci possono aiutare in questa attività, che richiede programmazione e non ammette ritardi semplicemente perché siamo in campagna e non abbiamo tempo per effettuare il trattamento.
Combattere le mosche costa, ma riduce lo stress di tutti e fa in modo che le vacche concentrino le proprie energie per ruminare tranquille e produrre latte. Se poi i vicini non si lamentano sarà un altro successo notevole, utile per aumentare l’accettabilità sociale della nostra attività.

 

002x1.jpg

Pompa a spalla, il prodotto giusto e per le mosche saranno momenti difficili