Vitelli, le nuove indicazioni dell’Efsa

Attualità

Vitelli, le nuove indicazioni dell’Efsa

Ecco i principali contenuti del parere “Welfare of calves” dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che sarà alla base della futura normativa europea

 

Con l’obiettivo di rivedere le attuali norme vigenti sul benessere animale in allevamento sulla base della strategia "Farm to Fork" e dell’iniziativa "End the Cage Age" sul divieto di allevamento in gabbia, la Commissione europea si è affidata all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa – European Food Safety Authority) per realizzare dei pareri scientifici indipendenti, coordinati da esperti internazionali dell’argomento trattato e basati sulle più importanti e recenti pubblicazioni scientifiche.

 

Norme in vigore

La Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008, che stabilisce norme minime per la protezione dei “vitelli”, ossia i bovini sotto i 6 mesi di età, è una di quelle norme che devono essere aggiornate. Essa indica quanto segue:
• il sistema di stabulazione dei vitelli, siano essi raggruppati o in box individuali, deve prevedere sufficiente spazio per consentire un minimo di esercizio fisico, contatti con altri bovini e movimenti normali, sia in piedi che coricati;
• è vietato stabulare i vitelli oltre 56 giorni di vita in box individuali (purchè non per motivi di salute o comportamentali certificati dal veterinario);
• la larghezza minima del box individuale è pari all’altezza al garrese del vitello, misurata quando l’animale è in posizione eretta;
• la lunghezza minima del box individuale è pari alla lunghezza del vitello, misurata dalla punta del naso all’estremità caudale della tuberosità ischiatica e moltiplicata per 1,1;
• i box individuali devono consentire un contatto diretto, visivo e tattile, tra i vitelli;
• per i vitelli stabulati in gruppo la superficie di stabulazione minima è pari a 1,5 m2 per vitello sotto ai 150 kg, 1,7 m2 per vitello sopra ai 150 kg e sotto ai 220 kg, e 1,8 m2 per vitello sopra ai 220 kg.

Inoltre, nell’Allegato I vengono fornite altre 15 indicazioni. Tra queste: i vitelli non devono essere legati; ogni vitello deve ricevere colostro bovino quanto prima possibile dopo la nascita e comunque entro le prime 6 ore di vita; dalla seconda settimana di età ogni vitello deve avere a disposizione acqua fresca in quantità sufficiente; dopo la seconda settimana di età a ogni vitello deve essere somministrata una dose giornaliera di alimenti fibrosi; vitelli di età inferiore a 2 settimane devono disporre di una lettiera adeguata.
In pratica, la norma attuale fornisce indicazioni su vitelli stabulati in box individuali o in gruppo senza alcun riferimento ad altri sistemi stabulativi che possono prevedere la stabulazione del vitello con la madre o la balia, o all’eliminazione del box singolo con stabulazione da subito in box doppio.

 

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Per la stabulazione in box individuali dei vitelli lattanti il documento dell’Efsa individua molteplici conseguenze sul benessere, di alta rilevanza

 

Il nuovo parere

All’interno del nuovo parere dell’Efsa “Welfare of calves”, adottato il 22 febbraio 2023, vengono riportati per i diversi sistemi di stabulazione dei vitelli utilizzati all’interno dell’Unione europea i pericoli a cui gli animali sono esposti, le relative conseguenze sul loro benessere, l’uso degli ABM (animal-based measures) come indicatori, nonché le misure per prevenire o mitigare i rischi. Inoltre, vengono fornite delle raccomandazioni specifiche sui seguenti aspetti:
• benessere dei vitelli a carne bianca;
• rischi associati al limitato contatto vacca-vitello nell’allevamento bovino da latte;
• utilizzo di ABM al macello per monitorare il livello di benessere animale in allevamento.

 

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Una volta separato (tardivamente) dalla madre, il vitello dovrebbe essere stabulato con almeno un altro vitello: è quanto sostiene il parere dell’Efsa

 


Sistemi di stabulazione


I sistemi di stabulazione individuati sono 11 e riguardano i vitelli pre- e post-svezzamento degli allevamenti bovini da latte o di vitelli a carne bianca. La suddivisione è basata su dimensione del gruppo, modalità di somministrazione del latte e tipo di pavimento.
I sistemi di stabulazione individuati per i vitelli pre-svezzamento sono i seguenti:

• individuale, per allevamenti bovini da latte o di vitelli a carne bianca;
• in piccoli gruppi con alimentazione del latte tramite secchio/abbeveratoio, per allevamenti bovini da latte o di vitelli a carne bianca;
• in grandi gruppi con alimentazione automatica del latte, per allevamenti bovini da latte o di vitelli a carne bianca;
• con contatto vacca-vitello, per allevamenti bovini da latte.

I sistemi di stabulazione individuati per i vitelli post-svezzamento sono i seguenti:
• in gruppo con pavimento fessurato (integrale o parziale, ma senza lettiera);
• in gruppo con lettiera (integrale o parziale);
• in gruppo con cuccette;
• in recinti all’aperto (feedlots).

Gli esperti hanno valutato per ogni sistema di stabulazione 25 possibili conseguenze, tenendo in considerazione la prevalenza, la gravità e la durata della conseguenza stessa e assegnando uno dei 3 possibili livelli: rilevanza alta, media e bassa.

Di seguito, vengono approfondite per gli allevamenti bovini da latte alcune conseguenze sul benessere dei vitelli al variare del sistema di stabulazione.

 

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L’Efsa sostiene che nel caso dei vitelli allevati in grandi gruppi con alimentazione automatica a base di latte, un’importante conseguenza sia lo stress di gruppo

 

Presvezzamento in box individuali

Per la stabulazione in box individuali le conseguenze con rilevanza alta sono le seguenti: limitazione dei movimenti; stress da isolamento; incapacità di eseguire il comportamento di suzione; incapacità di eseguire comportamenti di gioco; rischio di soffrire di fame prolungata; disturbi gastroenterici; incapacità di effettuare comportamenti esplorativi o di foraggiamento; disturbi respiratori.

Nella tabella 1 vengono riassunte le conseguenze sul benessere dei vitelli negli allevamenti bovini da latte, gli ABM per valutarle, i rischi e le misure correttive e/o preventive.

 

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Pre-svezzamento in gruppo

Per i vitelli in pre-svezzamento in gruppo le conseguenze altamente rilevanti per il loro benessere sono le seguenti: incapacità di eseguire comportamenti esplorativi o di foraggiamento; incapacità di eseguire comportamenti di suzione; disturbi gastroenterici; disturbi respiratori; fame prolungata.
Per i vitelli in piccoli gruppi un’altra conseguenza importante è l’incapacità di mettere in atto comportamenti di gioco, mentre per i vitelli in grandi gruppi con alimentazione automatica a base di latte c’è lo stress di gruppo. I rischi maggiori legati alla stabulazione in gruppo riguardano lo spazio ridotto, la mancanza di lettiera e/o la presenza di pavimenti fessurati.


Post-svezzamento

Nel caso dei sistemi di stabulazione per la fase post-svezzamento in gruppo le conseguenze con rilevanza alta sono le seguenti: disturbi respiratori; incapacità di eseguire comportamenti esplorativi e di foraggiamento; stress di gruppo (soprattutto in gruppi numerosi); problemi di riposo; limitazione dei movimenti (con cuccette); incapacità di eseguire comportamenti di gioco (con pavimento fessurato).

Infine, se tenuti all’aperto, i vitelli dovrebbero essere protetti dal caldo e dal freddo avendo accesso all’ombra o a un riparo isolato e con la fornitura di lettiere asciutte e confortevoli.

Considerando che i disturbi respiratori sono una conseguenza altamente rilevante per il benessere di tutti i sistemi valutati, occorre: garantire un’adeguata assunzione di colostro; ospitare i vitelli in un ambiente con un volume d’aria sufficiente e una buona ventilazione (per ridurre l’esposizione a gas nocivi e polveri); ridurre al minimo gli eventi stressanti legati al trasporto, alla commistione e alle alterazioni della composizione del gruppo; evitare di esporre i vitelli a stress da freddo e da calore; applicare le vaccinazioni preventive. I vitelli allevati all’aperto sono meno esposti a un’aria di scarsa qualità, ma devono essere protetti dalle condizioni meteorologiche avverse, che sono anche fattori di rischio per le malattie respiratorie.

 

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I disturbi respiratori risultano una conseguenza altamente rilevante per il benessere di tutti i sistemi di allevamento valutati

 

Contatto con la madre

L’incapacità di mettere in atto adeguati comportamenti esplorativi o di foraggiamento è una conseguenza altamente rilevante per il benessere in tutti i sistemi di stabulazione valutati, ad eccezione delle stalle all’aperto (dopo lo svezzamento) e dei sistemi con contatto con la madre.

Nel caso di sistemi di stabulazione con contatto madre-vitello, le conseguenze con rilevanza alta sono le seguenti: disturbi respiratori; disturbi gastroenterici; stress di gruppo; stress da manipolazione; stress da separazione (tabella 2).

 

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Il rischio dell’incapacità di eseguire comportamenti esplorativi o di foraggiamento è ridotto dall’accesso all’area esterna, dalla fornitura di arricchimenti o dall’accesso a foraggio grezzo ad libitum. La fame prolungata è una conseguenza del benessere comunemente osservata nei vitelli da latte prima dello svezzamento, tranne che nei sistemi con contatto con la madre. La fame prolungata può essere prevenuta fornendo ai vitelli latte corrispondente a circa il 20% del loro peso corporeo al giorno fino ad almeno 4 settimane di vita. Il latte dovrebbe essere somministrato mediante tettarella almeno 3 volte al giorno. Lo svezzamento brusco deve essere evitato, diminuendo gradualmente (nell’arco di almeno 1 settimana) la quantità di latte.
Questa pratica deve essere eseguita su base individuale, tenendo conto anche dell’assunzione di mangime solido. Occorre anche una gestione adeguata del colostro e una fornitura di foraggio grezzo (lunghezza di almeno 4-5 cm) nelle rastrelliere. I vitelli devono avere accesso permanente all’acqua di abbeverata.

Per quanto riguarda le spazzole, sono necessarie ulteriori ricerche per quanto riguarda gli effetti sul benessere dei vitelli in relazione in particolare alla tipologia di spazzola da utilizzare e al rapporto fra numero di spazzole e numero di vitelli.


Conclusioni

In generale le raccomandazioni per migliorare le pratiche d’allevamento devono includere:
• il mantenimento dei vitelli in gruppi stabili con altri vitelli e/o le loro madri fin dalla tenera età;
• l’aumento dello spazio concesso per animale;
• la possibilità di zone di riposo dedicate a pavimento pieno con sovrastante materiale “deformabile”. La lettiera (di paglia) è il materiale da preferire;
• il mantenimento dei vitelli in strutture con una buona ventilazione.
Se tenuti all’aperto, i vitelli dovrebbero essere protetti dal caldo e dal freddo con accesso all’ombra o a un riparo isolato e con la fornitura di lettiere asciutte e confortevoli.
Affinché il vitello possa beneficiare degli effetti positivi del contatto con la madre, ma senza subire un grave stress da separazione, l’Efsa raccomanda che il vitello sia tenuto con la madre per un minimo di 24 ore (prima che si formi il legame) e stabulato successivamente almeno con un altro vitello.

Un’alternativa alla stabulazione con la madre è quella di utilizzare una vacca adottiva (balia), anche se meno vantaggioso a causa di alcuni rischi, quali la possibile mancata adozione, l’aggressività o l’assunzione limitata di latte.

 

di Alessandro GastaldoCRPA, Centro Ricerche Produzioni Animali Soc. Cons. p. A. di Reggio Emilia