Con la luce giusta il bovino da carne rende di più

Illuminare una stalla pensando al benessere dei bovini è tutt’altra cosa che installare un impianto per un capannone industriale. Lo sa bene la lodigiana Farm-Led for breeding che proprio per soddisfare le specifiche esigenze degli allevatori italiani ha sviluppato un innovativo sistema di illuminazione “su misura di occhio bovino”, già depositato all’Ufficio Italiano Brevetti a protezione dei già numerosi tentativi di plagio.

 I box di riposo esterni che si sviluppano lungo i due lati lunghi della stalla sono illuminati con luci a Led da 20 watt, funzionanti secondo fotoperiodo per dare agli animali le canoniche 16 ore di luce

Tra le caratteristiche esclusive di questo sistema di luci a Led, interamente progettato e prodotto in Italia e appositamente denominato “Farm-Led”, vi sono i programmi di luce diversificati in intensità e durata a seconda dell’area della stalla in cui vengono installati (area di riposo o di alimentazione), nonché i ridotti consumi energetici.

Le Limousine dell’allevamento S. Agostino oggi consumano 50-100 grammi di alimento in più al giorno

Test in corso

Non solo: si tratta di un sistema che prima di venire inserito nel circuito commerciale è stato scientificamente testato nelle aziende agricole, con i risultati che i lettori di Allevatori Top conoscono bene: nelle stalle da latte in cui è in funzione un sistema Farm-Led le bovine vedono meglio, si muovono sicure, si alternano in greppia anche nelle ore di buio e consumano maggiori quantità di alimento.

E nel bovino da carne? È per rispondere a questa domanda che siamo tornati a trovare Aleardo e Alberto Zanella, titolari in quel di Casaloldo (Mn) dell’azienda agricola S. Agostino. Infatti, oltre che per la produzione energetica da biogas “fatto bene” (vedi Allevatori Top n. 1-2021, pagina 106) e da fotovoltaico, questo allevamento da ingrasso afferente al circuito della Cooperativa Scaligera si distingue proprio per l’illuminazione degli ambienti in cui vengono stabulate le 500 femmine di razza Limousine.

“È dallo scorso mese di marzo – conferma Alberto Zanella – che stiamo testando sulle nostre scottone l’efficacia del sistema Farm-Led. Per adesso i risultati sono eccellenti: rispetto a prima, allorché disponevamo di un sistema di illuminazione tradizionale, il consumo alimentare individuale è aumentato di 50-100 grammi al giorno. Non solo: gli animali sono meno stressati, e per noi che siamo sempre in stalla, il lavoro fila via liscio. Anche nelle giornate di nebbia o di notte, quando magari devi caricare una partita sul camion”.

Alberto Zanella al volante del suo sollevatore telescopico

Efficientamento energetico

“Sono risultati ancora preliminari – precisa Gianpiero D’Alessandro di Farm-Led for breeding – perché la sperimentazione è ancora in corso. L’aspetto che tuttavia vorrei comunque evidenziare è che qui alla S.Agostino abbiamo posizionato 5 luci a Led da 100 watt all’interno della stalla, che rimangono sempre accese 24 ore su 24, e 8 luci a Led da 20 watt sopra ai box esterni (4 per lato), funzionanti secondo fotoperiodo per dare agli animali le canoniche 16 ore di luce. L’assorbimento energetico dell’impianto è dunque di soli 680 watt, il che equivale a circa un terzo di quello che assorbirebbe un sistema tradizionale costituito da 13 luci da 200 watt. Si tratta inoltre di un assorbimento che è comunque inferiore rispetto a quello degli impianti proposti dai nostri concorrenti. È proprio per questo che diciamo che dotarsi di un sistema Farm-Led altro non è che un intervento di efficientamento energetico, che porta a ridurre il consumo energetico e dunque l’impatto ambientale dell’attività zootecnica. Il tutto a un costo ragionevole: sia Farm Led^® che Zoo-Led^® (i due sistemi di illuminazione zootecnica registrati dalla Farm-Led for breeding, ndA) richiedono un investimento sovrapponibile a quello di un impianto a Led tradizionale, ma privo delle specifiche e dei programmi-luce da noi studiati ad hoc per il bestiame”. 

Anche nelle giornate di nebbia la mandria è bene illuminata e per la famiglia Zanella sono drasticamente diminuite le difficoltà gestionali