Addio al carro unifeed, oggi c’è Aranom

Simone Vesentini ingrassa bovini di razza Charolais, Limousine, Aubrac e relativi incroci

Tecnologia

Addio al carro unifeed, oggi c’è Aranom

Simone Vesentini di Zevio (Vr) è il primo allevatore italiano di bovini da carne ad essersi dotato del robot di alimentazione dell’austriaca Hetwin. Attivo dallo scorso dicembre, Aranom ha superato a pieni voti l'esame delle prime, fatidiche settimane

“In questo settore è sempre più difficile trovare della manodopera all’altezza. Da questo punto di vista ero e sono fortunato, dal momento che mi avvalgo della collaborazione di due giovani italiani davvero in gamba. Ma prima di Aranom eravamo davvero tirati coi tempi, dovevamo correre come matti per stare dietro a tutto”. È visibilmente soddisfatto, Simone Vesentini, quando ci parla delle sue prime settimane di lavoro con il robot di alimentazione dell’austriaca Hetwin (Innovation Partner di Hetwin per l'Italia: Arienti & C. Srl), entrato in servizio nella sua azienda agricola di Zevio (Vr) nei primi giorni dello scorso dicembre.


Aranom in avvicinamento alla stalla dove scaricherà la razione

In effetti, per lui e per il suo allevamento di bovini da carne – 900 ristalli all’ingrasso distribuiti in quattro stalle e allevati in box su grigliato – l’esordio di Aranom ha avuto l’impatto di una piccola rivoluzione copernicana. “Prima, con il carro unifeed – prosegue infatti Simone – il mio dipendente impiegava più di 4 ore al giorno per la preparazione e per la distribuzione delle razioni. Adesso, con Aranom, è solito dedicare una mezz’oretta al rifornimento della cucina, e poi è pronto ad affiancarci in altre mansioni. Senza dimenticare, poi, che il robot azzera qualsiasi errore che anche il carrista più attento del mondo può commettere: con Aranom le quantità caricate sono quelle volute, e anche i tempi di miscelazione sono quelli giusti. E il tutto si ripete sempre uguale, giorno dopo giorno”.

Aranom, bovini da carne, Hetwin, robot di alimentazione, miscelazione
Da quando in allevamento c’è il robot di alimentazione della Hetwin, il consumo alimentare è aumentato del 10% circa e i bovini sono più rilassati
 

Qualità vincenti

Ed è ancora Simone che ci racconta perché ha preferito dotarsi di questo modello di carro automatizzato, facendo materialmente da apripista agli ingrassatori italiani: “di Aranom – spiega – mi hanno colpito diversi aspetti, a cominciare dalla cucina: non soltanto mi è piaciuto il fatto che le materie prime fibrose come i fieni vengano pre-tagliati prima di essere caricati nel carro, un aspetto che qui da me, con le diete attualmente in uso, conta relativamente; piuttosto ho apprezzato che i grandi container in cui sono riposte le materie prime vengano svuotati completamente, senza generare quei residui che possono andare incontro a fermentazioni, ammuffimenti o comunque a scadimenti qualitativi. Contrariamente avrei avuto problemi, ad esempio, con la semola glutinata, o con il silomais. Certo, nella scelta ha influito molto anche la presenza, all’interno del carro automatizzato, di una doppia coclea orizzontale, che taglia e miscela in modo eccellente le razioni, per cui alla fine della fase di preparazione la miscelata si presenta omogenea e sempre uguale a se stessa. Senza dimenticare i 27 metri cubi di capienza del cassone, una portata adeguata alle mie necessità”.

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La cucina ha preso il posto di un magazzino di stoccaggio

Poi la distribuzione delle razioni in stalla, ripetuta più volte al giorno nell’arco della giornata. Un bel passo avanti rispetto a prima, quando la razione veniva offerta in greppia una sola volta al giorno: “al momento – osserva infatti Simone – il robot passa per 4 volte al giorno in ciascuna delle 4 stalle, rilasciando ogni volta cibo fresco appena preparato. Ma il nostro obiettivo è arrivare presto a 6 passaggi, con distribuzioni aggiuntive per i box dove sono allevati i soggetti più voraci, come ad esempio i Charolais maschi. Con l’aiuto di Helmut Mittermaier di Hetwin stiamo infatti studiando il modo di ottimizzare la distribuzione in ogni box dell’azienda”.

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Aranom carica i diversi ingredienti della ricetta che è chiamato a preparare e poi va a distribuire la razione in stalla. L’intera operazione si svolge nell’arco di circa 45 minuti
 

Piena soddisfazione

Promozione a pieni voti anche per ciò che riguarda la mobilità di questo carro automatizzato su ruota che, già pesante di suo, è in grado di portarsi agevolmente a spasso una tonnellata di alimento: “il sistema di guida a magneti – sottolinea a questo proposito il nostro interlocutore – funziona molto bene. E mi dà molto affidamento il fatto che la macchina si arresti automaticamente qualora fuoriesca di soli 1,8 centimetri dalla traiettoria individuata dai magneti. Vorrei inoltre aggiungere che ho notato come a dispetto della sua mole, Aranom risulti in realtà molto agile grazie al tipico passo di cane e allo scarico bilaterale. Faccio un esempio: dopo aver rifornito la greppia su un lato della stalla e giunto in fondo al capannone, Aranom non ha bisogno di uno spazio per girarsi e rientrare, perché per rifornire il lato opposto della stalla gli basta avvicinarsi un po’ e azionare lo scarico controlaterale”.
Mentre Simone pronuncia queste parole osserviamo Aranom impegnato ad entrare in uno dei quattro grandi capannoni, datati anni ’70, di cui è provvista l’azienda: eccolo imboccare il centro dell’angusta corsia di alimentazione, quindi passo di cane e avvicinamento al lato da rifornire; infine, dopo una breve marcia indietro per riguadagnare il primo tratto della greppia, ecco che ha inizio la distribuzione dell’alimento. Nei box l’effetto è immediato: dopo aver seguito con interesse i movimenti del carro, i vitelloni cominciano a consumare la razione. “Durante i primi giorni – sottolinea a questo proposito Simone – la mandria ha dovuto prendere confidenza con il robot. Ma adesso il riscontro è positivo: rispetto a prima, il consumo alimentare è aumentato del 10%, e questo dovrebbe portare a concrete ricadute sugli incrementi ponderali: lo vedremo ai primi carichi. Possiamo già dire, però, che c’è meno competizione in greppia, perché nel corso della giornata anche il soggetto di livello gerarchico inferiore trova spazio in mangiatoia e non rimane indietro con la crescita”.

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Attraverso il pc o lo smartphone, Simone può seguire in remoto qualsiasi attività di Aranom, così come reimpostare le ricette o il numero delle distribuzioni giornaliere

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La schermata del display posizionato sul robot indicante il livello di riempimento del cassone (a sinistra), nonché le ore di lavoro e i chilometri percorsi da quando Aranom è presente in stalla
 

Assistiti a dovere

Il bilancio di queste prime settimane di lavoro con Aranom sembra dunque essere più che positivo. “Assolutamente si – conferma Simone Vesentini – ma per questo devo ringraziare il personale Hetwin, che nei primi giorni ci ha seguiti passo passo, sia dal vivo qui in stalla, che attraverso il servizio di teleassistenza dedicato ai clienti. Per chi sceglie la robotizzazione, è molto importante sapere di poter far affidamento su un partner sempre presente e in grado di risolvere tempestivamente qualsiasi problema”.

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Aranom è giunto nella stalla in cui è stabulato il gruppo per il quale ha preparato la razione e scarica la miscelata