Residui nel latte? Delvotest toglie ogni dubbio

Da sinistra: Nicolò Bozzoni, il rivenditore di zona Roberto Bodini, Dimitri Meazza, Ambrogio Bianchi e Oscar Meazza

Tecnologia

Residui nel latte? Delvotest toglie ogni dubbio

Un kit di analisi a portata di allevatore, rapido e preciso, per evitare di buttar via un'intera cisterna di latte a causa di una distrazione. L'esperienza della Ronchi Farm di Pontevico (Bs)

Per crescere occorrono obiettivi chiari e avere le idee altrettanto precise sulla strada da percorrere. Per Nicolò Bozzoni, giovane allevatore di Pontevico (Bs), il traguardo a medio termine è portare la mandria a un totale di 400 animali, mantenendo sempre al top le produzioni medie di latte, che per buona parte dell’anno superano i 40 litri/giorno, con due mungiture. Il tutto contando solo sulla rimonta interna, perché in passato la Ronchi Farm acquistava una quarantina di animali all’anno, ma in questo modo si è portata in stalla S. aureus, eliminato dopo una lunga e costosa lotta. “È stata un’esperienza pesante, ma istruttiva - ricorda Nicolò - e da allora abbiamo deciso di crescere, ma solo con soggetti nati in stalla, utilizzando molto seme sessato per aumentare il numero delle femmine”.


Non sono ammessi errori

Una crescita costante, che ha portato alla costruzione di una nuova stalla, voluta per dare sempre più spazio alla mandria, per alzare ancora il livello del benessere animale e per ridurre ulteriormente l’impiego di farmaco veterinario, che già oggi è sceso notevolmente rispetto a qualche anno fa. “Siamo davvero contenti di come sta andando - spiega Bozzoni - ma occorre sempre la massima attenzione ogni volta che curiamo una bovina, per evitare errori in sala mungitura con il rischio di dover buttare via un’intera cisterna di latte per colpa di una banale distrazione”. E qui entrano in gioco i kit di analisi come Delvotest messi a punto da Dsm, che alla Ronchi Farm oggi fanno parte della routine e permettono a Nicolò di essere sicuro sull’assenza di antibiotici nel latte che consegna quotidianamente. “Sono più di 10 anni che ci affidiamo a questo test per controllare il latte delle vacche mastitiche a fine trattamento, prima di rimettere gli animali in mungitura, perché vogliamo essere assolutamente certi di essere in regola”.

Delvotest, latte contaminato, Dsm, Dlm Meazza, kit analisi
Basta inserire qualche goccia di latte nella fiala con l’apposita pipetta usa e getta in dotazione

Delvotest, latte contaminato, Dsm, Dlm Meazza, kit analisi
La fiala viene inserita nel pozzetto termostato che garantirà una temperatura di 64° per tutta la durata del test

Delvotest, latte contaminato, Dsm, Dlm Meazza, kit analisi
Se il reagente diventa giallo il test è negativo, se resta porpora è invece positivo
 

Massima sensibilità

D’altro canto Delvotest è presente sul mercato da oltre 35 anni “e l’esperienza che abbiamo maturato in tutto il mondo - spiega Ambrogio Bianchi, Account Manager DB&B South Europe di Dsm - ci conferma che questo tipo di analisi rapida riesce a individuare tutti gli antibiotici che oggi si utilizzano in una stalla da latte. Anche perché ogni volta che escono molecole nuove il test viene aggiornato per essere sempre preciso ed affidabile”. Ma oltre ad essere preciso è anche semplicissimo da utilizzare. Basta infatti mettere qualche goccia del latte da testare in una fiala fornita da Dsm e già munita di reagente, infilarla in un pozzetto termostato a 64°, attendere 3 ore e osservare se l’agar ha cambiato colore. Se il reagente resta porpora il test è positivo, se diventa giallo il test è negativo, mentre se acquisisce un colore intermedio, il campione è al limite delle ppm consentite.

Delvotest, latte contaminato, Dsm, Dlm Meazza, kit analisi
Alla Ronchi Farm contano di arrivare ad un totale di 400 capi nel giro di qualche mese
 

Punti di forza

“L’estrema precisione, unita alla velocità e alla massima semplicità d’uso rendono Delvotest - spiega Dimitri Meazza, della Dlm Meazza e distributore del kit nelle stalle italiane - uno strumento di assoluta affidabilità sia in stalla che nei caseifici, per essere certi che il latte conferito sia in regola sotto il profilo dei residui di antibiotico”.
“Da quando lo utilizziamo – commenta Nicolò Bozzoni – non abbiamo mai avuto contestazioni dal nostro acquirente per il latte che consegniamo ogni giorno e questa, per un’azienda in crescita come la nostra, è una sicurezza in più per verificare anche il lavoro dei nostri collaboratori. Perché commettere errori può costar caro”. Bastano infatti 4 litri di latte con minime tracce di antibiotico per contaminare tutta una cisterna. “Nella nostra stalla - conclude Nicolò - ogni mattina consegniamo latte per oltre 4.000 euro. Delvotest costa poco più di un caffè al bar e ci mette al riparo da rischi inutili”. Il costo della tranquillità.