La stalla del futuro? Automatizzata al 100%

Al Weberhäuslhof l’unico robot di provenienza esterna è quello di mungitura, gli altri sono stati progettati e prodotti “in famiglia”

Tecnologia

La stalla del futuro? Automatizzata al 100%

Siamo andati nell’allevamento-laboratorio della famiglia Hetzenauer, fondatrice della tirolese Hetwin, per capire cosa potrà riservarci lo sviluppo tecnologico

Il futuro è dei giovani, ma volendo anche dei meno giovani. Per convincersene e per vedere dal vivo un allevamento di 65 vacche da latte e di una decina di fattrici da carne interamente gestito da una coppia di arzilli ottantenni, basta che prendiate l’auto e vi dirigiate a Langkampfen, nel Tirolo austriaco. È in questa verde contrada alle pendici delle montagne che troverete infatti l’allevamento Weberhäuslhof dei coniugi Peppi e Hilde Hetzenauer.

Hetzenauer, Hetwin, Aranom, Stallboy, Astor
Il titolare della Hetwin Josef Hetzenauer, ritratto all’interno del Weberhäuslhof

Il loro segreto? Aver suggerito al figlio Sepp di cercare altrove, al di fuori della stalla di famiglia, le proprie soddisfazioni professionali. E lui, Josef Hetzenauer, li ha ascoltati, restituendo il favore con gli interessi: dopo gli studi da ingegnere meccanico, eccolo lì a progettare e costruire robot per la zootecnia, fino a fondare la Hetwin Fütterungstechnik, azienda oggi affermata a livello mondiale nel campo dell’automazione per l’allevamento bovino.
Ed è proprio grazie ai robot della Hetwin, tutti nati e testati nella stalla di Peppi e Hilde, che oggi i due anziani coniugi austriaci possono continuare a svolgere il loro mestiere di allevatori senza alcuna ansia o fatica. Entrare nella loro stalla automatizzata al 100% è infatti come godersi in anteprima cosa può riservarci il futuro.

Hetzenauer, Hetwin, Aranom, Stallboy, Astor
La cucina dove il robot di alimentazione Aranom prepara le diverse razioni utili alla mandria di lattifere e ai bovini da carne di razza Wagyu
 

Aranom cut & mix

Al nostro ingresso in stalla, la calma e il silenzio regnano sovrani, interrotti soltanto dal lontano ronzio di un macchinario. Nella cucina aziendale comunicante con la stalla opera infatti, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, Aranom, il robot di alimentazione che prepara e distribuisce le razioni destinate sia alla mandria di vacche da latte (65 capi adulti, in maggioranza di razza Frisona e qualche incrocio Simmental x Holstein), sia al piccolo drappello di bovini da carne di razza Wagyu (una decina di fattrici con relativi vitelli, destinati ad essere venduti all’età di un anno).

Hetzenauer, Hetwin, Aranom, Stallboy, Astor
Aranom è l’Afs di maggiore portata (4 metri cubi) presente sul mercato ed è l’unico ad essere dotato al suo interno di doppia coclea orizzontale. Da notare anche l’assenza di rotaia: il carro è guidato dai magneti posizionati nel pavimento lungo il tragitto

In questo momento Aranom sta caricando le diverse materie prime precedentemente collocate nei grandi contenitori di stoccaggio, tra cui anche fieno lungo in balloni. Come spiegheremo più dettagliatamente su uno dei prossimi numeri di Allevatori Top, Aranom è un carro miscelatore robotizzato che possiede alcune caratteristiche uniche, in grado di differenziarlo da tutti gli altri Afs (Automatic Feeding System) presenti sul mercato: il cassone del carro è a portata elevata (4 metri cubi) e con doppia coclea orizzontale, che conferisce elevatissima efficacia e velocità di taglio (anche su fieni lunghi, paglie, insilati d’erba in balloni) e un’ottimale miscelazione delle diverse materie prime; il vagone, a ruote di gomma piena, è a guida magnetica; l’alimentazione è completamente elettrica, assicurata dalle 2-4 batterie al litio ricaricabili anche per mezzo dei pannelli fotovoltaici eventualmente presenti sul tetto dell’azienda; il carro presenta un’elevata mobilità anche negli spazi ristretti grazie ai movimenti “a passo di cane”; infine l’assistenza è “da remoto”, ma l’allevatore ha la possibilità di ricevere sul proprio cellulare gli eventuali allarmi in forma scritta e per esteso (anche in lingua italiana). “Nel nostro allevamento – ci spiega Sepp, mentre Aranom lascia la cucina e avanza lungo la corsia di alimentazione della stalla – abbiamo impostato questo robot in modo tale che esso prepari e distribuisca la razione per le vacche in mungitura 6 volte al giorno, cioè ogni 4 ore. Questo perché le vacche sono munte al robot lungo l’intero arco della giornata, ma anche perché è questa la tempistica più consona in relazione alla lunghezza della nostra mangiatoia”. Osserviamo Aranom mentre distribuisce la razione alle vacche in produzione e ci accorgiamo che invece, lungo il tratto di mangiatoia a disposizione delle asciutte, ha semplicemente riaccostato la razione verso la rastrelliera. Una caratteristica, questa, che di fatto limita le possibilità di intervento di un’altra tecnologia firmata Hetwin, Stallboy.

Hetzenauer, Hetwin, Aranom, Stallboy, Astor
Stallboy in versione premium. Un investimento che si ripaga velocemente in virtù dell’aumentato consumo alimentare (osservabile anche nelle bovine di basso rango sociale) e dell’aumentata produzione lattea (+1-2 litri capo/giorno)
 

Stallboy e Apollo

“Stallboy – ci spiega infatti Sepp – è il nostro spingi-foraggio automatizzato per gli allevamenti da latte, un robot presente sul mercato da 9 anni, distribuito in 20 Paesi e disponibile in due modelli: il modello-base denominato Stallboy 500, e il modello premium, denominato Stallboy Feeder, che è capace non soltanto di riaccostare la razione per 5-15 cm in direzione della rastrelliera, intervenendo automaticamente ogni 2 ore, ma anche di stoccare e distribuire mangimi pellettati. E presto anche mangimi liquidi contenenti zuccheri o lieviti”. Mentre parliamo c’è un altro robot che si sposta silenziosamente e con discrezione tra le vacche: ecco a voi Apollo, pronto ad asportare le deiezioni cadute sul pavimento fessurato su cui camminano le Frisone, ma anche sul pavimento pieno su cui sono stabulate le Wagyu. “Apollo – sottolinea il nostro ospite – lavora bene quando il pavimento è un po’ umido. Motivo per cui sopra alle vacche, a metà strada tra cuccette e mangiatoia, abbiamo provveduto a collocare una tubazione dotata di ugelli per la caduta di acqua, che è funzionale sia al buon funzionamento di Apollo che al raffrescamento estivo delle vacche”.

Hetzenauer, Hetwin, Aranom, Stallboy, Astor
Apollo è progettato per ripulire dalle deiezioni sia i pavimenti grigliati che quelli a superficie piena
 

È il momento di Astor

Ultima sorpresa, il distributore di paglia automatizzato Astor, che irrompe all’improvviso nel nostro campo visivo scorrendo silenziosamente, in modalità batteria, lungo la propria rotaia sopraelevata. Osserviamo il vagone raggiungere le cuccette e scaricare la sua pioggia di paglia tritata (lunga al massimo 5 cm), per la gioia delle bovine che anziché alzarsi e spostarsi infastidite, mostrano di apprezzare il diversivo. “Il sistema – ci spiega Sepp – può essere alimentato settimanalmente, fornendo la paglia necessaria in balle quadre o anche in rotoballe pre-tagliate. La paglia viene prima dosata e poi, scorrendo lungo un nastro trasportatore, viene caricata per caduta all’interno del vagone. Per le esigenze della nostra azienda era adatto un Astor dalla portata di 0,7 metri cubi, ma ovviamente produciamo anche vagoni più capienti, ma di peso ugualmente contenuto e a basso consumo energetico”. Il ricambio quotidiano della lettiera viene così assicurato, e all’operatore toccherà soltanto il compito di rifare velocemente le cuccette.

Hetzenauer, Hetwin, Aranom, Stallboy, Astor
Le bovine dimostrano di gradire la pioggia di paglia portata da Astor
 

Risultati economici

Va bene, si dirà, l’automazione solleva l’allevatore dai lavori più pesanti, ma chi fa zootecnia deve guardare ai risultati. Ebbene, anche da questo punto di vista i coniugi Hetzenauer possono sorridere: a fronte di una genetica ancora in via di miglioramento, attualmente la produzione media del loro allevamento è di 110 quintali l’anno, per un latte “di montagna” dall’ottimo profilo qualitativo (3,8% di grasso e 3,6% di proteina) e con cellule somatiche sotto alle 120mila unità/ml.

Hetzenauer, Hetwin, Aranom, Stallboy, Astor
La Hetwin è un’azienda che dal Tirolo austriaco oggi è presente in 20 Paesi di ogni parte del globo (Europa, Israele, Giappone, Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda…)

È vero, anche quassù in Austria il prezzo del latte è molto spesso deludente, ma ciò che consola i coniugi Hetzenauer (e che porta il bilancio aziendale in attivo) è che grazie all’automazione, i costi produttivi del Weberhäuslhof sono ridotti all’osso: oltre all’assenza di manodopera esterna per le operazioni legate alla mungitura, all’alimentazione della mandria e alla pulizia quotidiana della stalla, anche le spese energetiche sono ridotte al lumicino visto che Aranom & C. non consumano metano, ma utilizzano l’energia elettrica prodotta in azienda con i pannelli fotovoltaici. E poi c’è il benessere animale a imperare sovrano e a ridurre al minimo la spesa in farmaci e le consulenze veterinarie. Conviene investire sull’automazione? Torneremo al più presto sull’argomento con numeri precisi, ma potete già immaginare la risposta…