La salute della mandria comincia dalla trincea

Tecnologia tedesca nei teli Zill

Tecnologia

La salute della mandria comincia dalla trincea

Se l’insilato è sano le vacche producono qualità in quantità. I teli di copertura della tedesca Zill fanno la differenza, testimonia l’allevatore cremonese Giuseppe Buonaventura

Giuseppe Buonaventura ha le idee chiare. D’altro canto far andare a pieni giri una stalla con 340 Frisone in mungitura non è una passeggiata, ma Giuseppe è un vero fondista sia nella vita (è un maratoneta) che nel lavoro e,  passo dopo passo,  è riuscito a far crescere la stalla di famiglia portandola a livelli davvero notevoli. Il segreto? Non perdere mai di vista l’obiettivo finale e puntare alla massima efficienza in ogni area dell’allevamento, cominciando dalla grandi trincee di insilato che alimenteranno la sua mandria nei prossimi mesi. Una storia iniziata negli anni ’50 e che non si è mai fermata, sino ad arrivare alla costruzione della nuova stalla, studiata in funzione del benessere animale.

trincea, teli di copertura, Zill
Giuseppe Buonaventura nella sua stalla di Castelleone (Cr)

trincea, teli di copertura, Zill
La trincea vista dall’alto protetta dalla rete di 300 grammi/mq
 

Traguardi precisi

“È un bell’impegno -  dice Giuseppe Buonaventura -  ma arrivare a medie di 35 litri per capo con una caseina che talvolta supera il 3% è una soddisfazione notevole. Ma non possiamo permetterci errori, soprattutto sull’alimentazione e questo ci impone un’attenzione assoluta nella gestione dell’insilato, da quando è in campo al momento di portarlo in trincea”. E qui entrano in gioco i teli firmati Zill, che nella stalla di Castelleone (Cr) sono uno dei punti di forza  per ottenere un insilato di ottima qualità, ideale per alimentare una mandria competitiva  ed efficiente. “Sono più di 6 anni che i teli Zill sono presenti in azienda. Li abbiamo prima testati per valutarne l’efficacia, poi, una volta che ne abbiamo accertato la funzionalità, oggi li utilizziamo su tutte le trincee  destinate alla stalla”.

trincea, teli di copertura, Zill
Qui sopra e nella foto sotto, i sacchetti Zill per tenere in sede i teloni sono dotati di comode maniglie per facilitare il loro collocamento
trincea, teli di copertura, Zill

trincea, teli di copertura, Zill
Due teli, funzioni diverse, risultato unico
 

Scelte tecniche

“Il successo del nostro telo Powerfol® Double-Barrier, - spiega Alberto Venturi, distributore italiano dei prodotti Zill -  sta nella piegatura dei due veli, che restano uniti e facilmente collocabili sulla trincea, ma sono fisicamente staccati l’uno dall’altro, in modo che il film plastico da 40 micron, quello che sarà a contatto con l’insilato, grazie all’effetto elettrostatico che si crea, aderisce perfettamente al trinciato, evitando il contatto con l’aria. Il telo superiore invece ha, con i suoi 120 micron di spessore,  un altro compito, ma risulta sempre morbido e resistente al tempo stesso, riuscendo così a seguire il profilo ondulato di una trincea di 50 metri senza difficoltà. Proteggendo dal sole la massa insilata e aiuta ulteriormente  a comprimere il trinciato. Abbiamo poi messo a punto una rete da 300 grammi/mq per coprire il tutto, offrendo ulteriore protezione nei confronti degli uccelli e contro la grandine che l’anno scorso ha fatto danni in molte trincee. È un prodotto con garanzia decennale che viene riutilizzato anno dopo anni e che ormai i nostri clienti considerano insostituibile. Il polietilene impiegato nei due teli principali è fatto di plastica vergine, materiale che ha caratteristiche meccaniche davvero uniche a livello di resistenza e questo spiega l’efficacia delle nostre coperture”.

trincea, teli di copertura, Zill, Buonaventura
Da sinistra Giuseppe Buonaventura, Carlo Alessandria della Concessione Binda e Alberto Venturi, distributore italiano dei prodotti Zill

“Utilizzando il doppio strato Zill e la rete - ricorda Giuseppe Buonaventura - abbiamo una trincea davvero stabile e resistente alle intemperie, sicuri che l’insilato sarà sempre protetto dall’acqua. L’anno scorso abbiamo iniziato a spargere a spaglio sopra la trincea, prima di stendere i teli, del normalissimo sale marino e questo ha eliminato ogni traccia di cappello”.
Il resto lo fa la mandria di Giuseppe, stabile nelle produzioni anche in estate, testimonianza concreta di un management di alto livello e di un trinciato perfetto sotto ogni profilo.