Farm-Led, e luce fu anche per le vacche

Azienda Baronchelli, è calata la notte e le vitelle sono impegnate in mangiatoia

Tecnologia

Farm-Led, e luce fu anche per le vacche

L'illuminazione firmata Farm-Led for Breeding e distribuita in Italia da Sivam, applicata nelle stalle della Società agricola Baronchelli di Borgo San Giovanni (Lo), per aumentare il livello del benessere animale

Volete rinnovare l’impianto di illuminazione della vostra stalla o semplicemente dare una luce migliore alle vostre bovine? Allora leggete con attenzione questo articolo su “Farm-Led for breeding”, l’innovativo programma di illuminazione degli allevamenti con luci a Led messo a punto da Gianpiero D’Alessandro e dall’ingegner Andrea Repetto con il coordinamento scientifico di Egidio e Paolo Bongiorni dello Studio Bongiorni e Associati. “Nelle imprese zootecniche italiane non c’è ancora il culto della luce – premette Gianpiero D’Alessandro, da lungo tempo professionista nel comparto del lightning, ma da sempre vicino al mondo agricolo – per cui capita spesso di vedere ambienti molto bui o viceversa illuminati come si trattasse di capannoni industriali. Noi invece vogliamo partire dal fabbisogno di luce dell’animale per arrivare a dargli un’illuminazione corretta, quanto serve, dove serve”.
Per un allevamento di vacche da latte, continua il nostro interlocutore, sono almeno tre gli ambiti in cui occorre offrire la giusta illuminazione attraverso specifici programmi luce: corsia di alimentazione, area di riposo e sala di mungitura.

vitelle, Farm-Led for Breeding
Con una luce non stressante per l’occhio, le bovine vedono correttamente il cibo e ne sono attratte
 

Corsia di alimentazione

“Oltre a un’illuminazione di sostegno e a un’illuminazione perimetrale, concepite per dare maggiore sicurezza agli operatori e dotare gli ambienti dei lux di legge, il nostro sistema si concentra prima di tutto sulla corsia di alimentazione. Qui, una serie di luci a Led della frequenza giusta per la vacca da latte vengono posizionate sopra alla mangiatoia, con l’obiettivo di dare risalto all’alimento e di invogliare gli animali al consumo della razione.

Farm-Led for Breeding, Baronchelli
Una corretta luce dà risalto all’alimento e stimola il consumo alimentare

In pratica vengono eliminate quelle zone d’ombra che si vengono a creare lungo la rastrelliera: attraverso una luce adeguata, distribuita in modo più omogeneo, puntiamo a un consumo alimentare più omogeneo”. A proposito di luce “adeguata”, è importante notare come la luce prodotta dai classici neon risulti fastidiosa tanto per l’occhio umano quanto, a maggior ragione, per l’occhio bovino, che è un organo provvisto di una sensibilità particolarmente elevata (oltretutto il bovino è una preda, e deve sentirsi sicuro di vederci bene): per le luci a fluorescenza si parla infatti di effetto “flickering” (sfarfallio), riconosciuto come fonte di stress. Viceversa con una luce a Led della frequenza giusta, lo stress è annullato.

Farm-Led for Breeding, Baronchelli
Siamo al crepuscolo e le cuccette vengono illuminate in modo che le teste degli animali siano in penombra
 

Cuccette e sala

Passiamo quindi all’area di riposo, altro punto nevralgico per l’illuminazione di una stalla. “Qui – osserva Gianpiero – diventa prioritario il rispetto del ritmo circadiano del bovino. Obiettivo del nostro sistema è quindi assicurare nel corso delle diverse stagioni dell’anno le 16 ore di luce e le 8 ore di buio di cui ha bisogno questo animale. All’atto pratico, le 16 ore di luce vengono raggiunte affiancando, quando è il caso, l’illuminazione naturale alla luce artificiale. Questa avrà una frequenza molto simile alla luce solare e una tonalità semifredda. Naturalmente il nostro sistema viene regolato in modo da adattarsi alle diverse stagioni: la luce artificiale, che scatta quando il sistema legge la luce crepuscolare, resta accesa per quel tanto che basta a raggiungere le fatidiche 16 ore di luce. Una volta centrato l’obiettivo, la luce artificiale si spegne e restano accese soltanto alcune luci guida”.

Farm-Led for Breeding, Baronchelli, fossa
L’illuminazione della fossa consente al mungitore di vedere correttamente le mammelle delle bovine

Per quanto riguarda infine la sala di mungitura, il sistema “ Farm-Led for breeding” prevede innanzitutto l’illuminazione della fossa con luci a Led di tonalità fredda, per fare in modo che attraverso una traiettoria curvilinea il flusso di luce superi il paracalci e raggiunga le mammelle delle bovine. L’illuminazione dell’ambiente viene assicurata ad opera di luci a Led a tonalità semifredda, posizionate in alto, agli angoli della sala, che il mungitore può accendere a piacimento, ad esempio per far entrare gli animali nelle poste.

Farm-Led for Breeding, Baronchelli, mungitura
La luce Led a tonalità semifredda che a discrezione del mungitore può essere utilizzata per favorire l’accesso degli animali in sala (in alto a sinistra)
 

Effetti riscontrati

Ma per vedere dal vivo e valutare gli effetti del programma “Farm-Led for breeding”, siamo andati a Borgo San Giovanni (Lo), nell’allevamento della famiglia Baronchelli. È qui, in quest’azienda da 160 vacche in mungitura che produce anche latte pastorizzato per la gdo, che Gianpiero e colleghi hanno testato e messo a punto il loro protocollo di illuminazione per la vacca da latte. “Il sistema è attivo dallo scorso aprile – premette Paolo Baronchelli, veterinario – e come prima cosa abbiamo osservato un cambiamento del comportamento alimentare delle bovine: grazie all’illuminazione in mangiatoia la razione viene consumata in modo omogeneo lungo la rastrelliera, nel senso che non si formano accumuli di unifeed non consumato. E poi le bovine vanno in mangiatoia anche di notte, di ritorno dalla mungitura che per nostre esigenze facciamo iniziare all’una. Se sono aumentati i consumi alimentari? Al momento non saprei rispondere, ma certamente le vacche sono molto più rilassate”.
Negli altri due settori il risultato più eclatante riguarda il risparmio energetico, da ricondurre ai bassi consumi delle luci a Led: “a livello di cuccette – sottolinea Beppe Baronchelli, agronomo – c’è una luce soffusa, distribuita in modo omogeneo. Uno stato di penombra che consente a una bovina di spostarsi agevolmente, senza calpestare le compagne, verso l’area di alimentazione, e che in più offre il vantaggio di un notevole risparmio energetico. Stesso concetto per quanto riguarda la sala di mungitura: rispetto ai 7 neon da 116 W e 6.000 K che avevamo un tempo, le 4 luci a Led della fossa assorbono un quinto della potenza energetica. E poi c’è una migliore illuminazione della mammella, un aspetto che dal nostro punto di vista è fondamentale”.

Farm-Led for Breeding, Baronchelli

Sappiamo già la domanda che vi starete facendo: quali sono i costi? E il gioco vale dunque la candela? Quanto al primo punto diremo che l’impegno economico varia da azienda a azienda e dipende anche da quali fasi (alimentazione, riposo o mungitura) l’allevatore intende ottimizzare. L’investimento si ripaga comunque in tempi brevi, attraverso il risparmio energetico e la spinta al benessere animale.

Farm-Led for Breeding, Baronchelli
L’ingegnere Andrea Repetto dello staff Farm-Led for Breeding e Giulia Baronchelli della Società agricola Baronchelli alla luce “sfarfallante” di un neon

“Il sistema conviene – chiosa Giulia Baronchelli, agronomo – nel momento in cui occorre rifare l’impianto di illuminazione della stalla. A quel punto è meglio dotarsi di un impianto a basso consumo che in più ti dà garanzia di benessere animale. Ed è logico che quando le vacche sono rilassate, mangiano volentieri e riposano bene, ci sono tutte le premesse per una produzione di latte più abbondante”. Il prodotto è distribuito in Italia da Sivam.


Approfondimenti: www.sivamspa.it