Dairy Robot R9500, dal pianeta AMS

Azienda Cobelli: i due moduli robotizzati Gea Farm Technologies

Tecnologia

Dairy Robot R9500, dal pianeta AMS

Le 100 vacche della famiglia Cobelli di Bande di Cavriana (Mn) vengono munte con i due moduli automatizzati Gea Farm Technologies forniti dalla Bellucci

“Pensando al futuro della nostra azienda, abbiamo deciso di passare alla mungitura robotizzata. Nella speranza di rendere questa attività più attrattiva per i miei nipoti e per i figli di mio cugino”. Siamo nelle colline moreniche a sud del Garda, all’interno dell’azienda agricola che Silvano, Ottavio e Marco Cobelli conducono insieme ai genitori Angelo e Lorenzo. Una cinquantina di ettari di campagna tenuti in piccola parte anche a vigneto (siamo in zona di vini doc) e 180 bovini di razza Frisona per la produzione di latte da Grana Padano. Dall’inizio dello scorso luglio l’effettivo in lattazione (100 capi) viene munto ad opera di due unità del nuovo AMS della tedesca Gea Farm Technologies, il Dairy Robot R9500, distribuito in Italia dalla Bellucci srl.

Dairy Robot R9500, AMS
Il Dairy Robot R9500 è un AMS versatile, che permette anche la mungitura a mano delle vacche morfologicamente inadatte al robot. Per questo motivo nell’azienda Cobelli non ci sono stati scarti di capi

Ed è Silvano Cobelli che dopo aver accennato ai motivi del passaggio al robot, parla dei numeri e delle ambizioni per gli anni a venire: “fino ad oggi – spiega – la nostra produzione di latte si è attestata mediamente sui 34 kg per vacca, di un latte al 3,65% di grasso e al 3,40% di proteina, con conta cellulare intorno alle 250mila unità per millilitro. Questo è un punto di partenza, d’ora in avanti vogliamo migliorare”.

Silvano Cobelli, Dairy Robot R9500, AMS
Silvano Cobelli all’Open Day dell'ottobre 2019, durante il quale il Dairy Robot R9500 è stato presentato a un numeroso pubblico di addetti ai lavori

Ed eccoci ad ammirare i due robot che sono chiamati a guidare questo processo di crescita. Salta subito all’occhio la compattezza di questo nuovo modello di AMS: in pochi metri quadrati c’è lo spazio non soltanto per i due moduli, ma anche per una fossa “di servizio”, in cui l’operatore può muoversi comodamente per intervenire sui robot, e per una piccola area di attesa, fornita di abbeveratoio e dispositivi di raffrescamento. Viene quindi spontaneo immaginare che il Dairy Robot R9500, disponibile in versione da uno a tre moduli collegabili ad un’unica unità di lavaggio, sia facilmente inseribile in qualsiasi contesto, in una stalla operativa da anni (come nel caso dell’azienda Cobelli) così come in una struttura progettata ad hoc e costruita ex novo.

Dairy Robot R9500, AMS
Il sistema touchscreen operativo a bordo macchina

 

Igiene e versatilità

Oltre ai consumi energetici ridotti, un’altra caratteristica che contraddistingue questo robot è la mungitura monofasica: dopo l’attacco del quarto, tutte le successive operazioni – la stimolazione, il lavaggio, la separazione dei primi getti, la raccolta del latte, il post-dipping e la disinfezione dei gruppi con acido peracetico – avvengono in un’unica fase, isolando completamente il capezzolo dall’ambiente esterno. La sporcizia non confluisce nel latte perché durante il lavaggio si aprono i canali di scarico, che poi si chiudono non appena la macchina “sente” il flusso di latte a capezzolo presente in tettarella: ecco, quindi, che quanto munto viene deviato dallo scarico al terminale del latte.

Dairy Robot R9500, AMS
All’interno del robot le bovine possono ricevere fino a tre mangimi solidi e uno liquido; la velocità di erogazione è controllabile a mezzo touchscreen

Ma i punti di forza del Dairy Robot R9500 non finiscono qui. “Abbiamo scelto questo modello – ci spiega Silvano – prima di tutto per la sua versatilità: è possibile l’attacco a mano, da dietro, oppure mungere al robot soltanto i quarti effettivamente adatti. In questo caso basta indicare alla macchina quali quarti deve mungere. Ed è grazie a queste caratteristiche che qui da noi lo scarto di capi è stato zero: oggi mungiamo le stesse vacche che mungevamo prima, con la sala. Un’altra prerogativa che ci è piaciuta è la possibilità di gestione a traffico guidato, grazie al quale la nostra mandria si è rapidamente adattata al nuovo sistema di mungitura, ma soprattutto fa sì che i ritardi vengano inesorabilmente isolati nell’area di attesa e che qui restino fino a quando non accedono al robot. Infine ci è piaciuto che il robot sia tutto in acciaio inox, materiale perfettamente lavabile e igienizzabile, e il focus sull’igiene del capezzolo, che qui da noi abbiamo ulteriormente rafforzato inserendo un sistema di predipping a schiuma”.
Azienda Cobelli, tutto pronto per l’operazione crescita.

Dairy Robot R9500, AMS
La mungitura monofasica offre elevate garanzie di igiene


Approfondimenti: www.bellucci.it