Salute animale
Tutti i costi della zoppia
I benefici ottenibili dalle azioni preventive (pareggi funzionali, bagni podali, igiene dei pavimenti) si ripercuotono positivamente sui parametri tecnici e di conseguenza economici, migliorando in modo significativo la redditività aziendale
Nella bovina da latte, la zoppia causa una perdita dell’efficienza locomotoria associata a un concomitante decadimento dello stato di benessere dell’animale, condizione che influisce negativamente sulle prestazioni riproduttive e produttive.
Il tipo e la gravità della patologia podale che induce il manifestarsi della zoppia, determinano il grado del disagio locomotorio, il quale esercita un effetto altrettanto diverso sulle performance. La differente ripercussione sui parametri tecnici produce, inevitabilmente, un’inefficienza che si traduce in un danno economico per l’allevamento.
Purtroppo, ancora troppi allevatori sottovalutano il problema e non si impegnano sufficientemente a prevenirlo perché, ovviamente, non sono del tutto consapevoli dell’ammontare effettivo della perdita economica. A questo proposito, il 93% degli allevatori inglesi non considera la zoppia tra i principali problemi della mandria: un’indagine condotta nel Regno Unito (Atkinson et al., 2013) ha rilevato che il 25% degli allevatori non è capace di calcolare il reale importo relativo al danno economico provocato da un singolo caso di zoppia; chi ha tentato di quantificarlo ha sottostimato l’ammontare del 250%!
Inoltre, il 35% degli allevatori britannici ritiene, tuttora, che la zoppia abbia uno scarso o nullo effetto sul benessere delle bovine e alcuni sostengono, addirittura, che la perdita economica sia inferiore se paragonata ai costi (grafico 1) da sostenere per la prevenzione e per la cura delle patologie podali.
Grafico 1 - Incidenza media delle singole voci di costo (spesa e perdite) sull’importo globale del danno economico generato dalla zoppia (fonte: Ronk, 2009, modificato)
La valutazione analitica delle singole voci di costo, suddivise in spese e perdite (tabella 1), indotte dalla compromissione dell’efficienza locomotoria, è sicuramente di aiuto per comprendere meglio l’entità dell’importo economico corrispondente al danno ascrivibile alla zoppia. Gli importi e l’incidenza percentuale dei costi non tengono conto dei rincari applicati durante l’ultimo anno solare. Le spese comprendono gli importi da erogare per la prevenzione, per il rilevamento della zoppia, per la seduta straordinaria di podologia e per la terapia prescritta dal medico veterinario.
Conto delle spese
1) Costi della prevenzione. Le voci di spesa comprese nelle azioni di prevenzione sono tre e si riferiscono: all’attività di pareggio funzionale, all’esecuzione dei bagni podali e alla messa in opera di un pavimento in gomma. Sebbene non sia ancora stato ideato un metodo adeguato a stabilire accuratamente il contributo di ognuno di questi costi al danno economico totale, tuttavia si stima che incidano complessivamente per il 37-93% del mancato guadagno attribuibile alla zoppia. Negli Usa si spendono in media 2,82 €/vacca/anno, mentre nel Regno Unito, soltanto il pareggio funzionale preventivo comporta un esborso annuo pari a 8,49 €/vacca/anno. Invece, i bagni podali costano mediamente 1,88 €/vacca/anno e la messa in opera di un pavimento in gomma raggiunge gli 8,49 €/vacca/anno. Oltretutto, un programma di podologia, eseguito da professionista esterno, incide sulle spese sostenute annualmente dall’allevatore per la gestione della mandria solo per lo 0,85%.
2) Costo del rilevamento. Sebbene sia valutata singolarmente, questa voce di spesa potrebbe essere inclusa nell’importo erogato ai fini della prevenzione. Se eseguiti correttamente, il monitoraggio e il rilevamento delle zoppie consentono di intervenire tempestivamente, riducendo le perdite economiche. È ovvio che identificare, tramite la valutazione del Locomotion Score, gli animali che manifestano un disagio locomotorio, richiede di implementare il tempo a disposizione del personale presente in stalla, con un conseguente innalzamento dei costi di manodopera.
3) Costo dell’intervento di podologia. In Gran Bretagna l’esecuzione di una seduta straordinaria di podologia costa mediamente 12,96 €. In Olanda il medesimo intervento comporta un costo di 17,00 €, mentre negli Usa l’importo medio è pari a 23,26 € che comprendono, però, anche la spesa per l’acquisto dei farmaci prescritti dal veterinario.
4) Costo dei farmaci. La spesa da sostenere per l’acquisto dei farmaci da impiegare nella terapia prescritta dal medico veterinario incide sul danno economico per il 2-37%. Ovviamente, l’incidenza varia in relazione la tipo di patologia: per la DD (dermatite digitale) è del 4-7%; per l’US (ulcera soleare) è pari al 12-15%, mentre per la MLB (malattie della linea bianca) raggiunge il 12-16%. Una stima quantifica questa voce di spesa in 12,00 €, per ciascun evento di zoppia, oppure in 16,00 €/capo/anno.
Quando la funzionalità del piede e dell’arto sono compromesse, peggiorano sia il benessere sia le prestazioni della bovina
Conto delle perdite
Le perdite economiche comprendono, invece, il mancato guadagno dovuto alla quantità di latte non vendibile che viene scartata per rispettare i tempi obbligatori di sospensione imposti dal trattamento farmacologico; il calo produttivo, la minore fertilità, la recidività della zoppia e la correlazione con altre patologie nonché l’aumento del tasso di riforma.
1) Latte non vendibile. Il rispetto dei tempi di sospensione imposti dall’eventuale trattamento farmacologico prescritto dal medico veterinario per la cura della zoppia, obbligano a scartare una quantità di latte il cui valore monetario corrisponde all’1-11% dell’interno danno economico provocato da un singolo caso di zoppia lieve. Questa percentuale aumenta fino la 20% in presenza di una forma grave di ulcera soleare e malattia della linea bianca, raggiungendo il 24% quando la gravità riguarda la dermatite digitale.
2) Perdita di produzione. L’entità del calo produttivo riferito alla singola lattazione è correlata al tipo e alla gravità della patologia podale ed è quantificabile economicamente in 200-1.047 € per ciascun evento di zoppia. Il valore del latte perduto è estremamente variabile e oscilla tra il 9% e il 39% del danno economico globale, generato da un singolo evento di zoppia: per la dermatite digitale, tale voce di perdita è stimabile nell’ordine del 27%, mentre per l’ulcera soleare raggiunge il 38%. Se la dermatite digitale colpisce con un solo evento la manza gravida, il calo produttivo in prima lattazione corrisponderà a circa 64 €; al contrario, in caso di recidività della patologia durante la gestazione, la primipara produrrà almeno 108 € di latte in meno. Quando la dermatite digitale, la malattia della linea bianca e l’ulcera soleare assumono un carattere di moderata gravità, il mancato guadagno oscilla tra il 13% e il 18%.
3) Peggioramento delle performance riproduttive. È tuttora difficile stabilire il reale impatto economico della zoppia sulla fertilità della bovina da latte perché è ancora sconosciuto l’effettivo meccanismo attraverso il quale la compromissione dell’efficienza locomotoria agisce sulla sfera riproduttiva dell’animale. Tuttavia, l’entità dell’influsso negativo esercitato sulle prestazioni riproduttive della bovina differisce in relazione alla presenza o meno della gravidanza: se la zoppia compare prima dell’instaurarsi di una nuova gestazione, essa produrrà un danno maggiore rispetto al suo manifestarsi quando la bovina è già gravida. Complessivamente, la zoppia arreca una perdita di fertilità che incide fino al 48% del danno economico globale, con un’incidenza variabile in funzione del numero di parti e del tipo di patologia podale: nelle primipare, il singolo evento di zoppia incide per il 13%, mentre nelle pluripare raggiunge il 25%. L’incidenza riferita alla dermatite interdigitale (DI) è del 42-48%; quella corrispondente all’US è pari al 33% e, infine, la DD incide per il 31%. In termini monetari, la DD procura una perdita di fertilità stimabile in 11,32 €; la MLB in 17,92 € e l’US in 35,84 €. In particolare, nelle manze inseminabili affette da DD si assiste ad un allungamento dei giorni aperti in prima lattazione corrispondente a una perdita economica media pari a 170,68 €. Inoltre, indipendentemente dall’ordine di parto, la zoppia allunga l’intervallo interparto, generando un ammanco medio di 6,56 €/vacca/anno.
4) Predisposizione ad altre patologie. La bovina zoppa è più esposta al rischio di contrarre mastite e, a loro volta, la distocia e la mastite promuovono l’insorgenza della zoppia; inoltre, la bovina zoppa ha 2,63 probabilità in più di sviluppare cisti ovariche. La possibilità che la compromissione dell’efficienza locomotoria favorisca la comparsa di altre patologie genera, perciò, una perdita pari all’1% del danno economico totale. Invece, l’influsso della recidività è stimato nell’ordine del 3-14%: in particolare, l’US incrementa il danno economico globale fino al 3-7%.
5) Aumento del tasso di riforma. La zoppia accorcia la carriera produttiva delle bovine di 35-71 giorni, contribuendo per il 5,6-40% al tasso di riforma obbligato. Non solo, la bovina zoppa va più soggetta al rischio morte: un incremento della frequenza di zoppia dello 0,8% determina un innalzamento dell’1% nel tasso di mortalità degli animali. La precoce riforma produce una perdita economica che influisce fino al 50% sul danno economico globale, variando in relazione al tipo e alla gravità della patologia podale: una forma lieve di DD incide soltanto per il 10%, ma una forma grave della stessa patologia o dell’US o, ancora, della MLB generano, invece, una perdita stimabile tra il 23% e il 40%. In termini di valori medi questa perdita è ordinariamente più alta nelle pluripare (16%) rispetto alle primipare (14%). L’importo monetario medio, corrispondente all’incremento del tasso di riforma, è quantificabile in 8,65 €/capo/anno: nei Paesi Bassi la somma, riferita ad un unico caso di zoppia, sfiora i 45 €. A questi importi bisogna aggiungere quello relativo al minore peso vivo (-6,6%) delle bovine riformate, il quale è, però, estremamente variabile perché risente delle continue oscillazioni del prezzo di mercato applicato a questa categoria di animali.
Importo totale
L’importo totale corrispondente alla somma delle spese e delle perdite generate dalla zoppia varia in relazione alle dimensioni della mandria e della gestione, ma soprattutto del tipo, della prevalenza e della gravità (siccome influiscono maggiormente sulla longevità delle bovine, le forme patologiche gravi provocano un danno economico 3 volte superiore se paragonate alle forme lievi) riferibili alle singole patologie podali (tabella 1). Ad esempio: nell’Europa continentale, un singolo caso di DD arreca un danno totale medio quantificabile in 349,65 €, importo che nelle Isole Britanniche ammonta a 86,20 € e negli Usa sfiora i 139,62 €. Sempre negli Stati Uniti, una singola zoppia generica di lieve entità induce un danno di 84,90 €, importo che, nel caso di una zoppia grave, aumenta fino a 283 € e può superare, anche se di poco, i 788,00 €. Inoltre, la gravità di ciascuna delle patologie podali che affliggono il piede bovino incide in modo diverso sulle spese e sulle perdite analizzate (tabella 2) e, quindi, sul danno economico complessivo. Comunque, un unico evento di una qualsiasi forma di zoppia produce un danno economico medio giornaliero pari a circa 4,49 € per un ammontare complessivo medio che si attesta a 406,83 €.
Un programma di pareggio funzionale incide solo per lo 0,85% delle spese annue di gestione
Investire in prevenzione
Seppure per l’allevatore rappresenti un costo, tuttavia investire nella prevenzione significa agire strategicamente poiché i benefici ottenibili da tutte le azioni (programma di podologia, bagni podali, igiene dei pavimenti) volte a ridurre l’incidenza della zoppia all’interno della mandria, si ripercuotono positivamente sui parametri tecnici e di conseguenza economici, migliorando in modo significativo la redditività aziendale.
Testo e immagini di Mattia Olivari – Tecnico bovini da latte, Bergamo