Anche il latte vien mangiando (bene)

Il team aziendale. Da sinistra: Francesco Roda, il collaboratore Vittorio, Christian Piloni, Manuel e Giuseppe Schieppati, Andrea Piloni

Gestione mandria

Anche il latte vien mangiando (bene)

Da quando Giuseppe Schieppati e Christian Piloni si sono dotati delle prime due stazioni di mungitura automatizzata, l’alimentazione della loro mandria di super-selezionate Frisone è firmata Cortal Extrasoy. E i risultati si vedono…

 

A quanti di voi si ritengono veri appassionati di genetica italiana, versante Holstein, il suffisso “Pischifarm” non potrà certamente sfuggire. Del resto è proprio questo allevamento della bassa bergamasca, portato avanti con sacrificio e passione dalle famiglie Piloni e Schieppati, che ha dato i natali a due torelli particolarmente alti a Pft, come Pischi Bardò e Pischi Dylan (primo anche a indice mammella nell’uscita dello scorso aprile), e a una sfilza di belle vacche che stanno facendo parlare di sé alle mostre di razza.

Citiamo il caso di Pischi Epic Tollera, una splendida 94 punti di quinto parto, ma anche di Pischi Hotline Bea e di Pischi Snowy Lucilla, entrambe di 92 punti e di terzo parto. Per non parlare di Pischi Sidekick Belle e di Solution Glenda, entrambe 89 punti di secondo parto e rispettivamente campionessa assoluta e campionessa di riserva allo Spring Show di Treviglio 2023. Ed è Christian Piloni – l’appassionato regista di tutto quanto avviene in stalla sotto il profilo delle scelte genetiche, delle fecondazioni e più in generale della sfera riproduttiva – che al nostro arrivo in azienda ci spiega qual è la strategia adottata alla Pischifarm: “nella scelta dei tori – spiega – tendo a privilegiare i genomici, e li voglio estremi a indici oppure estremi a tipo”. I risultati sono alla luce del sole: oggi Christian & C. dispongono di una mandria di vacche fortissime a morfologia, ma al tempo stesso produttive e longeve, o come dicono qui “buone da riempire il frigo del latte”.

 

Pischi Epic Tollera.jpg

Pischi Epic Tollera, 94 punti di quinto parto

 

Pischi Hotline Bea.jpg

Pischi Hotline Bea, 92 punti di terzo parto

 

E automazione fu

E da poco meno di tre anni a questa parte, ad aiutare una parte delle bovine di casa ad esprimere il loro notevolissimo potenziale genetico, contribuiscono le due rosse stazioni di mungitura automatizzata, poste a un’estremità della stalla. Le 120 bovine che popolano questo reparto hanno produzioni medie nettamente superiori alla media di stalla (41 kg di latte per vacca al giorno, al 3,90% di grasso e al 3,48% di proteina), e non mancano le produzioni giornaliere da 70 chili e più.
“La punta è stata di 109 chili”, precisa con orgoglio Giuseppe Schieppati, co-titolare dell’azienda insieme al cugino Christian.

Certo, per centrare simili risultati ci vuole anche un’alimentazione all’altezza, ed è qui che è scesa in campo l’équipe di Cortal Extrasoy, la nota azienda mangimistica di Cittadella (Pd). “Siamo entrati in questa azienda nel settembre del 2021 – ci spiegano infatti Paolo Goldaniga, coordinatore tecnico Cortal Extrasoy per il nord-ovest, e Pietro Provvedini, tecnico alimentarista – proprio per aiutare le famiglie Schieppati e Piloni ad addestrare le loro vacche al robot, naturalmente in coordinamento con il Lely Center locale. L’addestramento vero e proprio è durato una decina di giorni, e nel giro di un paio di settimane tutte le 120 bovine si sono fatte mungere dall’Ams”.

Da allora, come “esca attrattiva” per le vacche viene utilizzato Mash Robot, uno dei “mash” costituiti da pellet e crocchetta studiati e prodotti da Cortal Extrasoy per la distribuzione e per il consumo all’interno dei box automatizzati.

 

Pietro e Paolo.JPG

I due tecnici di Cortal Extrasoy che seguono l’azienda. Da sinistra: Paolo Goldaniga e Pietro Provvedini

 

Cura della transizione

Conquistata la fiducia dei titolari con il mangime da robot, le attenzioni di Paolo e Pietro si sono successivamente rivolte anche al resto della mandria. “Oggi – evidenziano i diretti interessati – forniamo all’azienda anche FT Pischi, il mangime personalizzato (FT sta per “Formula Tua”) contenente la tecnologia e l’integrazione Cortal Extrasoy che viene utilizzato nell’unifeed delle vacche in lattazione (dell’intero gruppo, che siano munte al robot o nella “vecchia” sala da 10+10: ndA), ma anche il mangime starter per le vitelle Fly Start, e il mangime anionico per il close-up Amino Bac Metio”.

Da notare, a quest’ultimo proposito, il fatto che il team di Cortal Extrasoy non ha avuto proprio vita facile. “Eravamo rimasti scottati dal mangime anionico di un altro fornitore – spiega Giuseppe Schieppati – e quindi ci è voluto un po’ per convincerci a fare marcia indietro”. Ma con l’assidua presenza in azienda, con il controllo settimanale del pH delle urine e con l’aggiustamento del prodotto in base ai risultati dell’analisi dei foraggi, Paolo e Pietro sono riusciti a vincere le residue resistenze dei titolari dell’azienda. Tanto è che oggi, complice la miglior distribuzione dei parti nel corso dell’anno e risolto, di conseguenza, l’episodico sovraffollamento dell’area preparto, con Amino Bac Metio il team di Cortal Extrasoy è riuscito a migliorare la qualità dei colostri e a limitare i casi di ritenzione placentare e delle altre malattie tipiche del post-parto, a beneficio della ripresa dell’attività riproduttiva.
“La fertilità è migliorata – conferma Christian Piloni – tant’è che oggi abbiamo il 61% di vacche gravide e un intervallo parto concepimento di 138 giorni”.

 

Pischi Gnam.jpg

Nell’unifeed delle vacche in lattazione viene utilizzato FT Pischi, il mangime personalizzato (FT sta per “Formula Tua”) contenente la tecnologia e l’integrazione Cortal Extrasoy

 

Nuovi traguardi

E sulla scorta dei buoni risultati ottenuti insieme a Cortal Extrasoy, le famiglie Schieppati e Piloni possono puntare a nuovi traguardi. “L’obiettivo – chiosa Giuseppe Schieppati – è già ben delineato: abbiamo già avviato i lavori edili per fare spazio a due nuovi robot. Con l’auspicio di riuscire a sfruttare su altre 120 vacche l’ottimo potenziale genetico di mandria e aumentare così la quantità di latte conferito giornalmente in latteria”.