Più robot, meno stress

Gestione mandria

Più robot, meno stress

Una piccola stalla di montagna che passa alla stabulazione libera e punta alla massima automazione. Ecco le scelte vincenti di Martìn Deval e delle sue Pezzate Rosse

 

Martìn Deval è un uomo con le idee chiare e aperto alle novità. Sino a poco tempo fa le sue Pezzate Rosse erano allevate in una classica stalla legata della tradizione altoatesina, nel cuore di San Vigilio di Marebbe (Bz). Ma, dopo anni, era giunta l’ora di cambiare con l’obiettivo di migliorare il benessere dell’allevatore e della mandria, perché la qualità della vita è importante per tutti. Detto fatto. Martìn prende la mandria, la sistema temporaneamente nella stalla di un amico (un vero amico, aggiungiamo noi), abbatte la vecchia stalla e ne costruisce una nuova, dove spazio, luce e automazione sono le tre chiavi del successo: “Siamo letteralmente in mezzo al paese, fra alberghi e hotel, e l’idea di avere una stalla a pochi metri dalle strutture ricettive a qualcuno iniziava a non piacere troppo. La nostra idea è stata quella di trasformare il nostro piccolo allevamento in un elemento di attrazione per i vicini, aperto a tutti”.

 

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La stalla è nel centro di San Vigilio di Marebbe (Bz)

 

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Uno spazio arioso quanto luminoso, situazione molto diversa rispetto alla vecchia stalla legata

 

Gestione del tempo

Al Comune di San Vigilio il progetto piace e i lavori iniziano all’insegna di un radicale cambiamento e dando massimo spazio all’automazione: “In stalla sono quasi da solo, visto che mia moglie è impegnata nella gestione del Garni Iosc, la nostra pensione di famiglia, e ho pensato a lungo – spiega Martìn - a dove indirizzare le risorse disponibili. Alla fine ho acquistato un robot per la preparazione e la distribuzione della foraggiata e un robot che aspira le deiezioni e le scarica in fossa. Per la sala mungitura ho trovato un impianto piuttosto moderno, ma di seconda mano che mi permette di mungere le mie 30 vacche in latte in una quarantina di minuti. Un mix di tecnologia perfetto per ottimizzare la manodopera disponibile e darmi il tempo di fare fieno quando è stagione”.

La genialata è quella di aver dotato il tetto della stalla con numerosi cupolini ad apertura e chiusura automatica, che inondano di luce la struttura anche di inverno, ma che permetteranno di ombreggiare la stalla d’estate, grazie alle parti coperte. Al piano di sopra, il tetto della stalla verrà presto dotato di un praticello verde dove gli ospiti del garni potranno prendere il sole nei mesi estivi in assoluta tranquillità.

 

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Il robot che pulisce le corsie, abbattendo drasticamente gli odori molesti

 

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La razione è preparata e distribuita da questo robot 7-8 volte al giorno

 

Nessun rumore inutile

Per evitare problemi con i vicini ed evitare che il rumore potesse infastidire i sonni degli ospiti, in stalla non ci sono catture, ma solo il classico tubo, con l’accortezza di aver installato dei separatori davanti alla mangiatoia per dare alle bovine la possibilità di alimentarsi in tranquillità, evitando lotte interne al gruppo. Le uniche quattro catture sono montate verso l’interno della stalla, per quando occorre bloccare gli animali.
“Il robot mi ha cambiato la vita e ha cambiato anche quella delle vacche, visto che ora la razione è sempre fresca, avvicinata alla greppia durante tutta la giornata e questo ha già influenzato positivamente anche la qualità del latte prodotto”.
L’energia elettrica consumata è per buona parte prodotta dai pannelli fotovoltaici installati sul fienile, risparmiando oltre 40 quintali di gasolio all’anno, ma soprattutto senza avere un trattore che fa rumore ed emette i suoi gas di scarico in mezzo al paese.

 

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La famiglia Deval al completo

 

Ottime produzioni

Le produzioni medie superano i 103 quintali, con indici che farebbero la gioia di qualsiasi casaro, nonché della Mila, la latteria di cui Martìn è consigliere e che ritira il prodotto, remunerandolo attorno ai 70 centesimi.
“Penso che la Pezzata Rossa Italiana sia la razza perfetta per la nostra realtà - ricorda Deval, che è anche vicepresidente Anapri - permettendoci di ottenere ottime produzioni di latte, ma anche di avere vitelli ideali per l’ingrasso. Noi genotipizziamo tutta la mandria e questo, anche se siamo una piccola realtà, ci permette però di essere sempre più selettivi nelle scelte e ci ha consentito di mandare torelli al centro genetico e avere anche alcune madri di toro in stalla, nonché di aver dato i natali a due tori da fecondazione artificiale come Ctm Edelweiss e Itz Hubi, nell’ambito del programma Impritaly. Sono soddisfazioni che non ci cambiano la vita o il bilancio aziendale, ma che testimoniano come possiamo essere protagonisti anche da una piccola stalla di montagna. Il progetto Dualbreeding che ha visto la partecipazione anche di Anapri insieme ad altre nazionali di razza, ha avuto un impatto concreto in una realtà come la nostra, offrendoci la possibilità di rendere davvero più sostenibile la Pezzata Rossa e questo per noi è un valore aggiunto”.

 

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Il toro Ctm Edelweiss (Edelstein x Magier x Herzschlag)

 

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Iosc Annabel (Magier x Herzschlag x Rasino), madre del toro Ctm Edelweiss


Mentre parliamo con Martìn entra in stalla una anziana signora francese ospite di un albergo vicino per una visita alla mandria, così come spesso arrivano bambini con i propri genitori per vedere gli animali. Dal canto loro le Pezzate Rosse, danno il meglio di sé restando beatamente sdraiate in cuccetta o avvicinandosi curiose verso il turista per una leccatina propedeutica. Lo stress qui non è di casa. Meditate gente, meditate…