La famiglia Cobalchini punta sempre più in alto

Da sinistra: Giorgio Cobalchini, Loretta Silvestri e Luca Cobalchini

Gestione mandria

La famiglia Cobalchini punta sempre più in alto

La continua crescita produttiva e la fiducia reciproca sono gli ingredienti che hanno segnato la collaborazione di lunga data tra Cortal Extrasoy e l’azienda agricola Cobal Luca di San Pietro in Gu (Pd)

 

Una tradizione che si rinnova generazione dopo generazione per la famiglia Cobalchini, che oggi è alle redini dell’azienda agricola Cobal Luca di San Pietro in Gu (Pd), e che porta con sé non solo la passione per l’allevamento delle bovine da latte, ma anche l’animo innovatore. Quello del nonno Antonio, che ha saputo trasmettere al figlio Giorgio e poi al nipote Luca. “Mio padre – ricorda Giorgio Cobalchini – sapeva guardare avanti e anticipare i tempi. È stato infatti tra i primi di questa zona negli anni ’70 a progettare una stalla a stabulazione libera, a credere nei benefici della ventilazione e a importare le prime bovine di razza Holstein. Prima, infatti, quest’area era tipicamente indirizzata all’allevamento delle Brune”.
La storia dell’azienda continua poi con Giorgio e con sua moglie Loretta Silvestri, gli animali aumentano, la qualità anche e il latte, che originariamente era destinato alla sola produzione di Grana Padano, viene consegnato alla cooperativa veneta Lattebusche per la produzione dei formaggi tipici dal territorio.

 

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La mandria è suddivisa in due grandi gruppi: a sinistra le pluripare e a destra le primipare

 

In completa sintonia

Da qui anche l’alimentazione subisce alcuni necessari adattamenti e così la famiglia decide di affidarsi a Cortal Extrasoy, nei primi anni 2000: “Dante Vecchiato, che allora era il nostro alimentarista di fiducia – ricorda Giorgio – è parte della nostra storia e ha contribuito al successo della nostra azienda. Il suo apporto è stato fondamentale nel percorso di transizione dall’unifeed a secco all’introduzione dell’insilato in razione”. Poi l’ulteriore cambio di passo con la definizione di nuovi ambiziosi obiettivi da quando nel 2013 sono entrate in prima linea nella gestione aziendale le nuove generazioni: il giovane di casa Luca Cobalchini, ma anche Nicolò Vecchiato, agente di zona Cortal, che ha prima affiancato e poi sostituito il papà Dante. “Ho avuto da subito carta bianca qui in azienda – afferma Luca – e così ho proposto a Nicolò alcuni traguardi da raggiungere lavorando insieme: dagli incrementi produttivi ai nuovi investimenti strutturali”.

 

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La prima fase della gestione alimentare delle bovine prevede l’identificazione del momento ideale per la raccolta dei foraggi

 

Una sintonia, quella instauratasi tra il titolare dell’azienda agricola e Nicolò, sia negli obiettivi che nelle modalità operative: “Luca ha condiviso appieno il nostro approccio – spiega Vecchiato – che inizia dall’analisi della componente agronomica e termina in stalla”. I prodotti coltivati nei 100 ettari di terreno a disposizione dell’azienda vengono infatti costantemente monitorati con l’obiettivo di identificare il momento più idoneo per la raccolta e per il conseguente inserimento dei foraggi nelle razioni.

 

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Le vitelle hanno a disposizione due ampi box dotati di arricchimenti ambientali e allattatrici automatiche

 

Il giusto nutrimento

Piani alimentari che vengono completati, per le bovine in produzione, da specifici prodotti personalizzati provenienti dalla ricerca Cortal: “Oltre all’integrazione vitaminica e minerale – spiega Vecchiato – la dieta contiene preziose fonti proteiche, sottoposte a un processo di estrusione studiato proprio per incrementare il bypass ruminale (Soyfull Cortal - soia integrale estrusa; Multipass - pannello di soia estruso) e un altro nobile ingrediente estruso, apportatore di acidi grassi omega 3 (Linoies Cortal - lino integrale estruso). Il risultato? Il soddisfacimento degli elevati fabbisogni energetici della mandria e il conseguente miglioramento della capacità produttiva delle singole bovine”.
Osservando infatti i report aziendali notiamo subito gli ottimi risultati elencati: 38 chili la produzione media, e con i titoli perfettamente in linea con le aspettative dell’azienda di trasformazione del latte. “Ma la tecnologia Cortal – continua ancora Vecchiato – ci è venuta in soccorso anche per risolvere alcune difficoltà riscontrate nelle bovine dopo il periodo di asciutta”.

 

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Alle bovine in asciutta viene fornito un alimento dal potere anionico che assicura una buona ripartenza nelle prime fasi della lattazione successiva

 

Dopo la decisione di dedicare un box alle bovine in close-up e aver modificato alcuni protocolli riproduttivi con l’entrata in azienda di un nuovo veterinario, è stata infatti la volta della somministrazione di un alimento completo, specifico per la fase di transizione. “Si tratta di un prodotto ad azione anionica, e che massimizza la produzione di proteina metabolizzabile, grazie all’apporto di proteina bypass e amminoacidi protetti (Complete Close Up Cortal): ci ha aiutato a ridurre l’incidenza di ipocalcemia e a garantire una buona ripresa nel post parto”.

 

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Obiettivi centrati

Non solo la problematica si è risolta nel giro di poco tempo, ma a beneficiarne è stata anche la fertilità. Evento che ha permesso a Luca di mettere a segno un altro dei suoi obiettivi, perché con la rimonta interna la mandria è triplicata nei numeri in soli quattro anni e oggi in stalla sono presenti quasi 500 capi. Parallelamente si è lavorato nella direzione dei miglioramenti strutturali, come quello che ha visto l’acquisizione di un moderno ricovero per la rimonta, o la costruzione di due ampi box con allattatrice automatica per le vitelle. Per non parlare dell’impianto biogas da 100 kWh alimentato con i reflui zootecnici e gli scarti agricoli. Ecco allora che la stalla assume il volto attuale. Quello di una realtà all’instancabile ricerca e in continua evoluzione.

 

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L’impianto biogas da 100 kWh, entrato in funzione nel 2021, è alimentato con i reflui zootecnici e con gli scarti agricoli

 

E le rinnovate ambizioni della famiglia Cobalchini parlano chiaro: “Ci stiamo già adoperando – conclude Luca – per concretizzare l’investimento per il secondo impianto fotovoltaico con l’obiettivo di essere sempre meno dipendenti dalle energie fossili”.

di Serena Labbrozzi