Giocando si impara

Gestione mandria

Giocando si impara

Anche i vitelli traggono notevoli benefici dall’attività ludica. Ecco gli arricchimenti ambientali più indicati per i box di allevamento in gruppo

 

Il management di un allevamento che punta ad incrementare il benessere animale, dovrebbe garantire agli animali la possibilità di manifestare il loro comportamento naturale. Proprio per questo non si dovrebbe trascurare la socializzazione: i cuccioli soprattutto, imparano gli uni dagli altri. Quali vantaggi porta il favorire questo tipo di interazione tramite gli arricchimenti ambientali? Eccoli:
• diminuiscono i “vizi comportamentali”, che spesso sopraggiungono anche a causa dello stress e della noia;
• si favorisce l’apprendimento attivo, velocizzando gli scambi di informazioni utili ad un’interazione positiva con il resto della mandria e con l’Uomo;
• si riducono i tempi di svezzamento, migliorando il rendimento dell’azienda e l’omogeneità del flusso degli animali nei box.

 

Elementi essenziali

Una convivenza di successo nei box multipli, cosa presuppone?
1) Spazio: deve essere rispettata la distanza prossiemica tra gli individui. Lo spazio prossemico è quello spazio che ci fa sentire a nostro agio nelle relazioni sociali, ovvero sono le giuste distanze che, mantenute, portano ad una convivenza serena. Oltre alla zona di stabulazione sarebbe opportuno prevedere un’area di sgambamento esterno, ben recintata, dove gli animali abbiano sufficiente spazio per manifestare i loro comportamenti naturali di interazione sociale, primo tra tutti il gioco. Lo stress psichico derivante dal non poter manifestare correttamente i propri istinti può essere ancora più deleterio di quello fisico; anche l’isolamento sociale può concorrere ad abbassare le difese immunitarie. Perché il gioco è importante? A livello cognitivo il gioco favorisce l’apprendimento delle nozioni fondamentali di sopravvivenza e corretta convivenza. Il gioco migliora, inoltre, la comprensione dei segnali di comunicazione emessi dai compagni. Giocando con i propri simili, il vitello impara a regolare i salti e i colpi; un “cucciolo” che non impara a gestire la propria forza e il proprio corpo nello spazio interagendo con i suoi simili potrebbe diventare un animale potenzialmente pericoloso per se stesso e per gli altri.
2) Gruppi omogenei: è un elemento importantissimo per ridurre lo stress e la conseguente circolazione di malattie. Personalmente credo che il numero perfetto di vitelli per box sia al massimo 8, e che tutti siano pressappoco della stessa età.
3) Acqua a volontà: ricordiamoci di porre sempre gli abbeveratoi ad un’altezza tale che i vitelli possano berci comodamente dentro, ma senza correre il rischio che siano troppo bassi o mal posizionati da potervi defecare all’interno. Sia nei box singoli che nei box multipli è bene garantire l’acqua ad libitum tramite vaschette con il galleggiante.
4) Luce: deve essere abbastanza forte da poter comodamente osservare gli animali e la lettiera; essa garantisce agli animali e a noi una corretta visibilità, che comporta la possibilità di intervenire se necessario.
5) Spazio in mangiatoia: è fondamentale garantire ad ogni animale la propria postazione, sia per la somministrazione del latte, sia nella rastrelliera. Altrettanto fondamentale è la gestione degli autocatturanti: è indispensabile evitare che due animali possano contemporaneamente mettere la testa in una cattura, che le postazioni siano munite di meccanismo antisoffoco, che siano sufficientemente inclinate e con una manutenzione ordinaria costante per regolarne l’ampiezza in base agli animali presenti.
7) Aria: le temute correnti d’aria invernali non devono portarci a posizionare i vitelli in spazi poco areati, rischiando che essi inalino grandi quantità di gas ammoniacali con conseguente irritazione del sistema respiratorio. Sì ai lucernari per creare dei punti luce a patto che siano zigrinati e anti UV.

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Gli arricchimenti favoriscono l’apprendimento attivo da parte del vitello, velocizzando gli scambi di informazioni utili ad un’interazione positiva con il resto della mandria e con l’Uomo

 

Naturali o artificiali

Partendo da una situazione migliorativa nella stabulazione della rimonta, dunque dalla presenza di sufficiente spazio e magari di un’area di sgambamento esterno, potremmo pensare all’introduzione di arricchimenti naturali o artificiali. Facciamo qualche esempio:
• per stimolare la prensione dell’alimento secco, esistono in commercio delle palle in plastica munite di ampi fori che, riempite con fieno di buona qualità, stimolano il gioco e contemporaneamente accorciano i tempi di svezzamento (https://agrarzone.it/Futterspielball-HeuBoy-fuer-Pferde-Kaelber). Una maniera ancora più economica potrebbe essere ricorrere a un sacco su cui praticare dei fori del diametro di circa 10 cm, o a una rete. Li andremo a posizionare in alto, sempre al fine di stimolare il gioco e la scoperta del fieno;
• per la prensione del mangime prendiamo spunto dall’allevamento dei maialini vietnamiti: un semplice tubo in PVC del diametro di circa 10 cm su cui fare dei fori adatti alla fuoriuscita del pellet, può essere un simpatico diversivo e stimolare i vitelli a ingerire più mangime. Consiglio di fare in modo che il tubo, stimolato dal leccamento degli animali, ruoti in modo da rilasciare gradualmente il mangime. È importante posizionarlo più in alto rispetto alla testa degli animali in modo che vi arrivino solo con la lingua; questo per evitare che il cibo vada a terra o che i vitelli rompano inavvertitamente il tubo;
spazzole o tappetini per grattarsi: la pratica del grooming prevede che gli animali dedichino tempo alla pulizia del mantello altrui. Questo consente loro di imparare (tramite soprattutto il tatto, il gusto e l’olfatto) a conoscere il proprio corpo attraverso l’esplorazione del corpo altrui e a condividere odori ed informazioni. In un ambiente condizionato, la pratica del grooming può tuttavia assumere una connotazione negativa per noia o stress, e sfociare in veri e propri vizi comportamentali come il cross sucking (succhiamento crociato). Per arricchire l’ambiente circostante e far distrarre gli animali, è utile posizionare alcuni punti di autogrooming artificiali (tipiche spazzole o tappetini in plastica a punte morbide) o naturali, allocando anche negli spazi esterni dei tronchi di alberi adatti (resistenti), utili a grattarsi (https://agrarzone.it/tappetino-tiragraffi-gomma-naturale);
• per creare dei punti di suzione alternativi, possiamo inchiodare dei pannelli ad altezza bocca dove fisseremo delle tettarelle (è meglio non lasciare secchi vuoti a disposizione degli animali perché in questo modo possiamo favorire l’ingestione di aria) oppure è possibile utilizzare modelli appositi (https://easyfix.com/product/astro-200/). Di fondamentale importanza, quando si hanno problemi di succhiamento crociato, confrontarsi con il proprio tecnico aziendale circa la curva di allattamento e circa i metodi di distribuzione del latte, che possono essere fondamentali nel controllo di questo vizio comportamentale;
• posizionare secchielli con melasso e vitamine o blocchi di sale in punti strategici: garantire una diversificazione dei punti di alimentazione combatte i problemi di dominanza; inoltre la stimolazione delle papille gustative aumenta l’assunzione di sostanza secca.

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Meglio non lasciare i secchi vuoti a disposizione dei vitelli, perché così si favorisce l’ingestione di aria

 

Conclusioni

Applicando pochi e semplici accorgimenti, anche a costo zero, è possibile alzare il livello di benessere in vitellaia. In ambienti inadeguati o in cui i vitelli si trovano in una situazione di stress cronico, uno dei primi comportamenti a sparire è il gioco. La riduzione della frequenza del gioco può essere associata a una riduzione del benessere dell’individuo. Una situazione di allevamento in cui gli animali giocano è quindi migliorativa ed è un chiaro indicatore che tutti i bisogni di base sono correttamente soddisfatti. 

 

Anna Leoni – Medico Veterinario Incaricato