Rossa Piave: le scelte di casa Zampol

La mandria in mungitura è costituita da una cinquantina di vacche, in larga prevalenza di razza Fleckvieh

Gestione mandria

Rossa Piave: le scelte di casa Zampol

A San Pietro di Cadore, lungo le rive del grande fiume, la famiglia Zampol alleva con viva soddisfazione le proprie Pezzate Rosse di selezione bavarese

È sempre bello abbandonare per qualche ora le campagne della pianura padana e arrampicarsi sulle nostre Alpi. Cambia l’aria, ma anche il modo di fare zootecnia. Eccoci per esempio a Valle, assolata frazione di San Pietro di Cadore (Bl) a pochi chilometri dalle sorgenti del Piave, ospiti di Stefano, Michele e Dario Zampol.

Pezzata Rossa, duplice attitudine, pascolo, Bayern Genetik, Fleckvieh

Stefano Zampol (al centro) con i figli Dario (a sinistra) e Michele. Manca solo nonno Sergio, il fondatore dell’allevamento

 

Una famiglia che, a differenza di tante altre qui in paese, ha scelto di proseguire la tradizionale attività di allevamento bovino tramandata di generazione in generazione, rivisitandola però in chiave moderna e sicuramente più redditizia. Rimane infatti invariata l’alternanza tra la stagione di pascolo, sugli alpeggi di alta montagna, e il periodo di permanenza in stalla, nei masi giù in valle, ma si è sensibilmente evoluto il modo di sfruttare i prati e di gestire le bovine.

Nel caso dei Zampol, è cambiata anche la razza: “fino a vent’anni fa – ci spiega infatti Stefano – allevavamo la Bruna, ma poi abbiamo pensato di rivolgerci ad animali che durante la stagione estiva, che da sempre trascorriamo in malga, si dimostrassero più mansueti, e che ci dessero anche più carne nonostante i mesi passati al pascolo”. La parola d’ordine diventa quindi duplice attitudine: “oggi siamo passati alla Pezzata Rossa: dopo aver acquistato un primo gruppetto di manze all’asta di San Lorenzo di Sebato (Bz), abbiamo via via sostituito l’intera mandria di Brune”.

Pezzata Rossa, duplice attitudine, pascolo, Bayern Genetik, Fleckvieh

Durante la bella stagione l’intera mandria e la famiglia Zampol si trasferiscono in Val Visdende, alle sorgenti del Piave 

 

Tori tedeschi

Il ricorso esclusivo alla genetica tedesca inizia invece in tempi più recenti: “da 5-6 anni a questa parte – conferma Dario – utilizziamo soltanto tori bavaresi provati con molte figlie per avere un dato sicuro. Il motivo è sempre quello: a noi servono vacche da malga, soggetti robusti, ma anche frugali, in grado di darci dei numeri anche se alimentati ad erba per una parte dell’anno. Animali insomma, con una duplice attitudine veramente spiccata”.