Le mosche in stalla? Sono ospiti indesiderati da eliminare

Gestione mandria

Le mosche in stalla? Sono ospiti indesiderati da eliminare

Con un approccio mirato le si possono togliere dai piedi velocemente e per settimane

La mosca è un piccolo insetto causa di grandi problemi in allevamento per gli animali, gli operatori e il vicinato. Con il gioco di squadra, le mosche possono dare filo da torce ed essere una minaccia per le performance zootecniche e la salute e il benessere animale, delle persone che lavorano in stalla e delle comunità limitrofe.  

 

Identikit

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Nome: Mosca Domestica (Musca Domestica)
Lunghezza: 6-7 mm 
Comportamento alimentare: lambente-succhiante
Capacità riproduttiva: 75-150 uova a intervalli di 3 o 4 giorni
Caratteristiche:
•    è la mosca più comune, presente in ogni stalla
•    si nutre di escrementi e cibo in decomposizione
•    completa il ciclo vitale in 7-10 giorni
•    vive in media dai 15 ai 25 giorni

 

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Nome: Mosca Cavallina (Stomoxys Calcitrans)
Lunghezza: 6-7 mm 
Comportamento alimentare: pungitrice
Capacità riproduttiva: 200-400 uova
Caratteristiche:
•    è molto diffusa negli allevamenti italiani
•    si nutre di escrementi e cibo in decomposizione
•    completa il ciclo vitale in 21 giorni
•    vive in media dai 20 ai 30 giorni

Curiosità sulle mosche
•    Possono percorrere fino a 32km a una velocità di 24km/h;
•    Possono battere le ali fino a 1.000 volte al minuto (così ha origine il loro tipico fastidioso ronzio).

La mosca domestica è la tipologia più diffusa negli allevamenti di tutto il mondo, anche se non è l’unica. 
Non solo costituisce una fonte di stress per gli animali con ripercussioni sulle loro performance, un fastidio per gli operai e le abitazioni o attività lavorative limitrofe, ma sono anche vettori di patogeni che possono trasmettere malattie. 

Le mosche sono un danno economico

Le mosche sono un problema diffuso e comune a tutte le stalle, anche in quelle con accorgimenti gestionali e di biosicurezza più attenti e puntuali che sono importanti, ma non risolutori del problema.
La presenza delle mosche va dal viso, in prossimità dell’occhio, del muso e alla base del corno, a tutto il corpo, in particolare sugli arti. È possibile distinguere le varie tipologie di mosche in base alla loro posizione sull’animale.

 

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Posizionamento delle mosche sull'animale in base alla tipologia dell'insetto

I calci degli animali, il sollevamento ripetuto degli arti da terra, i movimenti frequenti della coda e il raggrupparsi in angoli più ventosi della stalla sono chiari indicatori della presenza delle mosche e del fastidio che stanno arrecando alle vacche.  
L’animale impiega così le proprie energie per scrollarsi di dosso le mosche, sottraendole allo scopo principale, ovvero alla crescita nel caso dei vitelli o alla produzione di latte o carne per gli animali adulti. Inoltre la mosca, irritando l’animale, è fonte di stress che può deprime il sistema immunitario, esponendolo a un rischio maggiore di malattie.  

Infine, le mosche possono depositarsi sugli strumenti per l’alimentazione come secchi dell’acqua e del latte nelle vitellaie e nei luoghi addetti all’alimentazione, come la greppia o le autocatturanti. Cibo, zone umide ed escrementi costituiscono lo strato ideale per lo sviluppo da larve a mosche. 

Diversi studi hanno mostrato la correlazione tra l’aumento della presenza delle mosche sugli animali e l’incremento delle perdite nella produzione di latte, ovvero: più mosche meno latte prodotto. Così come studi sui bovini da ingrasso, hanno dimostrato che all’aumento della conta delle mosche diminuisce l’incremento ponderale giornaliero.
Si è anche cercato di quantificare l’impatto economico delle mosche sulle performance delle vacche dal latte e dei lavoratori in azienda, con conseguenze sulla produttività.

È stato notato:
-    calo della produzione di latte, fino a 139 kg di latte/vacca/anno
-    inferiori tassi di crescita: persi fino a 6 kg di peso corporeo nel pre-svezzamento
-    ridotta efficienza alimentare
-    aumento delle malattie
-    stress da caldo conseguente al raggruppamento degli animali.

L'infestazione da mosche riduce le performance produttive delle vacche, sia per il dolore provocato dalle punture (mosca pungitrice) che per lo sforzo per scacciarle.

Una minaccia per la salute di tutti

Le mosche rappresentano un vero pericolo per la salute delle persone e degli animali, agendo da vettori di patogeni all’interno della stalla, intorno alle strutture dell’allevamento e nelle zone residenziali limitrofe.

In particolare, le mosche possono ospitare più di 100 differenti patogeni fra virus, batteri, protozoi e altri parassiti7:
-    Una singola mosca può trasportare fino a .ca 6.000.000 di batteri, in media .ca 1.250.000, e altri microrganismi;
-    Ciò fa delle mosche i vettori ideali per più di 20 patologie umane (colera, tifo, dissenteria, poliomielite e patologie elmintiche);
-    Oltre a questo, le mosche sono ospiti intermedi di elminti patogeni per gli animali;
-    Le mosche che si nutrono di latte sui capezzoli diffondono la mastite (e altre malattie) trasmettendo ad esempio S. aureus, importante agente di mastite contagiosa nelle bovine da latte;
-    Gravi infestazioni di mosche possono aumentare la conta batterica del latte.

 

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Schema dei virus, batteri e parassiti trasmissibili dalla mosca

I patogeni sono veicolati meccanicamente, attraverso l'esoscheletro delle mosche (peli, gambe, proboscide) e anche attraverso le macchie lasciate (feci e rigurgito) su edifici, attrezzature e mangimi.

Tenere sotto controllo le mosche in stalla diventa un aspetto cruciale per limitare la diffusione delle malattie tra gli animali e all’essere umano e, potenzialmente, ridurre la somministrazione degli antibiotici necessari per curare queste malattie. 
La mosca infine è vettore geni dell’antibiotico-resistenza, sia negli allevamenti che negli ambienti frequentati dall’uomo. Di conseguenza, eliminare questi insetti può avere un impatto significativo sulla riduzione della diffusione di ceppi resistenti. 

Bisogna agire efficacemente e tempestivamente nel contenimento di questi insetti prima che la loro presenza diventi un serio problema nel periodo estivo. Individua e applica un Programma Integrato di Gestione delle mosche (IPM – Integrated Pest Management) nel tuo allevamento, con:

-    monitoraggio: ispeziona tutto l’allevamento e individua i punti in cui si accumulano le larve o, peggio, le pupe;
-    accorgimenti igienico-sanitari: rimuovi spesso il letame e mescola frequentemente la vasca dei liquami, asporta l’alimento residuo nelle mangiatoie e quello che fuoriesce dai silos, evita fuoriuscite o perdite di acqua da e verso la stalla;
-    controllo meccanico: applica dove possibile barriere all’accesso di mosche e rimuovi frequentemente il letame;
 azione congiunta di larvicida e adulticida per combattere le mosche su più fronti: 
•    il larvicida Neporex interrompe lo sviluppo da larve a pupe: se non diventano mosche non diventano un problema;
•    l’adulticida Agita elimina le mosche adulte già presenti nei vari ambienti.

 

Maria Luisa Norrito - Elanco

 

 

Guarda i nostri tutorial sulla preparazione di Agita e Neporex

 

 

 

Vademecum

Se hai ancora dubbi e ti interessa approfondire l’argomento e la stesura di un protocollo per la tua azienda puoi contattare Elanco allo 055 464 0828 o consultare il nostro sito  www.elanco.it/categoria-di-prodotti/biosicurezza.

Per approfondire il tema

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Note finali

Neporex è il moschicida larvicida a base di ciromazina. Agita 10WG è il moschicida adulticida a base di thiamethoxam. Neporex è un presidio medico chirurgico Reg. n. 14566. Leggere attentamente le avvertenze o le istruzioni per l'uso.  Agita 10WG è un prodotto biocida - Reg. Min. Sal. IT/2018/00538. Usare i biocidi con cautela. Bibliografia su richiesta ad Elanco.