La Campagnola, obiettivo crescita continua

Da sinistra: i due fratelli Fabrizio e Pier Giorgio, con i figli di Pier Giorgio, Patrick, Niccolò e Marilisa. Manca solo la moglie di Pier Giorgio, Mara, che si occupa dell’amministrazione

Gestione mandria

La Campagnola, obiettivo crescita continua

L’azienda della famiglia Baldisseri è partita nel 1971 con 4 ettari di terra e 13 vacche di razza Rendena. Oggi, con quasi mille capi Holstein, è uno degli allevamenti più solidi della fertile pianura compresa tra Cittadella (Pd) e Vicenza

Gente abituata a lavorare duro, i Baldisseri. Del resto nel loro allevamento di San Pietro in Gù (Pd), tra i 160 ettari di campagna da  seguire e le 410 vacche da mungere, c’è sempre qualcosa da fare. “I nostri punti di forza? Tanta terra a disposizione e la gestione autenticamente familiare. Lavoriamo tutti qui in azienda”.

Dice bene, Pier Giorgio, visto che oltre al fratello Fabrizio e alla moglie Mara, a condividere gioie e dolori dell’attività zootecnica c’è tutta la new generation Baldisseri: Patrick, 20 anni, Niccolò, 18, e Marilisa, 15. Gli altri due figli piccoli di Pier Giorgio e Mara sono al momento esentati. D’altro canto la prolificità, scopriamo, è una tradizione di famiglia: “Mio padre Giuseppe venne qui nel 1971, dopo aver diviso l’eredità con i suoi 6 fratelli. Iniziò l’attività nel 1971, con i 4 ettari di terreno che si trovano qui intorno e con 13 vacche Rendena. Non c’era nient’altro, solo terra, per cui si costruì casa e stalla facendo la bellezza di 54 milioni di lire di debito, che in quegli anni era proprio una bella cifra”.

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La nuova stalla da 420 cuccette dedicata alle vacche in mungitura

Ma da allora, continua Pier Giorgio, è stata una crescita continua: “quando mio padre ci ha passato il testimone, l’azienda contava 70 ettari e zero debiti. Io e mio fratello Fabrizio abbiamo continuato a investire in terra e stalle”. Tanto è vero che attualmente i quasi mille capi di razza Frisona sono allevati all’interno di tre strutture, una per la rimonta, una adibita alle vacche in transizione e infine una, la più moderna e confortevole, per le bovine in lattazione, che al momento sono 410. Anche la sala di mungitura – una rotatoria da 40 poste – è nuova di zecca, inaugurata nel novembre del 2020. Non manca l’impianto di biogas da 400 kWh, datato 2012 e alimentato a deiezioni e scarti aziendali.
“Dal punto di vista economico – puntualizza Pier Giorgio – il biogas ci aiuta, ma il nostro core business restano le vacche”.

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Pier Giorgio con Francesco Clavello della Concessionaria Purina®  F.lli Clavello di Sandrigo (Vi)

Fiori all’occhiello
E se la disponibilità di terra e di volenterosa manodopera familiare sono i pilastri sui cui si regge l’azienda, dal punto di vista tecnico i fiori all’occhiello dell’allevamento sono la fertilità e l’alimentazione all’avanguardia. Per quanto riguarda la prima, Pier Giorgio cede la parola al figlio Patrick, che in prima persona si occupa delle sincronizzazioni, delle fecondazioni e del monitoraggio delle vacche in post-parto. “Le prestazioni riproduttive – afferma il giovane allevatore – sono migliorate parecchio senza costarci troppa fatica, grazie all’ottimo lavoro svolto dal nostro veterinario, Luca Baldisseri, che ci ha insegnato ad applicare il Double Ovsynch. Certo, assicurarsi che le vacche superino senza problemi il post-parto ha il suo peso, ma in questo sono aiutato dai sensori a collare indossati dalle bovine. Senza infine dimenticare che è stata l’alimentazione a creare le giuste premesse per una buona fertilità di mandria”. E in tema di alimentazione è di nuovo Pier Giorgio a prendere la parola, per spiegarci le scelte aziendali: “è dal mese di maggio del 2017 che ci affidiamo ai prodotti e ai servizi Purina® per tutti i reparti della stalla. Anche se all’epoca la produzione di latte era già su buoni livelli, abbiamo voluto comunque metterci in discussione. I risultati attualmente raggiunti ci danno ragione: oggi la mandria è in salute e la produzione media è ulteriormente cresciuta”.

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Il Dairy Specialist Riccardo Villani (a sinistra) e l’agente Luigi Novello completano il team Purina® che segue l’azienda

Cambio di passo
A La Campagnola il 2017 – suggerisce il Dairy Specialist Purina® Riccardo Villani, che segue l’azienda insieme all’agente Luigi Novello e a Francesco Clavello della Concessionaria Purina® F.lli Clavello di Sandrigo (Vi) – ha segnato un cambiamento piuttosto radicale: “Abbiamo provveduto a limitare l’impiego degli insilati e delle altre materie prime aziendali, nonostante fossero già allora di ottima qualità, incrementando invece l’apporto di concentrati amilacei e proteici, che oltretutto risultano diversificati dal punto di vista della degradabilità ruminale. La rinnovata gestione dell’alimentazione è risultata gradita al team familiare, e anche le bovine hanno risposto bene al cambiamento, tanto che i consumi alimentari sono aumentati, a vantaggio anche della produzione”.

Dopo una ricognizione nella magnifica stalla delle vacche in mungitura, eccoci nel reparto della transizione, dove gli animali nella prima fase di asciutta sono fisicamente separati da quelli in close up (ultime 3 settimane di gravidanza), e dal gruppo in postparto (primi 10 giorni della nuova lattazione). “Nelle settimane di steaming up – sottolinea Riccardo Villani – le bovine consumano una razione costituita principalmente da materie prime aziendali, a cui si affianca Primer® per un ulteriore apporto di fibra digeribile e per un’aggiunta di chelati, utili al sostegno delle difese immunitarie.
In più è prevista un’integrazione anionica per prevenire l’ipocalcemia. L’obiettivo di questa dieta è anche sostenere il consumo di sostanza secca, che rappresenta la migliore arma di prevenzione nei confronti della chetosi”.

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Futuro radioso
Prima di lasciare la famiglia Baldisseri alle sue quotidiane mansioni, facciamo un velocissimo sopralluogo nel reparto delle manzette, collocato sotto a una propaggine della stalla nuova. Gli ampi box su lettiera permanente (ventilati), al cui interno sono stabulate le giovani bovine, rappresentano senza dubbio l’ambiente ideale per una crescita equilibrata, opportunamente sostenuta da una razione ad hoc. Impressione confermata, “La Campagnola” ha davanti un futuro radioso.