Sempre più grandi, ma anche più efficienti

Il team impegnato in stalla. Da sinistra: Mauro Calderini con il figlio Francesco (carrista), Kamal (responsabile vitellaia) e Alessio Sottili (capostalla). All’appello mancano i mungitori, ma anche Stefano Calderini, fratello di Mauro e responsabile della campagna, ed Alessandro Ponti, jolly tutto-fare

Gestione mandria

Sempre più grandi, ma anche più efficienti

Negli ultimi anni l’allevamento di Mauro e Stefano Calderini di Motteggiana (Mn) ha visto una crescita dell’effettivo in mungitura e delle performance. Il segreto? Le persone prima di tutto

“Nel 1989 nostro padre Lisiade divise la proprietà di famiglia con nostro zio, per cui partimmo con 30 vacche legate. Adesso, tra questa e un’altra stalla presa in affitto qui vicino, disponiamo di 350 vacche in lattazione. Di queste, 165 vengono munte al robot”. Eccoci a Motteggiana (Mn), riva sud del Po, nella terra di “Sua maestà” il Parmigiano Reggiano. A parlare è Mauro Calderini, titolare insieme al fratello Stefano di una delle realtà zootecniche più solide e robuste di queste parti, o quanto meno di quello che oggi è l’allevamento conferente numero uno del locale caseificio cooperativo.

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L’azienda dispone di 170 ettari di terreno, coltivati prevalentemente a medica

Ed è proprio Mauro che ripercorre insieme a noi il percorso di crescita compiuto dall’azienda in questo trentennio, un arco temporale in cui i progressivi ampliamenti della stalla sono stati via via accompagnati dagli investimenti in diritti produttivi, prima sottoforma di quote latte (“un’esperienza dolorosa”, osserva il diretto interessato) e poi in quote-formaggio Parmigiano Reggiano. “E dire che all’inizio non ne volevo proprio sapere di vacche, mi piaceva l’elettromeccanica. Ma poi mi sono appassionato di questo mestiere, e per questo devo ringraziare mio padre: fu lui a insistere, per poi lasciare campo libero a me in stalla, e a mio fratello in campagna. Una scelta coraggiosa la sua, che da parte mia vorrei ripetere con mio figlio Francesco”. 

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Nelle due stalle robotizzate (due box robotizzati a testa), la necessità di manodopera è minima

Serena collaborazione

Un altro fondamentale aspetto di cui veniamo a conoscenza mentre parliamo con Mauro, è che l’ampliamento delle stalle e dell’effettivo in lattazione è stato accompagnato anche dal progressivo miglioramento delle performance di mandria. Prendiamo ad esempio l’ultimo lustro: nel 2016 l’azienda ha prodotto 21mila quintali di latte con 210 bovine in mungitura, mentre nel 2020 la produzione è stata di 40mila quintali con 340 vacche in mungitura, “e a fine 2021 – aggiunge il nostro interlocutore – dovremmo arrivare a 45mila quintali, con 350 capi in lattazione”.