“Il sistema SenseHub™? Mi ha cambiato la vita”

Gestione mandria

“Il sistema SenseHub™? Mi ha cambiato la vita”

Da quando dispone dei tag auricolari eSense™ Flex Tag sull'intero effettivo di vacche adulte (170 capi), il titolare dell’azienda agricola Le Prae Adriano Battistella trascorre meno tempo in stalla e vive le proprie giornate con maggiore tranquillità, ben sapendo che a seguire le vacche c'è un occhio infallibile

Soddisfatto della mia scelta? Altro che. All’inizio ero scettico, ma adesso ho paura di non riuscire più a lavorare senza”. Eccoci nell’azienda Le Prae di Carmignano del Brenta (Pd), a parlare con il suo titolare, Adriano Battistella, di zootecnia di precisione e in particolare del sistema SenseHub™ di Allflex Livestock Intelligence. Un sistema che in questo funzionale allevamento della pianura veneta ai piedi dell’Altopiano di Asiago è in funzione da circa due anni e mezzo, sottoforma dei tag auricolari eSense™ Flex Tag applicati a tutte le vacche in mungitura (150 capi circa) e alle bovine in asciutta (un’altra ventina).
“Non appena una manza partorisce il primo vitello, le metto il tag e glielo lascio fino a fine carriera”, spiega Adriano, che avendo scelto il pacchetto Premium riesce a monitorare, sull’intero effettivo di bovine adulte, parametri fondamentali come l’attività, la salute e la ruminazione. “Dal punto di vista delle performance – premette il diretto interessato – andavo bene già prima, per cui con SenseHub™ i risultati produttivi e la fertilità sono sì migliorati, ma non in modo così evidente. Quello che è cambiato, e in modo davvero significativo, è la qualità del mio lavoro e, alla fine, della mia vita: oggi passo meno tempo in stalla ma sono tranquillo, perché so che a guardare le vacche ci pensa SenseHub™, che ha un occhio infallibile. Anche il veterinario viene meno spesso, le vacche sono più sane e hanno bisogno di meno terapie”.


Il tag auricolare viene sistematicamente applicato dopo il primo parto
 

Ritorni in calore

Ed è lo stesso Adriano a fornire ulteriori dettagli. “Il primo cambiamento significativo riguarda la fertilità. Grazie ai protocolli di sincronizzazione avevo buoni risultati anche prima, ma oggi, con SenseHub, colgo subito i ritorni in calore. Per cui rifecondo senza perdite di tempo, e così facendo alla fine dell’anno le performance riproduttive sono migliori, le mie esigenze di rimonta sono più che coperte e riesco a vendere più bovine da vita”.
Andiamo in ufficio dove Adriano mostra il computer acceso sul software di gestione dei tag auricolari: “è un programma veramente potente e che fornisce tantissimi dati per cui è necessario prenderci confidenza un po’ alla volta, passo dopo passo. Personalmente ho iniziato proprio dal rilevamento dei calori: all’inizio mi capitava di vedere una vacca in estro, ma il sistema mi diceva di aspettare a fecondarla. Inizialmente ero scettico, per cui mi chiedevo se dovevo ascoltarlo o piuttosto fare di testa mia e fecondare subito. Ebbene, con il tempo ho visto che conviene attendere la freccia verde di SenseHub™, perché se fai come dice lui, agisci al momento giusto e la gravidanza tiene. Non a caso sono passato dalle 3,1 fecondazioni per gravidanza di prima, alle attuali 1,7-1,8. Non vado mai sopra le 2,2, e anche il veterinario, quando viene qui per le diagnosi di gravidanza, mi trova le vacche quasi sempre tutte piene. E poi c’è il fatto che come accennavo prima SenseHub™ vede anche i calori che tu non vedi; personalmente credevo di essere parecchio bravo e a fine giornata facevo sempre un lungo giro in stalla per guardarmi le vacche. Oggi so che non ce n’è bisogno, tanto c’è un occhio più acuto del mio a monitorare la mandria”.
 

Precedenza alla ruminazione

L’altro cambiamento significativo – continua Adriano – riguarda la salute delle bovine: “per quanto riguarda il gruppo del post-parto, oggi guardo per prima cosa alla ruminazione e se ci sono degli allarmi salute. Se la bovina rumina bene e non ci sono altri problemi, dopo 3 giorni la sposto nel gruppone della lattazione. In questa fase, conoscere l’andamento della ruminazione mi è stato utile anche per limitare il consumo di antibiotici e la spesa in farmaci. Se prima di SenseHub™ per i primi 7 giorni controllavo quotidianamente la temperatura, e trattavo l’animale al suo primo rialzo febbrile, oggi aspetto di vedere come va la ruminazione: se c’è febbre, ma la bovina rumina tranquilla, non intervengo più”.
Per Adriano Battistella, la ruminazione è un parametro altamente attendibile, oltre che molto sensibile, sul buon funzionamento dell’intero organismo. Mammella compresa: “prima di SenseHub™ – osserva – raccomandavo sempre ai miei mungitori di fare attenzione, di controllare i primi getti e le mammelle. Adesso sono io che dico loro quale vacca controllare, perché so, in base all’ingestione e alla ruminazione, che quella vacca potrebbe avere una mastite”.
E a proposito di patologie e di ruminazione, rieccoci a guardare il computer aziendale, dove Adriano mostra il caso di due primipare che nell’ultimo mese hanno improvvisamente smesso di ruminare, verosimilmente a causa dell’ingestione di un corpo estraneo. “Vedi? Consultando il grafico della ruminazione mi sono subito accorto che erano andate in blocco ruminale. Sono intervenuto immediatamente e per fortuna le vacche si sono riprese. È per casi come questi che dico che è vero, SenseHub™ costa, ma si ripaga anche in fretta”.


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Il grafico della bovina andata in blocco ruminale a seguito dell’ingestione di un corpo estraneo


Consistenza al top

Gli ultimi grafici su cui Adriano si sofferma, sono quelli relativi alla “consistenza” della ruminazione, ovvero alla variabilità nel tempo dell’attività ruminale di gruppo. “Un parametro – sottolinea il nostro interlocutore con una punta di orgoglio – che qui da me è molto buono, nel senso che la variabilità è molto contenuta tra vacca e vacca, e questo in virtù delle attenzioni che ripongo non soltanto in campagna, nella produzione dei foraggi aziendali, ma anche alla manutenzione del carro e alla preparazione della razione. Ed è in base alla consistenza della ruminazione che oggi valuto qualsiasi cambiamento dietetico, ad esempio se è opportuno inserire o meno una nuova materia prima”. È il caso, conclude Adriano, della miscela zuccherina che ha da poco aggiunto in razione: prima di inserirla nel carro, questo bravo e appassionato allevatore ha provveduto a testare tre differenti tipologie di miscele, optando per quella che ha influito di meno sulla consistenza della ruminazione in virtù di un migliore effetto sulla fermentescibilità dei foraggi. Se non è questa zootecnia di precisione

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Grafici 1 e 2 - Gruppo del post-parto: la variabilità dell’attività ruminale di gruppo nel tempo (consistenza) è solitamente molto contenuta (grafico 1); un inatteso stop alla distribuzione dell’acqua provoca un aumento del valore da 6-7 a 15 (grafico 2)

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Grafico 3 - Per scegliere quale tipo di miscela zuccherina offrire alle proprie vacche, Adriano ha testato 3 differenti tipi di prodotto, scegliendo quello che alla fine ha influito di meno sulla consistenza della ruminazione in ragione di un favorevole effetto sulla fermentescibilità della componente fibrosa della dieta