Stress da caldo? Proteggiamo anche il loro intestino

Da sinistra: Ugo Scalabrini e Giuseppe Di Marco con Giorgio Bonacini di Carra Mangimi e Richard Paratte di Vetagro

Gestione mandria

Stress da caldo? Proteggiamo anche il loro intestino

All'Antica Fattoria e Caseificio Scalabrini di Bibbiano (Re) è stato testato per la prima volta in una mandria di vacche da latte AviPlus® R, l'innovativo additivo per mangimi frutto della ricerca Vetagro, mirato a ripristinare la normale funzionalità del tratto intestinale della bovina. I risultati? Ottimi

“Per chi, come noi, ha chiuso la filiera e produce in azienda il proprio Parmigiano Reggiano, l’estate è da sempre un periodo difficile. Non solo per il possibile aumento delle cariche batteriche nel latte o per gli eventuali rialzi cellulari, ma anche perché il latte munto da vacche stressate ha una minore acidità, e dunque dà una minor resa in caldaia”. Parola di Ugo Scalabrini, titolare insieme al fratello Bruno e alla madre Diana Gualerzi dell’Antica Fattoria e Caseificio Scalabrini di Bibbiano (Re).
Una realtà a tutto tondo, dove i 37-38 kg di latte prodotti quotidianamente dalle 360 vacche in mungitura che vengono allevate e nutrite in azienda in modo del tutto tradizionale (fieni ed erba fresca più mangime), viene conferito nel caseificio interno per essere trasformato nel “Re dei formaggi” (produzione media annuale: 8.000 forme).
E questa volta siamo qui per parlare non più di genetica (confronta Allevatori Top n° 1/2021, pagina 94-97), ma di alimentazione estiva e di controllo per via alimentare dello stress da caldo. Sì, perché nel corso dell’estate del 2020 l’Antica Fattoria e Caseificio Scalabrini insieme a un altro performante allevamento della collina reggiana, l’azienda Fontanella, sono stati teatro di due interessanti prove di campo volte a valutare l’efficacia di AviPlus® R, un nuovo additivo specificamente mirato a contrastare gli effetti dello stress da caldo nella vacca da latte.

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Per contrastare gli effetti dello stress da caldo, le stalle dell’allevamento Scalabrini sono da tempo dotate di impianto di raffrescamento
 

Stop all’infiammazione

“Nuovi studi – premette infatti Richard Paratte, responsabile tecnico ruminanti di Vetagro – hanno dimostrato come lo stress da caldo comporti anche un’alterazione della mucosa intestinale. Essa, infatti, perde la sua funzionalità di barriera a livello delle tight junctions, le giunzioni che connettono le cellule dell’epitelio intestinale, e aumenta la sua permeabilità, esponendo l’organismo da un lato a maldigestioni e malassorbimenti, e dall’altro alle tossine di origine batterica che tendono a scatenare il processo infiammatorio. Il sistema immunitario attivo, avido di glucosio, sequestra energia alla vacca da latte, che già in difficoltà durante lo stress da caldo per la ridotta assunzione di sostanza secca, riduce ulteriormente la sua efficienza produttiva e riproduttiva. In Vetagro – prosegue Paratte – basandoci sui decennali successi ottenuti nei monogastrici per quanto riguarda la salute intestinale e l’utilizzo di acidi organici e di composti natural-identici microincapsulati, abbiamo voluto applicare la medesima tecnologia alla vacca da latte, e grazie alla disponibilità dimostrata dal team di Carra Mangimi, nei mesi di luglio, agosto e settembre del 2020 abbiamo testato AviPlus® R in questi due allevamenti della provincia di Reggio Emilia. Entrambi allevamenti ben gestiti e con prestazioni già elevate, anche in estate”.

AviPlus R, mangimi, Vetagro, Carra Mangimi, bovini da latte

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AviPlus® R è stato inserito nel concentrato di Carra Mangimi, distribuito attraverso gli autoalimentatori

“Da parte nostra – conferma Giorgio Bonacini, coordinatore tecnico ruminanti di Carra Mangimi – siamo sempre alla ricerca di soluzioni innovative, per cui quando Vetagro, nostro storico partner, ci ha chiesto di partecipare alla sperimentazione, abbiamo aderito con entusiasmo, mettendo in campo la nostra squadra di tecnici: Andrea Agostini, nutrizionista; Alberto Zanichelli, tecnico commerciale, e Benedetta Botti, medico veterinario”.
 

Gruppi a confronto

Qui all’allevamento Scalabrini sono stati creati due gruppi di vacche, del tutto sovrapponibili per media di giorni in latte, e durante i torridi mesi estivi dello scorso anno le 98 vacche del gruppo trattato hanno consumato un concentrato Carra Mangimi contenente AviPlus® R alla dose di 25 grammi/capo/giorno, mentre le 84 vacche controllo hanno ricevuto lo stesso concentrato, ma privo di questa innovativa integrazione. “Per quanto riguarda l’allevamento Scalabrini – aggiunge Richard Paratte – dai dati raccolti in stalla è emerso che le vacche hanno dovuto fare i conti con un THI tra i 72 e gli 81, e che in particolare nel mese di agosto lo stesso THI non è mai sceso sotto a 68 nemmeno durante le ore notturne, con in media 4 ore di THI elevato nelle prime ore del pomeriggio”.

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Per chi, come Ugo Scalabrini e la sua famiglia, produce Parmigiano Reggiano, risulta particolarmente importante che il latte munto d’estate mantenga elevati standard qualitativi

Ed è lo stesso Paratte che con l’aiuto di Ugo Scalabrini e del suo capostalla Giuseppe Di Marco prova a sintetizzare i risultati ottenuti nel corso della prova: “Le vacche trattate presentavano in media temperature rettali di 0,4 °C più basse rispetto alle vacche controllo. Un aspetto non secondario, visto che alcuni studi hanno dimostrato che ad ogni grado in meno di temperatura rettale corrispondono potenzialmente 1,5 kg di latte in più. Confrontando poi le produzioni medie giornaliere, le vacche controllo hanno iniziato a ridurre la produzione di latte a partire dalla metà del mese di luglio, mentre le vacche che hanno ricevuto AviPlus® R, pur avendo perso produzione alla fine del periodo estivo, hanno mantenuto una media di 2 kg in più di latte durante tutto il periodo di prova. Non solo: a parità di giorni in mungitura, le vacche del gruppo trattato hanno prodotto 1,79 kg in più del controllo”.
Interessanti anche i risultati ottenuti sul fronte riproduttivo: “nel gruppo trattato – testimona infatti Giuseppe Di Marco – abbiamo osservato che durante il post-parto le vacche presentavano una minore incidenza di patologie uterine e che queste tendevano a risolversi più velocemente. Ma soprattutto le bovine hanno manifestato una migliore efficienza riproduttiva, con un intervento fecondativo in meno per gravidanza”.
Quanto alla qualità del latte, è lo stesso Ugo Scalabrini a sottolineare gli effetti di AviPlus® R: “nel gruppo trattato c’è stata una minore perdita di lattosio, proteine e caseina. E le cellule somatiche, già su livelli molto contenuti in entrambi i gruppi, sono risultate ancora più basse nelle vacche del gruppo trattato (grafico 1). Ecco perché anche quest’anno torneremo ad alimentare le nostre vacche con AviPlus® R”.
Giusto, il Re dei formaggi non ammette distrazioni. 

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