Piccola stalla, grandi numeri

Le sorprese inaspettate sono sempre quelle più gradite. E incontrare allevatori capaci di avere una visione da grande stalla del nord, con una gestione esemplare e le idee chiare su quali obiettivi raggiungere ti riempie la giornata, anche se arrivare a Baranello, paese della montagna molisana, non è esattamente una passeggiata.
Paesaggio splendido, le montagne di Campitello Matese baciate dal sole e tutto intorno colline, intervallate da qualche raro tratto pianeggiante. Il regno di Gianni e Antonello Discenza è questo, un’azienda agricola dove tutto viene fatto e pensato in funzione delle 70 Frisone attualmente in mungitura a quota 650 metri sul livello del mare.


La prima fecondazione è attorno di 13 mesi, quando gli animali raggiungono in media un peso di 400 kg

Tutto incominciò in una stalla legata con una ventina di animali sul finire degli anni ’80, gestita dal papà di Gianni, che non avrebbe mai voluto un futuro da allevatore per suo figlio. Ma la passione riesce a scardinare i progetti paterni e ben presto Gianni entra a tempo pieno in azienda, portando l’allevamento ai livelli attuali insieme a suo figlio Antonello, che di passione, nonostante la giovane età, sembra averne già più del padre. Un vero lavoro di squadra che impegna tutti i componenti della famiglia, uniti nel raggiungere gli stessi obiettivi.



Anche le vacche in latte hanno accesso ad un ampio paddock annesso alla stalla nuova
 

Progetti di famiglia

“La prima soddisfazione - commenta Gianni - è aver fatto crescere la stalla di famiglia, proseguendo il lavoro di mio babbo, ma la vera gioia è avere al mio fianco Antonello, perché la sua presenza mi è di sprone a investire costantemente nella nostra attività per crescere ancora e mettere in condizioni l’allevamento di essere efficiente e sostenibile sotto il profilo tecnico ed economico. Il segreto? Garantendo la stessa premura in ogni fase del ciclo produttivo, con un’attenzione particolare alla vitellaia, che gestiamo in prima persona, perché il nostro futuro inizia lì”. Una gestione sviluppata in collaborazione con Massimiliano Paoletti, il medico veterinario della squadra Tecnozoo che segue la stalla molisana sia sotto il profilo nutrizionale che sanitario. “Fra di noi – spiega Gianni - è nato un bel rapporto basato sui fatti e vedere, anno dopo anno, la crescita delle produzioni è la migliore testimonianza della coerenza fra parole, piani alimentari e genetica della mandria”.


Le Frisone sgambano felici negli spazi messi a loro disposizione


I foraggi sono ospitati sotto strutture leggere, ma capaci di resistere all’inverno molisano

L’allevamento Discenza non è certo comodo da gestire perché è diviso in due corpi aziendali diversi, distanti qualche centinaio di metri fra di loro. La stalla nuova è destinata agli animali in lattazione, mentre quella vecchia, dopo una ristrutturazione effettuata in economia ospita il novellame. Ovunque però regna la stessa pulizia, ci sono ampi spazi a disposizione degli animali e soprattutto si è studiato un programma alimentare che permette alla mandria di sostenere il potenziale genetico costruito in questi anni.




Per Antonello la genetica è più di una passione e le competenze maturate a fianco del padre hanno permesso alla mandria di fare un vero e proprio salto qualitativo arrivando ad un HDR del 64%, con un CR pari a 38 e un PR medio di 24. Dimenticavamo le produzioni: 36 litri di media, al 3.51% di proteina, 4.1% di grasso. Numeri che parlano da soli e dimostrano quanto si possa puntare in alto anche in un stalla di montagna e di piccole dimensioni, che dieci anni fa viaggiava sui 26 litri e dove non si fecondavano di certo manze di 400 kg a 13 mesi di vita come invece accade oggi.






La collaborazione con Tecnozoo ha permesso all’azienda di Baranello di arrivare recentemente ai 36 litri di media
 

Lo spazio è vita

“Per noi - spiega Gianni - lo spazio è il primo fattore di benessere animale e i paddock che vacche in produzione, animali in asciutta e manze hanno a disposizione è la nostra arma segreta”. Abituati alle stalle padane, vedere delle Frisone sgroppare e correre serene giù per una ripida collina colpisce non poco, ma loro non se ne curano troppo, smentendo il fatto che la Holstein sia troppo delicata per simili prestazioni atletiche. Stesso trattamento anche per gli animali prossimi al parto ai quali è riservato un piccolo paddock, annesso al ricovero in cui sono ospitati, uno spazio costruito in economia, ma perfettamente funzionale allo scopo.


La collaborazione con Tecnozoo ha permesso all’azienda di Baranello di arrivare recentemente ai 36 litri di media

“L’azienda della famiglia Discenza - spiega lo specialista Tecnozoo Massimiliano Paoletti - è la dimostrazione di quanto una genetica di alto livello, unita ad una gestione professionale possa fare la differenza. Basti guardare all’attenzione con cui viene impostato il management del periparto e la transizione per comprendere i traguardi che questi allevatori si sono posti e che vogliamo raggiungere insieme. Come Tecnozoo il nostro contributo è quello di essere a fianco di Gianni e Antonello, condividerne il percorso di crescita e offrire alla loro mandria, in ogni fase, il meglio che la tecnologia nutrizionale mette a disposizione. E poco importa che siamo in montagna, con tutte le difficoltà che questo comporta, perché i veri allevatori vengono sempre fuori”. I risultati non hanno bisogno di commenti. 


Massimiliano Paoletti, il medico veterinario della squadra Tecnozoo. insieme ai Discenza