Le possibili applicazioni della “in vitro embryo production”

Le nuove tecnologie per la riproduzione animale possono avere un grande impatto anche sulle razze a limitata diffusione

Gestione mandria

Le possibili applicazioni della “in vitro embryo production”

È una tecnologia di alto livello, ma il suo impiego può andare oltre gli utilizzi classici nelle stalle da latte

Pur essendo vero che l’Embryo Transfer è una tecnica da indirizzare alla parte migliore della propria popolazione, con la tecnologia IVP (In Vitro Embryo Production) si possono aprire anche altre interessanti applicazioni. Di seguito alcune proposte per aprire la discussione.
 

Selezione in purezza

Individuata la parte migliore della propria mandria, si può puntare ad ottenere da essa una progenie più numerosa, accelerando così il progresso genetico. Grazie all’avvento della genomica risulta o risulterà presto, molto più facile ed attendibile individuare le donatrici su cui lavorare, eventualmente impiegando seme sessato. È  fondamentale in questo contesto avere ben chiari i propri obiettivi di selezione: produzione, fitness, morfologia “descritti” dall’indice composto (ufficiale o personalizzato) che ispira maggior fiducia. Non è sbagliato poi pensare di perseguire contemporaneamente più obiettivi, creando diverse linee di selezione all’interno della stessa mandria (indici, morfologia, caseine, colore del mantello, ecc.), l’importante è che siano ben definiti e distinti.
Le razze da latte a diffusione cosmopolita (Frisona, Jersey, Bruna, Pezzata Rossa) utilizzano questo modello da molto tempo, ma è applicabile anche alle le nostre pregiate razze da carne (Piemontese, Chianina, Marchigiana, Romagnola, Podolica) ed anche per la Bufala mediterranea italiana. Programmi di conservazione delle razze autoctone (Grigio alpina, Reggiana, Agerolese) si possono altresì giovare dell’applicazione di questa tecnica.
 

Incrocio da latte

Gli allevamenti che hanno scelto di mungere bovine frutto di incrocio, solitamente con base Frisona, incorrono nel problema della scelta di quale razza utilizzare per fecondare per ottenere la rimonta; più in generale nelle generazioni successive alla F1 tende a diluirsi l’effetto della “eterosi dell’ibrido”. Utilizzando la ET si può far costantemente ricorso alle razze pure, ottenendo sempre e solo soggetti di F1. Si possono ottenere anche rapidamente e stabilmente mandrie (o per lo meno gruppi consistenti) con prevalenza di varianti caseiniche desiderate, oppure polled.
 

Beef on dairy

La produzione di vitelli da carne nati da fattrici da latte è pratica tornata in auge recentemente mediante l’incrocio, ma una opportunità volta a migliorare la qualità del vitello nato consiste nel trasferimento sulla fattrice lattifera di un embrione di razza pura da carne quale Angus, Wagyu, Limousine.
 

Sostituzione

In caso ci si sia resi conto che una razza diversa da quella allevata sarebbe più adatta al proprio modello di business, la sostituzione sarebbe ottenibile praticamente in una unica generazione.

Paolo Grendene