Controllare lo stress termico per prevenire le zoppie

Gestione mandria

Controllare lo stress termico per prevenire le zoppie

Un’integrazione della dieta con Zinpro Performance Minerals® contribuisce alla prevenzione delle patologie podali che tendono a manifestarsi in autunno

Le giornate si allungano e il calore estivo ci assalirà prima che ce ne rendiamo conto. Mentre tutti sappiamo che il controllo degli effetti negativi dello stress da caldo è una preoccupazione per gli allevatori, non tutti sanno che lo stress da caldo può provocare anche altri problemi, e non solo produttivi, che si manifesteranno in autunno. Ogni vacca da latte ha una soglia entro la quale è in grado di espletare le proprie normali funzioni corporee. Quando l’ambiente è troppo caldo e la vacca comincia a provare stress da caldo (indice di temperatura-umidità superiore a 68), comincia a modificare il proprio comportamento per dissipare il calore in eccesso.
 

Effetti nefasti

Per esempio, il primo atteggiamento durante lo stress da caldo è quello di trascorrere moltissimo tempo in piedi. Normalmente, quando una vacca si sdraia, la sua temperatura interna aumenta, pertanto la vacca trascorre più tempo in piedi, al fine di favorire la termoregolazione. La vacca da latte compromette così l’efficienza produttiva, infatti avrebbe bisogno di almeno 12 ore di riposo al giorno per riprendersi dallo stress metabolico e per massimizzare la produzione di latte. In condizioni di stress da caldo, anche il flusso sanguigno viene deviato dal tratto gastrointestinale alla cute, al fine di contribuire alla dissipazione di calore. Ciò può compromettere l’integrità intestinale degli animali. La mancanza di sangue a livello intestinale altera l’unione (rottura delle giunzioni serrate) tra le cellule (enterociti), e aumenta la permeabilità intestinale. La maggior permeabilità intestinale provoca un’infiammazione generalizzata. Tutti questi fattori avranno conseguenze immediate per le vacche, come ad esempio la diminuzione dell’ingestione. Inoltre, l’insorgere dello stato infiammatorio richiede un ulteriore dispendio energetico e questo comporta la riduzione della produzione di latte. Col tempo questi cambiamenti possono provocare l’insorgenza di zoppie, che si manifesteranno in autunno, persino dopo che la temperatura si sarà rinfrescata.

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La vacca in stress da caldo trascorre più tempo in piedi ed è esposta a maggiori sollecitazioni podali
 

Patogenesi

Ci sono tre ragioni principali per cui lo stress da caldo in estate può provocare zoppia in autunno:
• dal momento che la vacca trascorre più tempo in piedi anziché a riposare, essa è esposta a maggiori sollecitazioni podali che alla lunga compromettono il processo di formazione della cheratina dello zoccolo e fanno sì che compaiano le lesioni;
• i sistemi per l’abbattimento del calore, come ad esempio gli irrigatori a spruzzo, possono avere un impatto negativo sull’integrità dello zoccolo. Questo aumento dell’umidità può far sì che la cheratina nello zoccolo si ammorbidisca, provocando ulteriori danni. Inoltre, le pozzanghere di acqua/melma possono essere una fonte di infezioni dello zoccolo;
• l’aumento dello stato infiammatorio della vacca sottrae energia anche alla produzione di cheratina. Ciò provoca una lenta riduzione della crescita e dell’integrità dello zoccolo, che subirà maggiori lesioni, visibili soprattutto in autunno.
Il primo passo per prevenire la zoppia autunnale provocata dallo stress da caldo è controllare correttamente lo stress da caldo durante l’estate mediante la nutrizione e i sistemi di abbattimento del calore.
 

Nutrizione e oligoelementi

Non ci sono metodi con cui possiamo aumentare l’apporto energetico: aumentando la densità della razione, potremmo infatti provocare ulteriori problemi digestivi e metabolici. Pertanto, la cosa che possono fare gli allevatori è riservare i foraggi di miglior qualità e di massima digeribilità alle vacche a maggior rischio di zoppia durante lo stress da caldo, ovvero alle vacche in transizione e ad elevata produzione.
Un’altra cosa importante da fare è fornire abbondante acqua di abbeverata.
Inoltre, gli allevatori dovrebbero aggiungere oligoelementi alla razione. Zinco, manganese e rame svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento del sistema immunitario e sono componenti base per la creazione di una buona cheratina degli zoccoli, per il mantenimento dell’integrità di tutti gli epiteli (compreso quello intestinale), dei legamenti e dei tendini.
Fornire forme più prontamente disponibili di oligoelementi, come Zinpro Performance Minerals®, aiuta le vacche ad assorbire più nutrienti e a modulare la risposta infiammatoria allo stress da caldo. Inoltre, grazie a questi oligoelementi, continua la produzione di cheratina degli zoccoli e viene mantenuta l’integrità dei tessuti del piede con conseguente prevenzione e riduzione delle zoppie.

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Grazie all’integrazione della dieta con una fonte ad elevata biodisponibilità di zinco, manganese e rame, la produzione di cheratina degli zoccoli continua senza interruzioni e l’integrità dei tessuti podali viene mantenuta
 

In conclusione

Lo stress da caldo è il fattore che contribuisce maggiormente alla zoppia delle vacche. Se lo stress da caldo può ostacolare la produzione di latte in estate, la successiva zoppia potrebbe provocare il proseguimento delle conseguenze negative in autunno. Investire in strategie per il controllo dello stress da caldo (per esempio mediante ventilazione e irrigatori a spruzzo, nonché mediante nutrizione con oligoelementi) genera sempre un ritorno economico positivo.
I migliori allevatori sono quelli capaci di attuare strategie quotidiane, con un occhio al futuro. Attraverso l’abbattimento del calore estivo e l’utilizzo di Zinpro Performance Minerals® nella razione, è possibile controllare gli impatti negativi dello stress da caldo durante l’estate, e allo stesso tempo, impedire che si manifesti la zoppia in autunno. 

di Arturo Gomez, Zinpro Corporation