Le francesine a "tutto mais" dell'azienda Caratto

Claudio Caratto con il figlio Stefano e con il cugino Anselmo Caratto

Gestione mandria

Le francesine a "tutto mais" dell'azienda Caratto

Non appena giunte in allevamento dai pascoli d’Oltralpe, le giovani bovine di razza Limousine e Blonde d’Aquitaine vengono ingrassate con una dieta molto ricca di amido, ma sapientemente equilibrata e ottimamente digerita, messa a punto in collaborazione con gli specialisti Purina®. I risultati? Eccellenti...

Una carne “di velluto”. È questo il tratto distintivo che caratterizza la specialità dell’azienda agricola Caratto di Ceresole d’Alba (Cn), le manze da macello. Animali che vengono importati dalla vicina Francia a un’età di 8-9 mesi e a un peso vivo di 250-300 kg, e che dopo aver soggiornato in questa stalla per circa 200 giorni, diventano dei veri e propri concentrati di muscolosa bontà.
“Ingrassiamo ristalli da una vita – ci dicono i titolari dell’azienda, i cugini Claudio e Anselmo Caratto – ma le  cose non sono mai andate così bene come nell’ultimo periodo. Merito di un’alimentazione finalmente azzeccata, che ci ha permesso di ridurre i costi produttivi e di migliorare le performance”.

Dopo l’arrivo dalla Francia e una quindicina di giorni di acclimatamento, le bovine vengono messe a regime

Amido a volontà

Fieno lungo aziendale e concentrati, costituiti a loro volta da due soli alimenti: 75% granella di mais macinata e 25% di un particolare nucleo Purina® Beef Active, il 260 N. È questo il segreto che si cela dietro al successo dell’azienda Caratto.
“Non avremmo mai pensato che dei bovini e in particolare delle femmine potessero digerire bene così tanto mais – riflette Claudio  Caratto – ma è esattamente quello che avviene. Le bovine stanno benissimo, e quando  le vendiamo ai macelli si presentano sempre in un ottimale stato di finissaggio”. La macellazione, precisa il cugino  Anselmo, avviene ad un’età di 16-17 mesi, quando le Limousine e le Garonnesi di casa pesano 530-
540 chili. L’azienda dispone di un centinaio di ettari di terreno, su 60 dei quali la famiglia Caratto produce frumento tenero, portandosi a casa la paglia che serve per le lettiere. I rimanenti 40 ettari vengono coltivati loietto mentre il mais granella utilizzato per l’ingrasso è tutto acquistato. “Il loietto viene affienato – osserva Anselmo – e quello che non consumiamo in azienda, lo vendiamo agli allevatori di vacche da latte”.

Sergio Ricci di Purina® con Stefano Caratto. La farina di mais di produzione aziendale costituisce l’alimento principe della dieta di casa

Pronti, via!

Breve ricognizione in allevamento, a cominciare dai ricoveri dove vengono accolti i ristalli freschi di arrivo dalla Francia. Le bovine vengono infatti isolate in “quarantena” per circa un paio di settimane: “le vacciniamo e le alimentiamo con solo fieno a volontà e mangime razionato. Poi, quando le vediamo pronte, passano in stalla, dove iniziano subito con la razione dell’ingrasso”. Entrando in stalla il colpo d’occhio è magnifico: ecco i gruppi di giovani bovine, separate per razza e per taglia, intente a riposare nei loro box su lettiera permanente. La calma regna sovrana. E davanti alle mangiatoie ecco i cumuli di mais macinato pronto all’uso. “Con la dieta molto ricca di amido – ribadisce Claudio – non abbiamo mai avuto problemi di acidosi ruminale, e questo grazie all’effetto tampone del nucleo Purina®. In più, come vedete, gli animali sono tranquilli, e anche l’intestino lavora bene, come dimostrano le feci ben conformate e le lettiere asciutte”.


L’azienda è seguita dalla Concessione Purina® Beppe Rosso con l’agente di zona Cristiana Giordano

Oltre le aspettative

Lo stato di salute eccellente di rumine ed intestino con questi livelli di amido sono la migliore garanzia per una ottimale trasformazione dell’energia in crescita e finissaggio. Tutto questo addirittura attraverso un sempre gradito contenimento dei costi!