Vacche poco fertili? Parlane con lo specialista Emilcap

Bovine da 40 litri di latte di media sono caratterizzate da una intensissima attività a livello epatico

Gestione mandria

Vacche poco fertili? Parlane con lo specialista Emilcap

Una consulenza globale per essere sempre più vicini agli allevatori e trasformare i dati aziendali in valore aggiunto per la stalla. Per una mandria efficiente e produttiva

Negli ultimi decenni si è assistito ad un enorme salto di qualità nelle stalle di bovine da latte, sia per quel che riguarda la selezione ed il progresso genetico, sia per il benessere animale. Eppure assistiamo sempre più frequentemente a fenomeni di ipofertilità nelle bovine ad alta produzione.
Che cosa è cambiato in questi animali? Molto. Le bovine moderne sono nettamente diverse, anche sul piano fisiologico, rispetto alle vacche di vent’anni fa.
Per supportare la produzione lattea, le vacche hanno ingestioni medie di 24-26 kg ss; questo aumento di assunzione della sostanza secca aumenta il catabolismo degli ormoni steroidei, con conseguente minor circolazione degli stessi nel flusso ematico. L’alterazione delle concentrazioni di estrogeni e progesterone ha conseguenze pratiche, responsabili delle basse performance riproduttive delle bovine da latte ad elevata produzione. Il flusso epatico di sangue/per ora è nettamente aumentato in ragione della quantità di latte prodotto.
Una bovina che produce meno di 30 litri di latte al giorno ha un flusso epatico di sangue/per ora di 700-800 litri; una bovina che produce tra 30-40 litri di latte al giorno, ha un flusso epatico di 1.200-1.600 litri. Ne deriva quindi che un fegato mal funzionante (in condizioni di steatosi, come è frequente riscontrare in uscita dai mesi estivi) catabolizza gli ormoni steroidei con conseguente ridotta fertilità.
Allo stesso modo anche un eccesso di tessuto adiposo crea condizioni sfavorevoli ad una buona fertilità, in quanto vi è un eccesso di endorfine ed encefaline che causano un feedback sull’asse ipofisario tale da aumentare la secrezione di prolattina a scapito del GnRH, portando ad avere follicoli meno fertili.

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Il calo della fertilità è spesso causato dalle modifiche alla fisiologia della bovina in seguito all’aumento delle produzioni di latte
 

Cambio di visione

In conclusione, sulla base di queste osservazioni, è chiaro come l’aumento delle produzioni abbia determinato il peggioramento delle performance riproduttive, ma non dobbiamo pensare che l’unica alternativa sia tornare alle basse produzioni.
Dobbiamo quindi cambiare il nostro approccio e Emilcap ha una proposta concreta: si chiama “Linea Solving”. Una consulenza globale, sviluppata insieme agli allevatori per saper gestire crescita genetica e crescita del management aziendale, supportando le decisioni con un percorso di analisi dei dati, analisi ematiche e sviluppando una nutrizione mirata alle esigenze della mandria. 

di Alice Rosati, Servizio tecnico Emilcap Mangimi