Alle Masserie Saraceno le vacche vanno al mare

L’attuale stalla, efficiente e produttiva, ma pur sempre costruita una trentina di anni fa

Gestione mandria

Alle Masserie Saraceno le vacche vanno al mare

Ad Atella (Pz), nel cuore della Lucania, sta nascendo una delle stalle più moderne d’Italia, la cui progettazione è fortemente ispirata al benessere animale

Nel mondo della Frisona basta dire Don Mimì e tutti sanno di chi si parla. Perché Domenico Saraceno è stato uno degli storici protagonisti dell’epopea Holstein in Italia, iniziando ad occuparsi di questa razza più di 40 anni fa, quando i capi di pregio si andavano ad acquistare direttamente in Nord America.

Gordie Jones, Don Mimì, Domenico Saraceno, Fattorie Donna Giulia, edilizia zootecnica
Don Mimì, cultore della storia del Mezzogiorno e grande appassionato di Frisona

Oggi è Marco Saraceno a continuare il progetto del padre e a rinnovare ulteriormente l’allevamento di Atella (Pz), con la costruzione di una nuova stalla che dovrà dare una ulteriore spinta ad una mandria che a regime arriverà ai 1.100 capi, spostandosi dalle 2 alle 3 mungiture e alzando le medie produttive dagli attuali 34,5 ad almeno 40 litri. Un investimento importante, pensato per dar vita ad una struttura dove l’obiettivo dichiarato è innalzare ancora il livello di benessere della mandria e investire sulla salute animale, con scelte tecniche visionarie, ma di grande efficacia.

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Per Marco Saraceno il primo fattore produttivo di un allevatore deve essere il benessere animale

Gordie Jones, Don Mimì, Domenico Saraceno, Fattorie Donna Giulia, edilizia zootecnica
Nel mondo della Frisona basta dire Don Mimì, alias Domenico Saraceno, e tutti sanno di chi si parla 
 

Sabbia marina

Il tour di questo grande cantiere inizia dai grandi paddock che affiancano il nuovo allevamento, già calpestabili, nonostante la pioggia abbia sferzato pesantemente questo lembo di Vulture lucano e abbia smesso di cadere da pochi minuti: “Gli animali - spiega Marco - devono avere la possibilità di muoversi e di sgambare in libertà, in qualsiasi istante della giornata. Allora abbiamo deciso di portarli al mare e abbiamo fatto arrivare in azienda 200 bilici pieni di sabbia da Ginosa Marina (Ta) con cui sono stati riempiti i paddock, che in questo modo riescono a drenare la pioggia in pochi minuti e sono praticabili anche dopo un pesante acquazzone.

Gordie Jones, Don Mimì, Domenico Saraceno, Fattorie Donna Giulia, edilizia zootecnica

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La vitellaia in allestimento e uno dei grandi paddock con uno strato di 40 cm di sabbia di mare per avere un drenaggio perfetto

Questa soluzione ha avuto un costo notevole, rispetto alla classica modalità con cui si realizzano i paddock, ma abbiamo scelto questa strada perché il primo obiettivo è la salute animale. È un’esigenza assoluta in tutte le stalle, ma ancor di più in questa realtà, che è da sempre il punto di forza di una filiera di alta qualità, che nasce in allevamento e viene valorizzata dalle Fattorie Donna Giulia, l’impresa di trasformazione che la nostra famiglia e la famiglia Bochicchio hanno creato in questi anni di cammino”.
 

I consigli di Gordie

A ispirare e guidare Marco Saraceno nel progetto della nuova stalla anche il veterinario americano Gordie Jones, uno dei massimi esperti mondiali dell’allevamento da latte: “Per realizzare la nuova stalla - spiega Marco - abbiamo avuto la fortuna di poterci avvalere di progettisti e tecnici di fama nazionale e internazionale. Prima di ultimare il progetto sono stato una decina di giorni negli Stati Uniti a visitare stalle molto diverse fra loro, per studiare i pavimenti, le dimensioni dei corridoi e quei particolari che alla fine di un lavoro complesso come questo fanno la differenza. I raschiatori non sono tutti uguali, né sono montati allo stesso modo, ma influenzano profondamente le dinamiche di una mandria che in quella corsia passa tutta la sua vita.

Gordie Jones, Don Mimì, Domenico Saraceno, Fattorie Donna Giulia, edilizia zootecnica
Lei è Dada, lo splendido Alano che presidia placidamente le Masserie Saraceno

Allo stesso modo con Gordie Jones sabbiamo parlato a lungo della profondità delle cuccette, della necessità o meno di avere le autocatture, di come impostare la ventilazione. È stato un prezioso confronto fra realtà geograficamente lontane, ma estremamente vicine negli obiettivi. Oggi non sono ancora installate, ma a breve arriveranno delle speciali luci a led per illuminare con precisione la mangiatoia e garantire allo stesso tempo una luminosità inferiore nella zona di riposo degli animali, con lo scopo di rispettare le esigenze etologiche di un animale che in natura è alla mercè dei predatori. In questo modo le vacche saranno invogliate ad alimentarsi anche nelle ore notturne, aspetto fondamentale nei mesi caldi per tenere alta l’ingestione, ma importante durante tutto l’anno”.
 

Preziosa acqua

La nuova stalla ha più di 15mila metri quadrati di tetti e i Saraceno hanno costruito a valle un bacino di raccolta dell’acqua piovana per non disperdere questa risorsa fondamentale per un’azienda situata nel cuore della Lucania, che dell’irrigazione ha fatto una chiave di volta: “Pensare di essere un’azienda irrigua nel Mezzogiorno - commenta Marco Saraceno - può sembrare una sfida e in effetti lo è.

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Spazio ai foraggi per una razione rispettosa della fisiologia della bovina

Gordie Jones, Don Mimì, Domenico Saraceno, Fattorie Donna Giulia, edilizia zootecnica
In una parte della nuova stalla sono già stati spostati alcuni animali

Ma ci siamo affidati ad un esperto israeliano e alla sua esperienza nella gestione della risorsa idrica, e oggi grazie alla diga, ad una serie di pompe collocate strategicamente e a delle ali piovane interrate riusciamo a portare la produttività dei nostri terreni a livelli che altrimenti non sarebbero possibili. Il nostro è un approccio globale, intendendo la stalla come un tassello di un sistema che deve puntare concretamente, e non solo a parole, alla massima sostenibilità economica ed ambientale”.
 

Non disturbare

Ma a colpire è anche la distribuzione degli spazi dentro alla nuova stalla, perché Marco vuole che le bovine siano disturbate il meno possibile durante la giornata: “Ci sono allevamenti in cui la struttura delle corsie crea un costante traffico di persone e di mezzi e questo non va bene per la tranquillità delle vacche. Nel nostro progetto c’è un’area a disposizione del dott. Felice Sassano, il nostro veterinario aziendale, e dei suoi collaboratori, con un fisiologico movimento di persone e animali, ma a parte questa zona operativa il resto della stalla vedrà solo il passaggio del carro unifeed per scaricare la foraggiata e basta. L’obiettivo - dice Marco - è di non far entrare nessuno, 24 ore su 24, sia per motivi di biosicurezza, sia per lasciare ruminare serene le nostre bovine. Quello è il loro lavoro e noi allevatori, dopo aver investito in genetica e nutrizione, dobbiamo tutelare il nostro patrimonio mettendo gli animali nelle migliori condizioni per Discorso analogo anche per il benessere delle persone che in stalla lavorano tutti i giorni e tutto il giorno, ad incominciare dalla sala mungitura”.

Gordie Jones, Don Mimì, Domenico Saraceno, Fattorie Donna Giulia, edilizia zootecnica

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A poche centinaia di metri dalla stalla sorge Fattorie Donna Giulia, azienda di trasformazione del latte, intitolata alla moglie di Don Mimì e madre di Marco

La nuova sala avrà il pavimento della fossa riscaldato e sarà dotata di lampade riscaldanti per gli operatori, nonché di alcuni locali annessi con sala mensa e sala Tv, dove poter prendere un caffè in tranquillità e tornare al lavoro al meglio delle condizioni. Qui, con la terza mungitura, ci sarà attività per 12 ore al giorno e le persone impegnate in queste mansioni potranno trovare un ambiente confortevole, specialmente nei freddi inverni del Vulture: “a regime - conclude Marco Saraceno - mungeremo 550 vacche. Abbiamo scartato il robot perché avremmo avuto bisogno di 10 postazioni con un investimento di 1,5 milioni di euro. Né ce la siamo sentiti di passare alla giostra, struttura che ha sempre una delicata problematica di carattere meccanico e che non mi avrebbe fatto dormire sonni tranquilli. Abbiamo invece optato per una sala di ultima generazione, con laboratorio di analisi su ogni gruppo che ci permetterà anche di analizzare il progesterone del latte e rivedere in questo modo tutta la logica dei trattamenti ormonali sulle vacche per la sincronizzazione dei calori, in vista di un possibile passaggio al biologico della nostra produzione. È questa l’innovazione che fa la differenza e che può riavvicinare il consumatore al nostro mondo in un’ottica di trasparenza totale: perché non abbiamo nulla da nascondere ed è ora di dirlo a gran voce

Gordie Jones, Don Mimì, Domenico Saraceno, Fattorie Donna Giulia, edilizia zootecnica
Anche il biogas, alimentato solo con deiezioni, completa la struttura aziendale