I giganti della Murgia

L’azienda Querceta è situata nella Murgia barese, fra campi coltivati a foraggere, pascoli e boschi di querce

Gestione mandria

I giganti della Murgia

L’azienda Masserie Amiche di Putignano (Ba), condotta dai fratelli Gianluca e Piero Gigante, rappresenta una "case history" di successo

Sono talmente tanti i punti di forza dell’azienda zootecnica Masserie Amiche srl di Putignano (Ba), condotta dai fratelli Gianluca e Piero Gigante e più nota con il nome del marchio ufficiale Querceta, che si fa fatica a distinguere un ordine di priorità. Ma certamente dal loro insieme, sviluppato e amalgamato in 23 anni di attività zootecnica, sin dagli esordi nel 1997, emerge la storia di un’azienda unica nel suo genere, che poggia su una stalla ricca di 650 capi bovini, di cui 160 vacche in lattazione, e su una “porcilaia” all’aria aperta con 500 suini e vanta un unico corpo fondiario di 150 ha sulle colline della Murgia barese (110 in gran parte a seminativi e 40 a bosco e pascolo).

Querceta, bovini da latte, bovini da carne
Gianluca e Piero Gigante


Una storia il cui punto d’arrivo è la capacità, raggiunta da quasi due anni, di trasformare in azienda tutto il latte in latte alimentare e prodotti lattiero-caseari tradizionali e di alta qualità, e tutta la carne in tagli sopraffini e salumi di prestigio, e di esercitare per l’intera offerta la vendita diretta, saltando quasi sempre ogni intermediazione commerciale.
Un risultato reso ancora più valoroso dalla conduzione/gestione in biologico sia dell’allevamento sia del caseificio e della macelleria, con certificazione Icea.

Querceta, bovini da latte, bovini da carne
In primo piano insilato di triticale, grano tenero e orzo; in secondo piano il complesso aziendale
 

Il bene più prezioso

“La mandria bovina – sottolinea con orgoglio Gianluca – è sicuramente il nostro bene più prezioso. Alleviamo bovine di Frisona e Pezzata Rossa per il latte, con una produzione media giornaliera di 27-28 litri per vacca e una media di stalla di 43-44 quintali al giorno. Operando in biologico, non spingiamo troppo le vacche, in compenso riusciamo a portarne molte al quinto, sesto e perfino al settimo parto.

Querceta, bovini da latte, bovini da carne

Querceta, bovini da latte, bovini da carne
Per la produzione del latte i fratelli Gigante privilegiano le bovine di razza Frisona… e di razza Pezzata Rossa

Per la carne, invece, alleviamo vitelli e vitelloni di Angus e Podolica, nonché meticci ottenuti da incroci fra il toro aziendale di razza Angus e le femmine delle altre razze bovine; grazie alla macelleria utilizziamo tutti i capi bovini da carne o utilizzabili per la carne presenti in azienda, non vendiamo alcun capo ai commercianti. I suini sono incroci naturali fra Suino nero e Duroc o Cinta Senese o Large White; la commistione di queste razze alza il livello qualitativo della carne. Ogni anno macelliamo 350 bovini e 500 suini, con numeri in continua crescita”. L’impostazione dell’azienda sulla filiera corta biologica spinge i fratelli Gigante a scegliere le più opportune razze da latte e da carne, a gestire la genetica per assecondare tali profili produttivi, a condurre l’alimentazione in base alle variabili esigenze degli animali e a curarne al meglio il benessere, senza incorrere in alcuna forma di improvvisazione. “Alleviamo le vacche in lattazione a stabulazione libera con cuccette, corsia di alimentazione e paddock esterni – informa Piero –. Invece le vitelle, le manze e le vacche in asciutta e i capi bovini da carne trascorrono dalla primavera all’autunno molte ore al pascolo, la cui composizione botanica varia durante l’anno, ricevendo una integrazione alimentare a base di foraggi”.

Querceta, bovini da latte, bovini da carne
Le vacche in lattazione vengono allevate a stabulazione libera con cuccette, corsia di alimentazione e paddock esterni

Querceta, bovini da latte, bovini da carne
Con l’introduzione dei robot di mungitura, i fratelli Gigante hanno elevato molto il livello professionale dell’allevamento
 

Una medica super

Per ottenere alte rese di latte di qualità, gradevole al consumo fresco e ottimo da trasformare, i fratelli Gigante gestiscono l’alimentazione delle vacche curando la produzione diretta in azienda dei foraggi. “La scelta adeguata di sementi, tempi di semina e di sfalcio – puntualizza Gianluca – è decisiva per ottenere foraggi eccellenti in quantità e qualità. Produciamo insilato di un miscuglio di cereali composto da triticale, grano tenero e orzo, insilato di sorgo, foraggio in rotoballe di erba medica e di erbaio misto di avena, loietto e trifoglio incarnato. Particolarmente preziosa per la qualità del latte e della carne è l’erba medica, della quale facciamo 5-6 tagli all’anno: la raccogliamo con tutta la foglia e l’avviamo all’essiccatoio, dotato di 16 postazioni per rotoballe, per impedire che col tempo ammuffisca e per preservare le proteine, in alcuni tagli pari al 22-23%.


Querceta, bovini da latte, bovini da carne
L’essiccatoio consente di mantenere intatto il valore nutritivo dell’erba medica, destinata alle vacche in lattazione

L’erba medica favorisce, nelle carni di animali di razze predisposte, come la Angus, o di incroci di essa, la formazione del grasso di marezzatura, che rende la carne più sapida e ricercata”.
Per i foraggi l’azienda Querceta è autosufficiente, anche grazie a contratti di interscambio con vicine aziende biologiche, “alle quali – informa Piero – cediamo letame in cambio di foraggio coltivato secondo le nostre regole, un espediente utile per approvvigionarci e raggiungere il carico di bestiame di 2 Uba/ha previsto per l’agricoltura biologica, ma anche per dare l’opportunità ad altre aziende di fare rotazione di colture. Acquistiamo mangimi solo per gestire il robot di mungitura, cioè per attirare con essi la vacca che va naturalmente a farsi mungere. Compriamo invece materie prime biologiche, mais, favino, orzo e crusca, direttamente da altri agricoltori biologici, saltando la fase commerciale per conoscere e apprezzare direttamente la loro qualità, le sfariniamo con il molino aziendale e inviamo gli sfarinati ai silos, dai quali poi carichiamo il carro miscelatore”.

Querceta, bovini da latte, bovini da carne
Le deiezioni animali costituiscono una preziosa risorsa naturale che i fratelli Gigante valorizzano anche con i contratti di interscambio
 

Risorse naturali

Per i fratelli Gigante è un imperativo valorizzare tutte le risorse naturali disponibili. “Le prime a cui abbiamo pensato – osserva Gianluca – sono le deiezioni animali. Grazie al pavimento inclinato sottostante la stalla esse defluiscono per caduta naturale in una prevasca. Da questa una pompa le invia in un separatore che divide la parte liquida da quella solida.
Le deiezioni liquide vengono immesse in due vasche di stoccaggio da 1.000 m³ ciascuna e poi inviate mediante una pompa sotterranea in una rete di tubi nei campi, dove vengono distribuite con un irrigatore semovente. Quelle solide vengono o commercializzate subito oppure trasferite in un altro sito aziendale per maturare e poi essere vendute. L’altra importante risorsa è il sole, la cui energia la valorizziamo con un impianto fotovoltaico da 160 kW che ci rende autonomi per il fabbisogno di energia elettrica”.

Querceta, bovini da latte, bovini da carne
L’impianto fotovoltaico da 160 kW rende l’azienda Querceta autonoma per il fabbisogno di energia elettrica
 

Spazio ai robot

I fratelli Gigante hanno sempre puntato a elevare il livello professionale del loro allevamento. Ma esso è davvero diventato un punto di riferimento per gli altri allevatori del polo zootecnico della Murgia barese e tarantina quando hanno adottato i robot di mungitura. “Abbiamo inaugurato il primo un anno fa, il secondo lo scorso settembre, il terzo lo installeremo il prossimo marzo – precisa Gianluca –. Per osservare il comportamento delle vacche e gestire i robot in maniera ottimale, ne abbiamo scaglionato l’introduzione. I vantaggi sono comunque evidenti: il controllo totale della salute e delle condizioni generali di ogni vacca in lattazione; il miglioramento del benessere delle vacche, non stressate dalle mungiture a orari definiti e dai lunghi tempi di stazionamento in sala attesa e libere di farsi mungere fino a 4-5 volte al giorno, in base all’impostazione aziendale; l’eliminazione della fatica fisica della mungitura, sostituita da rapidi controlli, con valorizzazione del lavoro dell’operaio. Anche nell’impiego dei robot siamo autodidatti, abbiamo imparato dai nostri errori, in primo luogo nella stalla. Ma abbiamo tanta buona volontà e ci stiamo organizzando per migliorarci ulteriormente. Per soddisfare le esigenze di trasformazione del latte abbiamo in programma di realizzare un nuovo più grande caseificio e di spostare nei locali di quello attuale la macelleria, il cui lavoro cresce ugualmente”.

di Andrea Maffei

Querceta, bovini da latte, bovini da carne
I prodotti lattiero caseari della Querceta, freschi e stagionati, sono molto ricercati in Italia e all’estero