Indici pubblici e indici “privati”: la differenza

Gli indici sono sempre una indicazione preziosa nelle scelte dell’allevatore

Gestione mandria

Indici pubblici e indici “privati”: la differenza

Due strumenti al servizio dell’allevatore di cui conoscere origini e limiti. Senza dimenticare il ruolo centrale di Interbull per chi si occupa di genetica

Negli ultimi anni la genomica e tutte le sue applicazioni hanno decisamente rivoluzionato la selezione delle grandi razze da latte. Hanno permesso di migliorare l’efficacia dei programmi di selezione e anche di sviluppare nuovi strumenti per individuare superiorità genetica in caratteri molto complessi e costosi da rilevare. È stato possibile sviluppare indici per la resistenza alle patologie per le quali era possibile una raccolta dati standardizzata e per l’efficienza alimentare o la resistenza allo stress da caldo, ad esempio.

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Gli indici calcolati a livello nazionale sono quelli in grado di meglio prevedere le performance future delle figlie di tori che ancora non hanno figlie in produzione nel proprio Paese

Molti di questi indici sono stati sviluppati all’interno delle organizzazioni e degli enti che da sempre si occupano di valutazioni genetiche e che si confrontano fra loro a livello internazionale attraverso il circuito delle valutazioni internazionali di Interbull. Sono nati anche molti altri indici genetici che sono stati sviluppati “privatamente” da singoli centri di FA, multinazionali o sono collegati a progetti autofinanziati. Ci sono sostanziali differenze fra gli uni e gli altri: conoscerle può essere di aiuto nell’orientarsi sul loro utilizzo in maniera ottimale.
 

Pubblico e privato

Per indice pubblico intendiamo un indice che viene sviluppato e pubblicato a livello nazionale da un’organizzazione o un ente che fa questo lavoro fornendo un servizio che sta alla base del lavoro di selezione di tutti gli allevatori di un Paese. Le informazioni riguardo al calcolo degli indici sono pubbliche e molto trasparenti e, almeno nel mondo delle razze da latte, fanno parte di una rete internazionale collegata a Interbull. Questo centro, dagli anni ‘90, è il riferimento che, attraverso lo scambio regolare di dati ed informazioni di tipo genetico ed anagrafico, consente di confrontare fra loro nella maniera più accurata possibile gli indici dei tori di cui è pubblicato un indice in uno qualsiasi dei Paesi che aderiscono al servizio. Questo consente da anni di avere le informazioni più corrette possibile su quanto vale un toro nelle condizioni di allevamento specifiche del Paese in cui si trova. I dati su cui si basano questi indici sono raccolti a livello nazionale su tutta la popolazione che aderisce ai controlli funzionali. A fianco di ciascuno di questi indici è pubblicata un’attendibilità calcolata sulla base di standard internazionali.
Per indice privato si intende un indice che è prodotto da un’azienda per i suoi clienti, siano essi allevatori che acquistano il seme dei loro tori, oppure acquistano test genomici con dei chip a Dna appositamente sviluppati per fornire specifiche informazioni di tipo genetico. Ci sono anche indici prodotti all’interno di progetti autofinanziati che sviluppano servizi solo per i partner del progetto come Genosantè in Francia o l’Indice Biogeni in Italia. Per tutti questi indici che hanno comunque alla base della solida ricerca scientifica o tecnica è, in generale, più complesso accedere a tutti i dettagli di come sono calcolati. Sono, di fatto, “autoreferenziali”: non c’è nessun ente super partes o una rete internazionale con cui si confrontano costantemente per validare e verificare sistema di calcolo.
 

Approccio diverso

La rete al cui centro sta Interbull è un comitato permanente di Icar, l’organizzazione internazionale che definisce gli standard per la corretta registrazione di dati di tipo zootecnico siano essi legati alla produzione, alla morfologia, alla funzionalità, alla gestione o alla salute. La Tabella 1 riporta in sintesi per i quattro diversi servizi di valutazione internazionale il numero di razze e Paesi coinvolti mentre la figura da una indicazione geografica precisa dei Paesi coinvolti.

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Sul sito di Interbull è possibile accedere in maniera trasparente ai dettagli della valutazione genetica Nazionale di tutti i paesi che aderiscono al servizio di valutazione internazionale delle razze da latte per i caratteri:
• produttivi;
• morfologici;
• salute della mammella (cellule e mastite);
• longevità;
• fertilità figlie;
• facilità di parto;
• mungibilità e temperamento.
Sul sito di Interbull si trovano anche tutte le informazioni di dettaglio su ogni giro di valutazione internazionale. Oggi si effettuano tre valutazioni internazionali all’anno seguendo un calendario condiviso ed approvato da tutti i Paesi aderenti ad aprile, agosto e dicembre.

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Per accedere ad uno o più servizi ciascun Paese paga una quota commisurata alla dimensione della popolazione controllata secondo uno schema condiviso e deve fornire informazioni dettagliate sul sistema di valutazione genetica utilizzato (che è richiesto vengano aggiornate ogni due anni) ed effettuare alcuni test che consentono di valutare la qualità e l’accuratezza generale degli indici genetici calcolati a livello nazionale. Inoltre, considerati i legami genetici esistenti fra le diverse popolazioni e l’effetto che un cambiamento nel sistema di valutazione di un singolo Paese può avere su tutti gli altri, prima di poter inviare indici risultanti da un significativo cambiamento nel sistema di calcolo o nei dati utilizzati ad Interbull per la valutazione ufficiale, occorre inviarli ad una valutazione test in modo che tutti i partecipanti possano esaminare gli effetti della variazione e gestire i cambiamenti che ne deriveranno a livello nazionale una volta introdotta la modifica. Nel corso dell’anno vengono quindi effettuati anche due test run per consentire a tutti di poter introdurre miglioramenti alle valutazioni genetiche nazionali in tempi rapidi anche a livello internazionale.


Trend genetici e sovrastime

Perché serve validare il proprio sistema di valutazione genetica e quali sono le verifiche oggi effettuate? I test di validazione richiesti per aderire alla valutazione internazionale riguardano soprattutto il trend genetico nel tempo (la media per anno di nascita), l’andamento della variabilità degli indici nel tempo (la deviazione standard genetica per anno di nascita). Sovrastima o sottostime in entrambi questi aspetti influenzano significativamente il risultato della valutazione genetica internazionale e ne compromettono l’accuratezza e la capacità di previsione. Obiettivo della valutazione internazionale è fornire la previsione più accurata di come si comporteranno le figlie di un toro rispetto alle contemporanee una volta che avranno partorito anche se il riproduttore ancora non ha figlie in quello specifico Paese (o perché utilizzato principalmente in altri Paesi o perché genomico).
I metodi di validazione sono attualmente 4 e cioè:
• Metodo 1
Confronta fra loro il trend genetico degli indici calcolati utilizzando solo i dati produttivi delle primipare e quello calcolato con tutte le lattazioni normalmente utilizzate per individuare eventuali sovrastima o sottostime legate ad un incorretta gestione di animali di età e ordine di parto diversi tra loro;
• Metodo 2
Analisi dell’andamento delle deviazioni delle figlie per anno: per ogni toro la deviazione media dovrebbe essere costante nel tempo se il modello tiene conto correttamente degli effetti non genetici. E’ utile per identificare se ci sono effetti di tipo non genetico che influenzano gli indici e che evidenziano sovrastima o sottostime che vanno corrette;
• Metodo 3
Confronto degli indici calcolati oggi con gli indici calcolati 4 anni prima. Il metodo aiuta a stimare la variabilità apportata al sistema delle valutazioni genetiche dall’arrivo di nuove figlie e nuove informazioni sui singoli riproduttori che dovrebbe essere stabile nel tempo. Se non lo è occorre introdurre dei correttivi;
• Metodo 4
Analisi della variabilità genetica entro anno con test per l’identificazione di eventuali andamenti anomali e picchi estremi rispetto alla variabilità media attesa. Questo è un metodo messo a punto di recente e non è obbligatorio ma Interbull ne raccomanda l’applicazione per individuare eventuali aree di miglioramento della qualità delle stime degli indici genetici nazionali.
Il metodo 3 è obbligatorio per tutti i Paesi che non possono per ragioni diverse applicare il metodo 1 e 2, mentre è facoltativo per chi ha applicato metodo 1 e 2. I metodi di valutazione si applicano ad ogni singolo carattere e le informazioni sui risultati vanno forniti a Interbull insieme ai dati periodicamente: risultati anomali sul metodo 3 vengono approfonditi insieme ai responsabili delle valutazioni nazionali per identificare la ragioni dell’anomalia e lavorare per eliminarle. Tutto questo lavoro permette di affermare che le valutazioni nazionali dei Paesi che aderiscono al servizio di Interbull siano corrette ed esenti da importanti effetti di distorsione che ne compromettono l’attendibilità.
Con l’introduzione della genomica oggi la discussione in Interbull sta cercando di affrontare il problema che può essere introdotto nella valutazione genetica per il fatto che solo i migliori figli dei tori, individuati grazie al loro profilo genomico, arrivano a contribuire con figlie al sistema delle valutazioni genetiche nel suo complesso. È stato già dimostrato che questo fatto causa incorrettezze nella stima dei parametri genetici e si sta lavorando a soluzioni che ne riducano la portata.

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Indici privati: pro e contro

Gli indici che sono stati definiti “privati” sono sviluppati sulla base delle stesse ricerche scientifiche e tecniche che stanno alla base di quelli pubblici e spesso sono molto innovativi. Inoltre cercano di rispondere in maniera concreta alle nuove esigenze di miglioramento genetico delle moderne aziende da latte. Si basano su basi dati di aziende partner (che possono essere distribuite anche un po’ in tutto il mondo) generalmente un po’ più “ristretti” rispetto ad una intera nazione. Sfruttano le moderne tecnologie di calcolo e genomiche e, non a caso, puntano a dare strumenti agli allevatori per i quali avere indici di portata nazionale è più complesso e costoso, come ad esempio, i caratteri della salute o l’efficienza alimentare. Non è sempre possibile conoscere tutti i dettagli degli delle formule di calcolo specie degli indici che combinano più informazioni. Alcuni, non tutti, non hanno riferimenti di attendibilità precisi e per nessuno di questi esistono sistemi di validazione da parte di terzi come quelli messi in campo da Interbull per le valutazioni internazionali. Alcuni di essi sono espressi in dollari o in euro, altri identificano solo i tori migliori con stelle o particolari loghi, altri in termini percentuali o in unità di deviazioni standard con media zero o 100.
La Tabella 2 prova a fare un quadro complessivo di tutti questi indici “privati” e non ha la pretesa di essere esaustiva: molti degli indici robot pubblicati sui cataloghi dei principali centri di FA, ad esempio, possono essere considerati indici di questo genere ma non sono inclusi.
In estrema sintesi, questi nuovi indici danno indicazioni in aggiunta ai sistemi tradizionali e quindi sono strumenti estremamente preziosi. Vanno utilizzati con attenzione, magari incrociando le informazioni che forniscono con quelle più consolidate di qualche indice pubblico ufficiale.
Ad esempio, per quanto riguarda la salute, soggetti con valori genetici superiori dovrebbero ragionevolmente avere anche valori miglioratori per longevità, cellule somatiche, facilità di parto delle figlie, funzionalità di arti e piedi a seconda se parliamo di salute generale, salute della mammella, salute dell’apparato riproduttivo o salute del piede. Se parliamo di indici economici sarebbe poi importante, prima di utilizzarli, capire su quali presupposti si basano e se sono utili nel proprio specifico contesto economico.

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Prima di utilizzare gli indici economici sarebbe importante capire su quali presupposti si basano e se sono utili nel proprio specifico contesto economico
 

Scegliere con consapevolezza

Qualsiasi siano gli strumenti genetici che si utilizzano per la scelta dei tori per la FA o nella eventuale selezione genomica delle femmine è sempre bene ricordare che perché una azione di miglioramento genetico sia efficace occorre avere:
• un obiettivo chiaro dei risultati che si vogliono raggiungere;
• uno o più strumenti che aiutino a raggiungere l’obiettivo;
• una strategia di azione sia per i tori che per le madri delle future vitelle;
• strumenti per monitorare i risultati raggiunti.
L’altro elemento importante da tenere in considerazione è che gli indici calcolati a livello nazionale sono quelli in grado di meglio prevedere le performances future delle figlie di tori che ancora non hanno figlie in produzione nel proprio Paese.
Il valore degli indici calcolati in Italia è inestimabile per tutti gli allevatori che producono latte nel Bel Paese perché tengono conto dell’interazione che le diverse linee genetiche hanno con il sistema di allevamento nazionale e l’economia della filiera del latte ad esso connessa. Scegliere tori e madri di vitelle sulla base di indici di altri Paesi si traduce, di fatto, in una minore accuratezza, il che equivale, nel sistema delle valutazioni genetiche, ad un rischio maggiore di ritrovarsi con delle brutte sorprese alla prova dei fatti.

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Le valutazioni nazionali dei Paesi che aderiscono al servizio di Interbull sono corrette ed esenti da importanti effetti di distorsione che ne potrebbero compromettere l’attendibilità


di Fabiola Canavesi