Biancolatte & Rossorapa

La superficie destinata al pascolo in rotazione sta aumentando costantemente

Gestione mandria

Biancolatte & Rossorapa

Un’azienda bio a Cremona dove alla stalla da latte si affianca la produzione di ortaggi. È di Gianluca Ferrari, allevatore hi-tech con passione per il pascolo

A Gianluca Ferrari piace andare controcorrente. Non che produrre latte “bio” sia un atto eroico, ma quando vivi a Paderno Ponchielli, nel cuore della campagna cremonese, e decidi di coltivare medica, circondato da colleghi che hanno scelto la strada del “mais su mais”, qualche domanda prima o poi te la sei posta. Senza dimenticare che nel lessico della Cascina Villaretta ci sono parole come letame, sovescio, colture di copertura e la voglia continua di sperimentare nuove soluzioni per avvicinarsi alla terra con un senso di rispetto antico nei fondamenti, ma moderno nella sua declinazione.

Gianluca Ferrari, Cascina Villaretta
Per Gianluca Ferrari il latte non deve mai diventare una commodity

Gianluca è persona concretissima, quanto aperta all’innovazione. La sua è una stalla hi-tech con robot di mungitura e robot di alimentazione, nella quale si utilizza di routine il sessato e dove ogni attività, dalla campagna all’allevamento è inquadrata in una gestione economica analitica, per tenere sempre sotto controllo le spese e comprendere, conti alla mano, quanto costa produrre un litro di latte o un quintale di loietto. Perché essere un’azienda “bio” ti aprirà anche le porte di un mercato in espansione, ma sotto il profilo del processo produttivo alza i costi in maniera sensibile e pone vincoli non sempre facili da superare.

biologico, bovini da latte, Cascina Villaretta
Le cassette utilizzate per la consegna dei prodotti ortofrutticoli dell’azienda cremonese

Ma alla Cascina Villaretta le vacche sono solo una delle molteplici attività che compongono il fatturato aziendale e il latte si affianca a “Rossorapa”, il brand che Ferrari ha scelto per gli ortaggi provenienti dalle sue serre fotovoltaiche e per la frutta prodotta nei terreni che circondano la stalla. Consegna a domicilio per un servizio top a base di basilico, prezzemolo, peperoni, pomodori, zucchine, cetrioli, melanzane, zucche, pere, pesche, mele, kiwi, uva e tutto quanto si riesce a produrre seguendo il ciclo delle stagioni. Prezzi in linea con l’offerta, per una clientela alla ricerca di una proposta diversa. Se passate dal Joia, il ristorante stellato dello chef vegetariano Pietro Leeman, sappiate che buona parte delle verdure targate Rossorapa finiscono nel suo menù. Una collaborazione nata anni fa che con il tempo si è trasformata in una amicizia e dalla quale sono nati alcuni dei prodotti in vetro messi a punto da Gianluca Ferrari, firmati dal cuoco svizzero. Il tutto utilizzando solo l’energia solare (1MW) prodotta in azienda, venduta per l’80%, contribuendo in maniera concreta al bilancio della Cascina Villaretta.

biologico, bovini da latte, fotovoltaico, Cascina Villaretta
Buona parte dei pannelli fotovoltaici sono montati sul tetto delle serre
 

Il bio, scelta etica e imprenditoriale

“Vengo da una famiglia di agricoltori - ricorda Gianluca - ma con un salto di generazione, perché mio padre non si è mai occupato dell’azienda e il testimone me l’ha passato nonno Angelo. La decisione di puntare al biologico è stata dettata prima motivazioni etiche, poi è diventata una appassionante sfida tecnica e con il tempo si è trasformata in strumento imprenditoriale per essere presenti sul mercato da protagonisti e con una nostra identità.

biologico, bovini da latte, pascolo, Gianluca Ferrari, Cascina Villaretta
Le vacche sono solo una delle molteplici attività che compongono il fatturato aziendale

La Pianura Padana è una zona che deve confrontarsi con un oggettivo problema ambientale e le tecniche colturali che il biologico si porta dietro sono una possibile risposta. Certo, sono consapevole che un prodotto bio sia più costoso non solo per chi lo produce, ma anche per chi lo acquista, ma il suo valore aggiunto è proprio quello di trasferire alla collettività una serie di valori ambientali che ogni giorno diventano più importanti. L’errore è banalizzare il biologico, ridurre tutto ad una questione di costi e perdere credibilità”.

biologico, bovini da latte, pascolo, Gianluca Ferrari, Cascina Villaretta
La vitellaia, uno spazio pulito e confortevole a disposizione delle future vacche da latte
 

La stalla al servizio della campagna

Oggi alla Cascina Villaretta la stalla è tornata ad essere al servizio della campagna, apportando sostanza organica di pregio come il letame, dimensionando la mandria in modo da non avere un impatto eccessivo sui terreni e adottando tutte le migliori soluzioni tecnologiche disponibili: “Quando abbiamo scelto il biologico - spiega Ferrari - abbiamo riscoperto il valore della rotazione e del sovescio, tecniche colturali antiche come il mondo, ma abbiamo anche dato spazio all’elettronica e ai robot. Aldilà della poesia, non è facile conciliare i vincoli normativi che il biologico ti impone con quello che vorresti mettere in razione, specialmente per quanto riguarda la frazione proteica e bilanciare costi e produttività a volte diventa complesso. Non ci è concesso ad esempio - racconta Gianluca - l’impiego delle farine di estrazione e quindi occorre prendere in considerazione prodotti alternativi come ad esempio i panelli, tenendo ben presente le loro caratteristiche nutrizionali e il loro costo. Abbiamo abbandonato del tutto il trinciato di mais e quel poco che coltiviamo diventa solo pastone, così come abbiamo dato ampio spazio alla medica, al loietto, agli erbai, sperimentando anche nuove soluzioni come l’insilamento della soia. Poi non sempre le scelte, per quanto positive siano sotto il profilo agronomico, lo sono anche sotto quello economico”.

biologico, bovini da latte, pascolo, Gianluca Ferrari, Cascina Villaretta
Oggi le vacche vanno a farsi mungere 2,8 volte al giorno

Oggi la mandria può contare su 130 animali in mungitura, con produzioni medie attorno ai 30 litri. Un numero di capi che Gianluca non ha intenzione di aumentare perché è questo il carico di bestiame che l’azienda può sopportare. Ma sta lavorando su aspetti come la velocità di mungitura per rendere l’utilizzo dei robot sempre più efficiente e produttivo.

biologico, bovini da latte, pascolo, Gianluca Ferrari, Cascina Villaretta
Nelle scelte genetiche Ferrari sta guardando con grande attenzione alla velocità di mungitura per sfruttare al meglio il robot

Parallelamente, dopo aver frequentato un corso dedicato al pascolo razionale Voisin, Ferrari ha messo a disposizione delle sue bovine una ventina di ettari per sgambare in relax. “L’esperienza è più che positiva e amplieremo ancora questa superficie perché per la mandria è un toccasana, con un impatto positivo sia a livello di salute animale che di riproduzione. È un pascolo volontario e non mi stupisco che d’estate le vacche scelgano di restare in stalla, al fresco dei ventilatori, preferendo uscire nelle ore serali”.

biologico, bovini da latte, pascolo, Gianluca Ferrari, Cascina Villaretta
Razione sempre fresca e bassi costi energetici, un obiettivo reso possibile dal robot di alimentazione

Conti alla mano il sistema funziona, anche se il costo razione sfiora i 10 euro: “Non ho detto che sia facile, ma ci si riesce. La frazione proteica non si inventa - ricorda Gianluca - e stiamo sperimentando soluzioni alternative come pisello proteico e fagiolo. Idem per la grassatura delle razioni, altro problema non semplice da risolvere, che stiamo affrontando utilizzando sottoprodotti della lavorazione degli alimenti biologici destinati al consumo umano come il lino laminato, non molto economico, ma funzionale sotto il profilo nutrizionale. Discorso analogo per le vitamine A, D, E, visto che non possiamo utilizzare prodotti di sintesi, con l’obbligo di scegliere solo prodotti naturali. Sono vincoli che chi alleva in convenzionale non ha e che ci hanno spinti - spiega Ferrari – verso un’altra strada, quella della robotizzazione per offrire in mangiatoia una miscelata sempre fresca, che il robot di alimentazione distribuisce almeno 8 volte al giorno, tenendo sempre la foraggiata spinta davanti agli animali. E questo fa la differenza, consentendoci medie produttive di 30 litri, con una qualità del latte che ci fa andare a premio e di vederci riconosciuti da Granarolo in media 60 centesimi/litro. Con un costo razione di 9.7 euro, calcolato considerando tutti i prodotti aziendali a valore di mercato, si può fare, ma occorre aver ben chiaro che il successo di una azienda biologica parte dalla terra e ritorna alla terra”. Non sono ammesse scorciatoie. 

Cascina Villaretta, biologico, Rossorapa
Molti prodotti in vetro della linea Rossorapa portano la firma dello chef stellato vegetariano Pietro Leeman
 

Granlatte, il valore della cooperazione

Gianluca Ferrari è anche vicepresidente di Granlatte, capofila del gruppo Granarolo, realtà cooperativa forte di oltre 600 allevatori, distribuiti su 12 regioni italiane e leader di marca nel latte fresco. “La nostra è una realtà che ha al centro i valori fondanti della cooperazione, formata da persone che credono ancora nella possibilità di costruire insieme un futuro, che abbia una positiva ricaduta su tutta la collettività. Sono convinto che il latte Granarolo non sia mai stato una commodity e che porti con sé valori di solidarietà, tutela ambientale, benessere animale e di trasparenza nei confronti del consumatore capaci di giocare un ruolo centrale in un mercato dove il prezzo è certo una leva importante, ma dove la società è sempre più attenta alla sostenibilità. La sfida di Granarolo è quella di continuare ad essere un attore di peso nel mondo dell’agroalimentare italiano ed internazionale, senza perdere i suoi valori originari”.