Il futuro sorride alla Limousine italiana

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Il futuro sorride alla Limousine italiana

La razza è in continua espansione e recenti studi dimostrano l’eccellente profilo nutrizionale delle sue carni, riconducibile a fattori prevalentemente genetici. Il presidente di Anacli Malko Gallone: è venuto il momento di mettere a frutto l’ottimo lavoro svolto dalla selezione italiana

Sorride soddisfatto il presidente dell’Anacli Malko Gallone, quando ripensa a come è andata “AnteprimAgriumbria” per gli allevatori delle razze Charolaise e Limousine. Una vetrina che è riuscita a mettere in luce tutto l’eccellente lavoro svolto in questi anni dalla selezione italiana.


Il 38enne Malko Gallone è presidente dell’Associazione Nazionale Allevatori delle razze Charolaise e Limousine Italiane (Anacli). Romano di nascita, Malko alleva la Limousine da 10 anni

A cominciare dalla qualità della carne: secondo lo studio finanziato dalla stessa Anacli e presentato alla rassegna di Bastia Umbra, i tagli dei bovini Limousine nati e allevati in Italia presentano infatti numerose proprietà “nutraceutiche”, che giocano a favore della salute del consumatore.
Tra queste: un elevato livello di acidi grassi monoinsaturi, ricchi di poteri antiossidanti; la buona presenza di acidi grassi polinsaturi, che contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e con essi il rischio di malattie cardiovascolari. E ancora: una carne magra, con un favorevole rapporto tra acidi grassi della serie omega-6/omega-3, e un basso contenuto di collagene, aspetto che la rende particolarmente versatile e adatta a preparazioni crude o a bassa cottura anche dopo frollature prolungate.


Gli studi del Crea hanno dimostrato le virtù nutraceutiche della carne di Limousine italiana

“Ma l’aspetto più interessante che è emerso dalla relazione della dottoressa Failla – sottolinea Gallone – è che tutte queste proprietà benefiche sono più il frutto di fattori genetici che non dei fattori alimentari già noti agli allevatori. Motivo per cui come Anacli siamo intenzionati a proseguire questi studi conferendo nuovi campioni di carne per le analisi Nir: l’obiettivo è identificare il profilo che caratterizza la carne della nostra razza e che in futuro ci permetterà finalmente di dire: questa è carne di Limousine italiana e questa no. Per noi è un lavoro di importanza strategica, perchè per noi allevatori soddisfare le esigenze del consumatore è diventata una priorità. E studi di questo tipo metterebbero finalmente il consumatore nelle condizioni di acquistare una carne conosciuta per le sue proprietà benefiche. Siamo sicuri, poi, che se si concretizzasse uno scenario del genere, anche la gdo verrebbe sensibilizzata e agirebbe di conseguenza nei nostri confronti”.
 

Italiana al 100%

L’aspetto che più inorgoglisce Malko Gallone è che queste proprietà nutraceutiche sono il frutto dell’attività di miglioramento genetico svolta in Italia: “per motivi di lavoro – sottolinea infatti il presidente di Anacli – sono spesso in Francia e lì è documentato che le prime importazioni italiane di bovini di razza Limousine risalgono alla fine dell’800. Da allora fino ad oggi noi italiani abbiamo condotto una selezione sartoriale, basata sui nostri foraggi e sui nostri sistemi alimentari, che ha reso la Limousine un bovino a tutti gli effetti italiano. Una selezione che oggi, voglio ricordarlo, si sviluppa lungo tre direttrici: rusticità, per rendere questa razza sempre più adatta alle differenti condizioni pedoclimatiche che dalla provincia di Bolzano alla Sicilia caratterizzano i nostri territori; qualità materne, per fare sì che le nostre fattrici abbiano una produzione lattea sempre migliore in qualità e quantità, e tale che possa favorire una crescita accelerata del vitello; facilità di parto e attitudine al pascolamento, affinchè le nostre fattrici, opportunamente accoppiate con tori selezionati per la facilità di nascita, riescano a partorire vitelli con diametri trasversali contenuti, ma estremamente vitali. E qui ritorna il leit motiv della nostra selezione, ovvero la ricerca di incrementi ponderali sempre più elevati da parte dei vitelli, a vantaggio della sostenibilità economica degli allevamenti. Ma in questa sede – aggiunge Gallone, che si definisce “orgogliosamente presidente” di Limousine e Charolaise – vorrei ricordare anche l’ottimo lavoro condotto sulla Charolaise, che negli ultimi 10 anni è stata al centro di un notevole miglioramento sul fronte in particolare della facilità di parto e della finezza d’osso. Motivo per cui anche questa è una razza in forte espansione sui nostri territori, seppure a ritmi inferiori rispetto a quelli messi a segno dalla nostra Limousine”.


Anche la Charolaise italiana è stata al centro di un attento lavoro selettivo, che ha portato a notevoli miglioramenti sul fronte della facilità di parto e della finezza d'osso
 

Identificare il made in Italy

Malko Gallone coglie l’occasione di questa breve chiacchierata con Allevatori Top per lanciare un messaggio ai suoi colleghi allevatori: “dopo 100 anni è venuto il momento di trovare il modo di mettere a frutto gli sforzi selettivi che abbiamo compiuto sulla razza Limousine, e trovare un elemento commerciale tutto nostro, che permetta di dire: questa è carne di Limousine al 100% italiana. Anche perché altrimenti spianiamo la strada alle importazioni da Paesi che non hanno i nostri stessi standard sanitari: come dicevo vado spesso all'estero, e posso assicurare che qui da noi i controlli, dalla nascita alla macellazione, sono più restrittivi che altrove, e pongono un’attenzione giusta, ma particolarmente rigorosa ai nostri prodotti. E anche questo è un aspetto distintivo che sarebbe l’ora di valorizzare”.